Forum bambini e mass media

  • A Bari il 4 novembre il Forum Bambini e Mass media

    Delegazioni di insegnanti e studenti di 18 scuole di Bari, 100 giornalisti in
    formazione, alcuni rappresentanti del Parlamento dei Giovani, ricercatori,
    educatori, professionisti della comunicazione. Cresce la partecipazione alla
    seconda assemblea nazionale del Forum Bambini e Mass Media, promosso dall’UCSI
    Puglia in collaborazione con il CORECOM Puglia, sul tema: "Una pubblicità non
    invasiva in una comunicazione che forma", in programma il prossimo 4 novembre a
    Bari.
    La proposta del Forum Bambini e Mass Media è etico-culturale, e intende
    ridisegnare i contorni della comunicazione mass-mediale con la grazia, la
    gentilezza e l’acutezza proprie del tratto dei pastelli di un bambino, nella
    convinzione che non c’è una comunicazione per adulti e una comunicazione per
    bambini.
    Oltre agli esperti sul rapporto tra neuroscienze, pubblicità, stili di vita e
    marketing umanistico, il Forum ascolterà la riflessione dei giovani studenti
    sul senso della comunicazione mediatica in generale e del messaggio
    pubblicitario in particolare; e insieme, adulti e ragazzi, si cercherà di
    tracciare il percorso futuro del Forum attraverso laboratori ed idee a
    concorso, promosso dal Comune di Bari, sul tema provocatorio “Salviamo i
    bambini dalla pubblicità”.
    Il tutto nello spirito della Lettera di Bari, che esprime il sogno di un “tam
    tam mediatico e cross-mediale in cui i bambini e gli adolescenti siano la
    stella polare del linguaggio che si usa, e hanno diritto a conoscere, capire,
    interpretare, essere educati e formati ad essere cittadini del mondo, giusti e
    veri”.

  • A Bari si conclude il Forum 'Bambini e mass media'

    Dipendenze e patologie della comunicazione massmediale. L’esigenza di sperimentare” è il tema della terza Assemblea Nazionale del Forum Bambini e Mass Media che si tiene anche venerdì 24 novembre presso l’Aula Aldo Moro dell’Università degli Studi di Bari (Facoltà di Giurisprudenza).

  • Forum Bambini e Mass Media - Dalla falsità alla felicità: quando la pubblicità è etica!

    “La rivoluzione, diceva Salvador Allende, non si fa per vivere più a lungo, ma per essere felici”. E alla felicità, soprattutto dei bambini e degli adolescenti, guarda il Forum Bambini e Mass Media che venerdì 4 novembre, nella sala consiliare dell’Ex Palazzo della Provincia di Bari gremita nell’occasione anche da 16 delegazioni scolastiche, ha promosso la seconda assemblea nazionale dal titolo “Una pubblicità non invasiva in una comunicazione che forma”. Per raggiungerla, la felicità, non occorre solo la corresponsabilità quotidiana delle istituzioni o delle principali agenzie educative come la famiglia e la scuola, ma anche, soprattutto, che tutti i soggetti sociali coinvolti nei processi pedagogici e formativi delle più giovani generazioni, mediante una comunicazione più rispettosa della diversità umana e delle diffuse sensibilità, assumano un linguaggio alimentato dalla verità e dalla libertà.



    Assumere questo nuovo paradigma significa, nella rivalorizzazione della cultura della relazione, mettere al centro del nostro sistema sociale la persona, non nella sua dimensione economica, ma etica. “La nostra è una rivoluzione culturale – ha dichiarato il portavoce del Forum, Enzo Quarto – perché da un lato riteniamo di dover agire sulla comunicazione perché non veicoli più la menzogna che produce consumatori inconsapevoli vittime delle logiche del mercato, ma dall’altro, con la collaborazione di medici e docenti e giornalisti e amministratori pubblici, di dover accompagnare soprattutto i bambini e gli adolescenti nel loro percorso di crescita perché siano in grado di sviluppare una propria capacità critica per interpretare correttamente i messaggi pubblicitari”.
    E della corrispondenza biunivoca che sussiste tra i comportamenti e i ragionamenti ha parlato la ricercatrice in Neuroscienze dell’Università di Bari, Maria Fara Decaro. “Il nostro cervello – ha rivelato la studiosa – ha diverse aree, ciascuna delle quali è responsabile delle nostre riflessioni e azioni. In particolare, la pubblicità stimola tre reazioni: attenzione, memorizzazione ed emozione. Lo psicologo svizzero Jean Piaget, del resto, parlava di “sviluppo cognitivo”: i bambini rispetto agli adulti non hanno sulla base degli input che ricevono la giusta criticità per interpretarli risultando, conseguentemente, più fragili e più suggestionabili”.
    Ancor più quando – come ha ricordato il presidente del Corecom Puglia, Felice Blasi – “per la presenza sempre più invasiva dei social network, i bambini e le bambine rischiano di perdere i propri punti di riferimento reali sostituendoli con altri virtuali, non trascurando come, in questa delicata e complessa fase di transizione in un mondo che cambia molto rapidamente, stia cambiando, non in meglio, anche il linguaggio che riverbera gli effetti negativi dell’affollamento pubblicitario, tra i quali anche quello del depotenziamento del principio di riconoscibilità”. Diventano, pertanto, sempre più fondamentali tutti quei progetti scolastici di sensibilizzazione e di formazione per favorire la genesi di un maturo processo di consapevolezza critica per i bambini e le bambine.
    Tanto più in un Paese – ha raccontato con una certa preoccupazione il segretario della Consulta Nazionale Antiusura, Monsignor Alberto D’Urso – “nel quale a pochissime centinaia di metri dalle scuole stanno proliferando, nell’indifferenza delle istituzioni locali e nazionali, a parte pochissime eccezioni, sale da gioco e centri scommesse che sempre più spesso ospitano fruitori sempre più giovani che tentano la fortuna. Stiamo crescendo una generazione di ludopatici devastati dall’azzardo. È gravissimo, conseguentemente, per l’importanza data al calcio dalle più giovani generazioni e per il carattere emulativo esibito dalle stesse nei confronti dei calciatori della Nazionale che la Figc sia oggi sponsorizzata da un’agenzia come Intralot”.
    L’appello ai giornalisti è chiaro: non si dia sempre e soltanto spazio ai pochi, pochissimi, che raramente vincono, trascurando i tanti, tantissimi, che quotidianamente perdono decine, se non centinaia, di migliaia di euro. Con conseguenze, sempre più spesso, proprio sull’integrità dei bambini che si trovano a vivere in famiglie distrutte da questo cancro sociale. A porre maggiore attenzione a questi adolescenti che crescono con tali esempi. Nella volontà, dopo questa giornata positiva e propositiva, di animare sempre più pragmaticamente e umanamente l’ultimo fondamentale principio della Lettera di Bari: “.. abbiamo bisogno che nel tam tam mediatico e crossmediale i bambini e gli adolescenti siano la stella polare del linguaggio che si usa, perché sono fruitori-protagonisti come gli altri (se non più degli altri) e hanno diritto a conoscere, capire, interpretare, essere educati e formati ad essere cittadini del mondo, giusti e veri”.

  • Forum Bambini e Mass Media /2 - L'intervista al portavoce Enzo Quarto

    Occorre educare i bambini, e con loro gli adulti, al coraggio della verità
    disinteressata. Esattamente il contrario di ciò che spesso ha fatto (e
    continua a fare) il sistema massmediale. È necessaria una " rivoluzione culturale" che sappia porre al centro di ogni forma di comunicazione la persona, assolutamente prima delle regole del mercato. Ancor prima di essere e di considerarci consumatori, impegnati nella difesa dei propri interessi, è fondamentale che tutti, uno per uno, e l'intero sistema massmediale ci convinciamo che alla base c'è una moltitudine di persone, ognuna diversa, per formazione, educazione, identità, cultura, sensibilità, condizionamenti e paure. E che ogni persona merita di essere rispettata e non considerata "target" di un messaggio che privilegi lo scopo del "vendere". Ha sintetizzato così il portavoce del Forum Bambini e Mass Media, Enzo Quarto, le conclusioni della seconda assemblea nazionale che si è svolta a Bari il 4 novembre, e che in questa edizione ha fatto confrontare giornalisti, esperti, insegnanti e ragazzi sul tema della pubblicità.


     

    Perché si è scelto il tema della pubblicità?
    Attraverso la pubblicità passano stili di vita e un'omologazione della
    nostra società che non sono degni di essere rappresentati. Purtroppo la
    comunicazione a trecentosessanta gradi si è impadronita di questo linguaggio pubblicitario.
    Abbiamo il dovere di cambiarlo, ripartendo dai bambini. Bisogna far capire
    loro quanta manipolazione negativa esiste nei messaggi pubblicitari
    interpellandoli nella sfida. Che è la sfida generazionale dei prossimi anni, la quale ci richiede di cambiare con una grande rivoluzione culturale questo
    linguaggio.
    I bambini in particolare, fino all'età dei tre anni, vanno totalmente
    salvaguardati e difesi dall'invadenza televisiva e dalla pubblicità nei
    programmi a loro dedicati, perché possono interferire negativamente con lo
    sviuppo del linguaggio e dell'intelligenza senso-motoria propria delle
    prime fasi dello sviluppo.

    Possiamo dire che il Forum Bambini e Mass Media ha l'ambizione
    di consegnare ai ragazzi gli strumenti che facilitino il discernimento?
    Ragazzi e ragazze sono perfettamente capaci di distinguere il bene dal male,
    ciò che serve dall'inutile, ciò che è positivo da ciò che è negativo, se
    educati ad interrogarsi, a non fidarsi solo degli stimoli visivi e uditivi,
    ad esercitare la critica della realtà. Per questo il Forum Bambini e Mass
    Media conferma la scelta di chiamare al confronto e all'impegno su questi
    temi per cambiare cultura e linguaggio, così come espresso nel sogno della Lettera di Bari rivolta a ragazzi ed adulti, agli operatori della comunicazione, agli educatori, alle imprese, alle istituzioni governative, territoriali, economiche,
    scolastiche, culturali e sociali.

    Al mondo accademico e universitario la seconda assemblea del Forum ha
    richiesto un impegno in particolare. Quale?
    È necessario studiare ed approfondire i temi che legano le neuroscienze alla
    pubblicità, ancora oggetto di pochi ed autonomi studi scientifici slegati dal
    "mercato".

    Il percorso del Forum di Bari non è terminato. Come continuerà?
    Le sedici scuole che hanno aderito saranno ora sollecitate dall'assessorato alle politiche giovanili del Comune di Bari, per sviluppare laboratori sul tema
    provocatorio "Salviamo i bambini dalla pubblicità". I ragazzi saranno chiamati
    ad esprimersi con libertà e creatività per essere loro stessi motore di un
    cambiamento etico della
    nostra società.

  • Il Forum 'Bambini e Mass Media' di Bari: alcuni spunti dei relatori.

    Il mondo dell’informazione è cambiato. E non solo quello. Anche l’essere umano non è più lo stesso. È in atto una mutazione antropologica che ha trasformato il sistema cervello-mente. Il cervello dei nativi digitali legge e comprende in maniera diversa dal cervello analogico. È veloce, rapido e omologato. Anche le relazioni umane assumono le stesse caratteristiche di una connessione internet, si consumano molto rapidamente e sono prive di senso critico. Ma il percorso di ricerca del senso della vita e della felicità dell’uomo non può prescindere dai rapporti umani e dagli scambi autentici di amore. Bisogna dunque ritrovare il senso dell’umano nella comunicazione, e quindi anche nelle relazioni, perché la comunicazione è relazione. La rete massmediale ha creato una pigrizia relazionale e messo in crisi l’identità nell’uomo, il quale è sempre più smarrito e confuso, facendo diventare reale il virtuale, e viceversa.
    E allora cos’è l’umano nell’epoca moderna? Come ritrovarlo? Esiste una ricetta per fare buona comunicazione? È tutta colpa di internet? Sono i temi su cui la terza Assemblea Nazionale del Forum Bambini e Mass Media, che si è tenuta a Bari nei giorni scorsi, ha avviato percorsi di riflessione e studi.

  • L'uso responsabile delle parole. A Bari il Forum 'Bambini e Mass Media'

    L’uso responsabile delle parole” è il tema della quarta assemblea nazionale del Forum Bambini e Mass Media (10 e 11 aprile a Bari).

  • Puglia: gli allievi del Master di Giornalismo realizzano video-sintesi del Forum "Bambini e Mass media"

    Il Forum Bambini e Mass Media promosso dall'Ucsi Puglia , che si è svolto a Bari lo scorso 4 novembre, sta alimentando un vivace dibattito con numerosi interventi di riflessione pubblicati sui quotidiani locali o sulla pagina Facebook del Forum che ha raggiunto nel frattempo le cinquemila visualizzazioni. Un interessante e breve resoconto della giornata e del suo significato, è stato realizzato dagli studenti del Master di Giornalismo dell'Università di Bari e dell'Ordine dei Giornalisti Puglia, all'interno del telegiornale "Mediaterrraneonews" interamente scritto, girato e montato dai giovani futuri giornalisti. Il servizio di Bianca Chiriatti è visibile attraverso il seguente link https://m.youtube.com/watch?v=M845tW2KqJY