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  • A Bari il 4 novembre il Forum Bambini e Mass media

    Delegazioni di insegnanti e studenti di 18 scuole di Bari, 100 giornalisti in
    formazione, alcuni rappresentanti del Parlamento dei Giovani, ricercatori,
    educatori, professionisti della comunicazione. Cresce la partecipazione alla
    seconda assemblea nazionale del Forum Bambini e Mass Media, promosso dall’UCSI
    Puglia in collaborazione con il CORECOM Puglia, sul tema: "Una pubblicità non
    invasiva in una comunicazione che forma", in programma il prossimo 4 novembre a
    Bari.
    La proposta del Forum Bambini e Mass Media è etico-culturale, e intende
    ridisegnare i contorni della comunicazione mass-mediale con la grazia, la
    gentilezza e l’acutezza proprie del tratto dei pastelli di un bambino, nella
    convinzione che non c’è una comunicazione per adulti e una comunicazione per
    bambini.
    Oltre agli esperti sul rapporto tra neuroscienze, pubblicità, stili di vita e
    marketing umanistico, il Forum ascolterà la riflessione dei giovani studenti
    sul senso della comunicazione mediatica in generale e del messaggio
    pubblicitario in particolare; e insieme, adulti e ragazzi, si cercherà di
    tracciare il percorso futuro del Forum attraverso laboratori ed idee a
    concorso, promosso dal Comune di Bari, sul tema provocatorio “Salviamo i
    bambini dalla pubblicità”.
    Il tutto nello spirito della Lettera di Bari, che esprime il sogno di un “tam
    tam mediatico e cross-mediale in cui i bambini e gli adolescenti siano la
    stella polare del linguaggio che si usa, e hanno diritto a conoscere, capire,
    interpretare, essere educati e formati ad essere cittadini del mondo, giusti e
    veri”.

  • A settembre netta flessione della pubblicità sulla stampa

    Il fatturato pubblicitario dellastampa registra un calo del -7,4% nel periodo gennaio-settembre 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017.

  • Ancora giù la pubblicità sulla stampa. Periodici a meno 13%

    Un 2019 da dimenticare per la pubblicità su giornali e riviste. I dati dell’Osservatorio Stampa Fcp indicano infatti un crollo di un altro 11%.

  • Ancora giù la pubblicità, su tutti i media

    Non erano sbagliate le previsioni: il mercato pubblicitario in Italia conferma la tendenza negativa. Che procede in contraddizione con gli ottimi risultati di audience e attenzione. A ottobre la diminuzione è del 2,3% rispetto allo stesso mese del 2019, su base annua il calor supera il 14%.

    E non si salva nessuno, neppure la tv. La raccolta pubblicitaria è in calo del 2,9% nel singolo mese e del 13,7% nei dieci mesi.

    Già anche la pubblicità sulla stampa: -9,7% sui quotidiani, -37,6% sui periodici; la perdita nel periodo gennaio-ottobre però è eneorme, rispettivamente del -18,5% e del -39,9%.

    Anche le radio stentano: -7,2% a ottobre e -27,3% nel periodo cumulato.

    Le stime di Nielsen tuttavia rilevano una crescita della pubblicità sulla Rete, almeno ad ottobre. E’ del 9,6% a ottobre, ma il dato anche inq eusto caso è negativo se condsieriamo tutto l’anno (-5%).

  • Ancora una diminuzione del fatturato pubblicitario sulla stampa

    Nei primi nove mesi dell’anno il fatturato pubblicitario sulla stampa dimunisce del 3,7%.

  • Appello della Fieg per la pubblicità incrementale

    Pubblicità, la Federazione degli Editori rilancia e ribadisce “la necessità di approvare nel più breve tempo possibile il finanziamento del credito d’imposta sulla pubblicità incrementale sulla stampa quotidiana e periodica”.

  • Aumenta la pubblicità in radio

    La pubblicità in radio chiude bene il 2022, in crescita dell’1,7%. Lo rileva l’Osservatorio Fcp-Assoradio.

  • Aumenta la pubblicità sui media digitali

    Se la pubblicità sui giornali diminuisce ancora (leggi qui), il fatturato del web monitorato dall’Osservatorio FCP-Assointernet cresce del 3,5%.

  • Avvenire balza al quarto posto nella classifica dei giornali

    Se Il Corriere della Sera e Repubblica restano, rispettivamente, primo e secondo giornale più venduto in Italia e al terzo posto si consolida la posizione del Sole 24 Ore, spunta al quarto posto Avvenire. Con le sue 118392 copie supera La Stampa (115mila copie).

  • Come sta cambiando adesso la pubblicità

    Pubblicità: il settore è in perenne cambiamento, ma adesso c’è stata una notevole accelerazione. E anche un’invesrione di tendenza.

  • Credito d'imposta per pubblicità incrementale, la misura diventa permanente

    Con il Decreto convertito in legge al Senato (58/2019) è stato confermato per i prossimi anni il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali nei giornali e nelle tv locali.

  • Credito d'imposta sulla pubblicità, ecco i beneficiari

    Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria (DIE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato l’elenco dei soggetti (inserzionisti pubblicitari) che hanno richiesto il credito di imposta sugli investimenti pubblicitari sulla stampa e sulle radio e tv locali e nazionali.

  • Cresce ancora il fatturato pubblicitario sul mezzo 'stampa'

    Ancora un aumento, anche a febbraio, del fatturato pubblicitario della stampa.

  • Cresce ancora la pubblicità sugli smartphone

    Continuano a crescere gli investimenti pubblicitari su internet: +7,7% a gennaio (dati Osservatorio Fcp-Assointernet).

  • Cresce ancora la raccolta pubblicitaria della radio.

    L’Osservatorio Fcp-Assoradio (Fcp-Federazione concessionarie pubblicità) ha raccolto i dati relativi al fatturato pubblicitario del mese di Maggio 2017. Dati che evidenziano un aumento del fatturato pubblicitario della pubblicità nazionale radiofonica pari a +14,8% nel mese di maggio rispetto al corrispettivo 2016. Tale dato corrisponde a un fatturato totale di € 36.475.000,00.
    Il presidente di Fcp-Assoradio Fausto Amorese, commentando i dati ha sostenuto che: “Si tratta della crescita più consistente da Gennaio 2017, che porta il progressivo dei primi cinque mesi a +4,1%. Un dato sopra la media rispetto all’andamento del mercato pubblicitario in questa prima parte dell’anno.

    Maggio è per la Radio tra i mesi più importanti per fatturato, con un’incidenza sul totale di circa il 10%. I numeri mostrano pertanto un mezzo che dal 2015 cresce costantemente consolidando la propria presenza nelle pianificazioni degli investitori”.

  • Cresce ancora la raccolta pubblicitaria della radio.

    L’Osservatorio Fcp-Assoradio ha raccolto i dati relativi al fatturato pubblicitario del mese di giugno. I dati evidenziano un aumento del fatturato pubblicitario della pubblicità nazionale radiofonica pari a +8,9% rispetto al giugno 2016. Il dato corrisponde ad un fatturato totale di 33,335 milioni di euro.

  • Cresce del 4% la pubblicità sulla stampa

    Buone notizie sul fronte della pubblicità sulla stampa. Il 2021 infatti si chiude con un +4%. Lo scrive l’Osservatorio stampa Fcp.

  • Cresce il mercato pubblicitario (soprattutto all'estero). In Italia pubblicato il regolamento per credito d'imposta su investimenti pubblicitari.

    Cresce del 3,5% il mercato pubblicitario in Europa e oggi, nei cinque principali mercati (tra cui l’Italia) vale nel complesso 70 miliardi. E cresce soprattutto internet, come emerge dall’ultima analisi condotta da Confindustria Radio Tv.

  • Cresce la pubblicità in Rete, soprattutto sugli smartphone

    Gli investimenti pubblicitari (rilevazione di Reply) nell’ambito dell’Osservatorio Fcp-Assointernet registrano ad aprile 2023 il + 2,2%, portando Il dato del primo quadrimestre dell’anno al + 9,2%.

  • Cresce la pubblicità on line, nel 2018 supererà il 40%

    Secondo l’Advertising Expenditure Forecasts di Zenith la pubblicità online nel 2017 è cresciuta del 13,7%, per 204 miliardi di dollari. Una cifra che ha rappresentato nell’anno appena concluso il 37,6% della spesa pubblicitaria globale, in aumento rispetto al 34,3% del 2016.
    Per il 2018 la previsione è che la quota di mercato globale della pubblicità online supererà per la prima volta il 40%.
    In particolare la pubblicità online rappresentava oltre il 55% della spesa pubblicitaria su tre mercati (Cina, Svezia e Regno Unito). Entro il 2020 rappresenterà circa il 45% della spesa pubblicitaria globale.