social network

  • Rapporto Nielsen: ecco chi usa di più i social network

    I social media ogni anno ricoprono un ruolo sempre più importante: sia per quanto riguarda le interazioni private, ovvero quelle di tutti i giorni tra persone comuni, sia in ambito marketing.
    Proprio in questo ultimo settore stanno ottenendo risultati a dir poco scintillanti...

  • Riempiamo i social di contenuti positivi

    Leggere facebook in queste ore suscita sentimenti contrapposti. Nel momento della tragedia, dal terremoto alla neve con la valanga sul resort Rigopiano, c'è gente che comincia a postare di tutto: offese, link, condivisioni contro tutto e tutti. Non verificando manco la fonte. È un vomitare parole figlio dell’emotività incontrollata. Quando ci sono drammi, l’emozione è forte...

  • S come 'Social Network'. Per il loro buon uso vale sempre il consiglio della nonna.

    Danah Boyd e Nicole Ellison, due ricercatrici statunitensi, nel 2007 “profilarono” i social network sulla base di tre elementi fondamentali: la presenza di uno “spazio virtuale”, cioè di un forum in cui l’utente può costruire un proprio profilo, renderlo pubblico e accessibile, almeno in forma parziale agli altri utenti della Rete. Altra caratteristica di un social network è la possibilità di dare vita a una lista di altri utenti con cui entrare in contatto e interagire. Infine, la terza e ultima “dote” è la possibilità di analizzare i messaggi trasmessi e le connessioni con gli altri utenti.

  • Se i social non sono più gratis per tutti...

    Se, dopo Twitter, anche Meta ha introdotto l’abbonamento “premium” per i propri social Facebook e Instagram, significa che le cose stanno cambiando davvero. Forse Internet non è più “gratis per tutti”.

  • Sempre più numerosi i governi che 'manipolano' le informazioni in rete

    Nell'ultimo anno, a quanto si rileva da uno studio indipendente, i governi di 30 Paesi hanno usato qualche forma di manipolazione dell'informazione online, attraverso commentatori pagati, troll, bot, siti di news falsi e organi di propaganda. A dirlo è un rapporto del ‘think tank’ “Freedom House”.

  • Sempre più tempo davanti ai social, si allarga il divario con la tv

    I giovani adesso stanno più tempo sulle piattaforme social che davanti alla tv. E la differenza si amplia.

  • Sicurezza in Rete: adulti e ragazzi spesso inconsapevoli allo stesso modo

    Adulti e ragazzi vivono una vita sempre più social, con una media di più di cinque profili a testa, e sono sempre più connessi via smartphone (il 95% degli adulti e il 97% dei ragazzi ne possiede uno), ma sono quasi del tutto inconsapevoli delle conseguenze delle loro attività in rete: sanno che, mentre navigano, i loro dati vengono registrati (i due terzi sia degli adulti che dei ragazzi) anche se non sanno esattamente quali; se ne dicono preoccupati (l’80% di entrambi i gruppi di riferimento) ma hanno ormai interiorizzato l'idea che la loro cessione sia il giusto prezzo per essere presenti on line e accedere ai servizi che interessano loro (circa il 90% di tutti coloro che consentono ad un’applicazione l’accesso ai propri contatti). Tutto questo emerge da una ricerca condotta in esclusiva da IPSOS per Save the Children in occasione del Safer Internet Day del 7 febbraio...

  • Smartphone utilizzato più della tv, il 53% della popolazione usa i social

    Secondo il nuovo rapporto “Digital 2021” dell’agenzia “We are social” e dal gruppo Hootsuite, oggi ci sono 4,2 miliardi di persone sui social media, con una crescita annua del 13%. In pratica il 53% della popolazione mondiale oggi utilizza almeno un social. I nuovi utenti del 2020 sono stati “quasi mezzo miliardo, cioè 1,3 milioni di persone ogni giorno, 15 al secondo”.

  • Snapchat attrae di più, almeno tra i giovanissimi

    Facebook sta perdendo utenti, soprattutto giovani, che preferiscono altri social, e in particolare Snapchat. È quanto emerge da uno studio di eMarketer, secondo cui nel 2018 meno della metà dei ragazzi americani tra i 12 e i 17 anni userà il social network più grande al mondo almeno una volta al mese.

  • Social network: l'Italia scalerà posizioni nei prossimi anni

    Quanto sarà numeroso il popolo dei social network entro il 2021? eMarketer, che nel suo report “Worldwide Social Network Users: eMarketer’s Estimates and Forecast for 2016–2021 raccoglie le previsioni per i prossimi 5 anni rispetto all’utilizzo dei social media (in particolare Facebook e Twitter) da desktop e mobile.

  • Social, 'se non hai l'età'...

    Il Garante per la privacy, in collaborazione con Telefono Azzurro, lancia una campagna contro l’abuso dei social network da parte dei giovanissimi. Lo slogan è: "Se non ha l'età, i social possono attendere"..

  • Social, iniziativa di Pubblicità Progresso: #SocialWhale

    Pubblicità Progresso lancia una iniziativa, Social Whale,che esorta i giovani a compiere azioni positive e a comunicarle attraverso i social media. Per dimostrare che, se utilizzati con intelligenza, sono strumenti utili.

  • Social, si sgonfia il 'fenomeno' Clubhouse

    Era l’applicazione che avrebbe dovuto ivoluzionare il mondo dei social. Invece Clubhouse si è già sgonfiata.

  • Social: dal 2020 più pubblicità di quella sui giornali?

    Gli analisti stimano che le inserzioni sui social network arriveranno a quota 50 miliardi di dollari, superando nei prossimi anni le inserzioni sui quotidiani.
    La spesa pubblicitaria sui social media nel mondo – la cui stima nel 2016 dovrebbe superare i 29 miliardi di dollari - è destinata a crescere a un ritmo sostenuto e supererà già nei prossimi quattro anni la raccolta pubblicitaria dei giornali. A fare la previsione è stata l'agenzia pubblicitaria Zenith Optimedia, di proprietà del gruppo francese Publicis, secondo cui nel 2019 le inserzioni sui social raggiungeranno i 50,2 miliardi, appena l'1% in meno dei 50,7 miliardi raccolti dai giornali. Il sorpasso avverrà l'anno successivo, nel 2020.
    Bene anche i video online nella raccolta di fondi pubblicitari: se per gli spot sui social si prevede un incremento annuo del 20%, per le visualizzazioni dei video la stima è di una crescita del 18% all’anno. Nel 2019 ai filmati online si legheranno 35,4 miliardi di dollari di spesa pubblicitaria globale, più dei 35 miliardi raccolti dal settore radiofonico.
    L'aumento, hanno spiegato gli analisti, si deve al miglioramento dei display degli smartphone e della velocità di connessione a internet, che consente ai video online di essere sempre più un complemento degli spot televisivi, ma non un sostituto. Nel 2019, infatti, la raccolta legata ai video online ammonterà a poco meno di un quinto (18%) di quella televisiva.

  • Sondaggio Usa: per la maggioranza social da 'chiudere' prima del voto

    I social network appaiono oggi meno credibili di un anno fa. E un sondaggio americano rivela che più della metà dei cittadini statunitensi vorrebbe ‘chiudere’ i social negli ultimi giorni prima del voto.

  • Sondaggio/2 - Il dilemma del giornalista di fronte alle immagini a forte impatto emotivo: pubblicarle o no?

    Dopo le parole del prof. Adriano Fabris (qui l’articolo che ha aperto il confronto) torniamo a parlare della opportunità o meno di pubblicare ‘foto’ come quella del ragazzo del tram di Firenze o comunque di forte e discutibile impatto emotivo. Questo è il parere di Paola Springhetti, della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale della Università Pontificia Salesiana, oltre che nostra collaboratrice.

  • Statistica: quanto si condividono negli Stati Uniti le notizie false

    L’88% degli americani ritiene che le ‘bufale’ in rete causino una certa confusione nella comprensione delle notizie di attualità tra le persone. Ma il 14% di loro sostiene di aver condiviso quelle notizie pur riconoscendole come false...

  • Sui social adesso c'è quasi mezzo pianeta. Superati i tre miliardi di utenti

    Il popolo dei social network ha appena raggiunto un traguardo invidiabile: tre miliardi di persone.

  • T come 'Terrore' e 'Tragedia'. E questa è stata un'altra estate difficile da raccontare.

    “T” come terrore, terrorismo, terremoto o anche più semplicemente tragedia. Nelle ultime settimane i giornalisti si sono trovati ancora una volta a raccontare fatti violenti che hanno colpito la vita di centinaia di persone. E mi pare che lo abbiano fatto - per la maggior parte - con professionalità, misura, deontologia ed etica.

  • Torna SocialCom, la comunicazione al tempo dei Social. Il 10 maggio a Roma.

    Dopo il successo delle precedenti 3 edizioni, torna a Roma – il 10 maggio alla Camera dei Deputati – l’appuntamento dell’anno con il mondo dei social #SocialCom17 – La Comunicazione al Tempo dei Social, il convegno dedicato all’analisi del rapporto tra social media, comunicazione e informazione che coinvolge leader politici, rappresentanti istituzionali, giornalisti, manager delle più importanti aziende presenti nel territorio nazionale, comunicatori, blogger e influencer. Si confrontano sul tema “Verità, post-verità, alternative fact. Lo storytelling diviene realtà?”.