Si è fatto un bel parlare, soprattutto durante le settimane del confinamento, che l’esperienza della pandemia ci avrebbe cambiato in profondità. Così come avrebbe aiutato a farci scoprire, una volta per tutte, la fratellanza fra tutti gli esseri umani, tutti ugualmente esposti al rischio di contagio. In realtà, lo spettacolo a cui assistiamo proprio in questi giorni in cui, dalla cosiddetta “fase 2”, stiamo rischiando di tornare a una impensabile “fase 1”, sta dimostrando che non è veramente così. E bene va facendo papa Francesco – nelle catechesi del mercoledì mattina – a provare a rimettere al centro i punti fermi che il vangelo ci propone, «il principio della dignità della persona, il principio del bene comune, il principio dell’opzione preferenziale per i poveri, il principio della destinazione universale dei beni, il principio della solidarietà, della sussidiarietà, il principio della cura per la nostra casa comune» (5 agosto 2020), immaginando che proprio la messa a fuoco di tali principi potrà aiutarci a navigare nelle acque di questa crisi mondiale.