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  • A Ferrara l'incontro dei giornalisti con il vescovo: quali priorità per l'informazione di oggi?

    Un nutrito gruppo di giornalisti e comunicatori ha preso parte l’altro pomeriggio nella chiesa di Santo Stefano a Ferrara all’incontro con l’arcivescovo per la tradizionale festa del patrono San Francesco di Sales promossa da Ucsi (giornalisti cattolici) e Circolo della stampa.

  • Ascolto, fedeltà ai fatti e condivisione: il ruolo del giornalista secondo l'arcivescovo di Ferrara

    "Il comunicatore deve saper ascoltare e poi trasmettere con fedeltà e originalità i fatti, mettendoli così in condivisione". Lo ha detto a Ferrara l'arcivescovo Gian Carlo Perego in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, celebrata con una messa nella cappella arcivescovile e un incontro molto partecipato promosso dall'Ucsi Ferrara in collaborazione con Associazione Stampa.

  • Festa del patrono dei giornalisti a Ferrara, con l'Ucsi, il 12 febbraio

    La Festa del Patrono dei giornalisti sarà anche a Ferrara. Secondo una tradizione consolidata che risale ad almeno 25 anni fa, anche quest’anno nella città estense sarà celebrato San Francesco di Sales.

  • Festa del patrono: altre iniziative in Emilia Romagna

    Nuove iniziative per la festa del patrono in Emilia Romagna, a Piacenza e Ferrara.

  • Giornata del Creato: iniziativa a Ferrara

    Per la giornata nazionale della custodia del creato sono in programma iniziative in tutta Italia. E in molti casi sarà coinvolta anche l’Ucsi.

  • Immigrazione: quando certa comunicazione fa alzare i muri

    Quanto sta accadendo in questi giorni in provincia di Ferrara – dove, a Gorino, la popolazione si è ribellata all’accoglienza di un gruppo di donne rifugiate con i loro bambini – è probabilmente frutto di strumentalizzazioni politiche, ma anche di un sistema dell’informazione che dà dell’immigrazione una narrazione drammatica, esasperata e fuorviante.
    In un libro uscito recentemente, Tracciare Confini (a cura di Marco Binotto, Marco Bruno e Valeria Lai, Franco Angeli 2016), sono raccolte le indagini sui principali mezzi di comunicazione fatte dal 2008 ad oggi. I dati sono per certi versi sconfortanti: l’immigrazione fa notizia solo quando rientra nella cronaca nera, e così si costruisce l’equazione immigrazione=criminalità. Ne nasce una narrazione per la quale «la semplice presenza dei migranti finisce per diventare un sinonimo di malessere e disordine, che non solo alimenta l’allarme sociale, ma è spesso all’origine di veri e propri fenomeni di panico morale». Come quello accaduto nella tranquillità della bassa ferrarese.
    È vero che negli ultimi anni, dopo alcuni naufragi particolarmente gravi e il viaggio del Papa a Lampedusa, a questa narrazione si è affiancata quella del migrante come naufrago, che suscita pietà. Ma questa seconda rappresentazione non è abbastanza forte da scalzare la prima né da incidere sui pregiudizi delle persone, tantomeno sui comportamenti. Come dire: poverini... qualcuno se ne dovrebbe occupare, certo non noi.
    Le ricerche citate analizzano i Tg nazionali e i giornali, ma chi frequenta i social media sa quanto questi siano il luogo dell’hate speech, dei discorsi d’odio nei confronti di chiunque, ma dei migranti prima di tutto. È qui che viene condiviso e quindi diffuso quanto di peggio appare sui media tradizionali, è qui che si moltiplicano i post che diffondono notizie manipolate o semplicemente false, ma ben confezionate per suscitare indignazione e rifiuto nei confronti dei migranti e sospetto nei confronti di chi li accoglie.
    La società civile – ecclesiale e laica – reagisce come può, proponendo narrazioni alternative, ma si sa che è più facile credere alla menzogna che alla verità.
    Un’operazione interessante è quella proposta da Medici senza Frontiere, che ha proposto L’Anti-slogan, una campagna in cui si “smontano” le dieci leggende più diffuse sull’immigrazione sfatandole una a una, con linguaggio semplice, oggettivo, sintetico. Le dieci leggende sono queste: gli immigrati portano malattie, li trattiamo meglio degli italiani, aiutiamoli a casa loro, hanno pure lo smartphone, sono troppi, sono tutti giovani e forti, rubano il lavoro, non scappano dalla guerra, sbarcano terroristi, sono pericolosi.
    L’aspetto interessante di questa operazione è che si scopre come questi luoghi comuni siano facilmente smontabili. In teoria almeno. Perché l’opinione pubblica è un osso duro.

    http://milionidipassi.medicisenzafrontiere.it/antislogan/)

  • La celebrazione del patrono a Ferrara con l'Ucsi

    E’ forse ancora più importante, oggi, festeggiare la ricorrenza di Francesco di Sales. Già, perché questo santo savoiardo del XVI secolo è il protettore dei giornalisti e la stampa – si sa – non solo ha da sempre un ruolo di assoluto rilievo ma, in questo particolare e delicato momento storico, è chiamata a dare ancora di più...

  • La giornata del Creato stimolo per un rinnovato stile di vita

    Salvaguardare e custodire il Creato, dunque l’uomo e l’ambiente. È una missione non impossibile se si cambiano mentalità e stili di vita.

  • Quacchio '60. Il #dono di Natale

    Il percorso non era esattamente corto. La sua abitazione, infatti, rappresentava il confine della parrocchia a un tiro di schioppo dal vecchio ponte di San Giorgio. Ma fu bello uscire di casa con i genitori e il fratellino coperti fino alla radice dei capelli perché il freddo, quella notte di Natale, era intenso e il Volano ghiacciato: così l’aveva visto il giorno prima aprendo il portoncino del muro di cinta del piazzale della vetreria e aveva sbirciato sull’argine del fiume.

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