poveri

  • 31/12 = I poveri e noi, l'indifferenza è colpa anche dell'informazione.

    I sindaci che, avvicinandosi Il Natale, si preoccupano non di risolvere i problemi dei poveri delle loro città, ma di nasconderne la presenza, di renderli invisibili, in fondo fanno quello che l’informazione fa lungo tutto l’arco dell’anno. Oggi i poveri fanno paura: una paura che si chiama aporofobia e sembra sempre più diffusa.

  • 31/12 = I poveri e noi, l'indifferenza è colpa anche dell'informazione.

    I sindaci che, avvicinandosi Il Natale, si preoccupano non di risolvere i problemi dei poveri delle loro città, ma di nasconderne la presenza, di renderli invisibili, in fondo fanno quello che l’informazione fa lungo tutto l’arco dell’anno. Oggi i poveri fanno paura: una paura che si chiama aporofobia e sembra sempre più diffusa.

  • Giornata dei Poveri/2 - 'Diamo a tutti una speranza, i giudizi non servono'. Le parole di don Zappolini (Comunità di Accoglienza)

    Don Armando Zappolini è il presidente del Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA) e dal 1981 è parroco a Perignano, in provincia di Pisa. Il 21 novembre presenta il suo libro “Un prete secondo Francesco: contemplativo, sognatore e costruttore di ponti” (ed. San Paolo). Con lui ci saranno don Luigi Ciotti (Libera), il vescovo di San Miniato mons. Andrea Migliavacca e don Alessandro Andreini (consulente ecclesiastico dell’Ucsi in Toscana).
    Per il nostro sito anticipa un passaggio del libro, quello che riguarda l’attenzione ai poveri, a chi oggi non ce la fa:

  • Giornata dei Poveri/3 - Il 'racconto giornalistico' delle nuove povertà, le difficoltà e le sfide

    Questo povero grida e il Signore lo ascolta”, recita il Salmo 34 richiamato da Papa Francesco nel Messaggio per la prima Giornata mondiale dei Poveri, uno dei ‘frutti’ del Giubileo della Misericordia. E poi il Pontefice aggiunge alcune considerazioni che interpellano direttamente anche noi giornalisti:

  • I poveri e noi, l'indifferenza dipende anche dell'informazione

    Dopo l'incontro di papa Francesco con la Caritas italiana (leggi a lato), riproponiamo un interessante e significativo articolo di Paola Springhetti sul racconto giornalistico delle povertà (e dei poveri). E' stato scritto prima della pandemia, ma è di straordinaria attualità (ar)

    I sindaci chequalche tempo fa, avvicinandosi Il Natale, si preoccupavano non di risolvere i problemi dei poveri delle loro città, ma di nasconderne la presenza, di renderli invisibili, in fondo facevano quello che l’informazione fa lungo tutto l’arco dell’anno. Oggi i poveri fanno paura: una paura che si chiama aporofobia e sembra sempre più diffusa.

  • I poveri e noi, l'indifferenza è colpa anche dell'informazione.

    I sindaci che, avvicinandosi Il Natale, si preoccupano non di risolvere i problemi dei poveri delle loro città, ma di nasconderne la presenza, di renderli invisibili, in fondo fanno quello che l’informazione fa lungo tutto l’arco dell’anno. Oggi i poveri fanno paura: una paura che si chiama aporofobia e sembra sempre più diffusa.

  • L'indifferenza verso i poveri che proviamo a superare oggi

    Oggi, 19 novembre, è la settima Giornata dei poveri. Una iniziativa che è nata dopo il Giubileo della Misericordia e che si celebra in ogni chiesa, in ogni comunità. Quello che segue è un articolo che la nostra Paola Springhetti aveva scritto nel 2017, in occasione della prima di queste giornate. E si rivela ancora oggi acuto e attuale (ar) 

  • Le sfide dei giornalisti nel raccontare le povertà

    “Non distogliere lo sguardo dal povero”, scrive papa Francesco, riprendendo il libro di Tobia, nel messaggio di quest’anno per la giornata mondiale dei poveri, uno dei ‘frutti’ del Giubileo della Misericordia.

  • Narrare è difficile. A noi il compito di dare significato ai fenomeni

    (tratto da Desk, scaricabile a questo link) - Per chi vive, come me, nei mondi periferici, e recentemente anche disprezzati, delle fragilità umane, raccontare storie è estremamente difficile, per i contenuti e per la forma.

  • Noi e i poveri, l'indifferenza è colpa anche dell'informazione.

    Oggi, 14 novembre, è la quinta Giornata dei poveri. Una iniziativa che è nata dopo il Giubileo della Misericordia e che si celebra in ogni chiesa, in ogni comunità. Quello che segue è un articolo che la nostra paola Springhetti aveva scritto nel 2017, in occasione della prima di queste giornate (ar) 

  • Poca attenzione alle 'povertà' nei nostri telegiornali

    Il nuovo rapporto “Illuminare le periferie” sulla povertà in tempo di Covid rivela quello che si temeva: l’attenzione mediatica, e nello specifico dei telegiornali, alla “ripresa”, alla ripartenza dell’economia, ha reso più “invisibili” le persone ai margini.