social network

  • I social e la libertà che ci fa paura. Cinque domande (forse) senza risposta

    È di ieri (2 luglio) la notizia che altri due social network, Twitch e Reddit, hanno deciso di bloccare Donald Trump, quando diffonde contenuti d'odio. Twitch, che è di proprietà di Amazon, ha annunciato di aver sospeso temporaneamente il canale del presidente americano per “condotta carica d'odio”. Reddit, invece, ha messo al bando un forum usato da tempo dai sui fan.

  • I social eguagliano il web nel mondo

    I social eguagliano il web. Il 64,5% della popolazione mondiale utilizza Internet globalmente (-1%). Sui social oggi c’è più del 60,6% della popolazione (+3,7%).

  • I social senza barriere per bambini e ragazzi. Le regole vengono bypassate

    I ragazzi violano le regole per l’accesso ai social e nessuno sembra accorgersene. Quello che era un diffuso luogo comune è certificato anche da un sondaggio che il Tg3 ha realizzato con ‘Osservare Oltre’ (Associazione Nazionale Presidi ed eTutorweb).

  • I social spaventano. Europei più attenti.

    Il nostro atteggiamento rispetto ai social network un po’ sta cambiando. Lo rileva Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea.

  • Identikit e aspettative delle tre generazioni social

    “The Q1 2017 Sprout Social Index“ anche quest’anno presenta un identikit di quali sono stati i bisogni, le ricerche e le aspettative in questa prima parte del 2017 di un campione di 1000 utenti appartenenti alle tre diverse generazioni dei Millennials (età 18-34), Gen X (età 34-54) and Baby Boomers (over 55).

  • Il Consiglio d'Europa sollecita leggi contro le notizie false sul web

    Leggi e meccanismi per combattere la disinformazione e la manipolazione dell'opinione pubblica, sia a livello nazionale che internazionale: è quanto chiede il rapporto “Media online e giornalismo: sfide e responsabilità” scritto dalla senatrice italiana Adele Gambaro e approvato all'unanimità dalla Commissione cultura dell'assemblea parlamentare...

  • Il difficile rapporto tra i nostri giornali e Facebook.

    Qual è il rapporto tra i nostri giornali e Facebook? Se ne è occupata DataMediaHub, e dalla ricerca è emerso che 'Sulle fanpage oltre il 90% dei contenuti sono link, e l'interazione con i lettori è pressoché inesistente'.

  • Il giornalista, i social, l'etica del racconto. Confronto a Piacenza con l'Ucsi Emilia Romagna

    Giornalisti che sfruttano poco le potenzialità della rete internet, ingegneri che la sfruttano anche troppo per fare business. Giornalisti che usano le parole come pietre, giornalisti che usano le pa-role come ponti. Si è dipanato lungo queste direttrici il seminario “Deontologia, giornalismo e social network. Non una rete di fili ma di persone: la comunità dei lettori” promosso dall’Ufficio comuni-cazioni sociali della diocesi di Piacenza-Bobbio, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna e l’Ucsi Emilia-Romagna.

  • il mestiere del giornalista di cronaca.

    Mi fate schifo, veramente. Peggio degli avvoltoi” È soltanto uno dei tweet - alcuni con espressioni peggiori - che giovedì sera hanno riempito la mia timeline dopo l’attentato di Barcellona e che hanno ottenuto numerosi “mi piace” (al momento in cui scrivo quello in testa a questo post ne ha 946).

  • Il ruolo dei giornalisti (anche i più giovani) nell'era dei social

    A Firenze, organizzato dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali, si è svolto il 29 maggio un confronto tra due giovani e Paolo Ruffini, prefetto del dicastero vaticano della comunicazione. Riportiamo in maniera pressoché integrale gli interventi dei due giovani. Uno è Andrea Cuminatto, giornalista e consigliere nazionale dell’Ucsi, l’altra è Martina Ricci, giovane studentessa universitaria che racconta l’esperienza ‘comunicativa’ fatta con il gruppo della ‘pastorale giovanile’ dell’arcidiocesi di Firenze. Il confronto è stato condotto da Andrea Fagioli (Toscana Oggi).

  • Il social network più usato in Italia? YouTube

    Il social network più utilizzato dagli italiani è YouTube. Viene prima di Facebook, mentre sorprende l’exploit di TikTok.

  • In un mondo di fake...

    Nella quinta edizione di “Nuove reti, rinnovate professioni”, evento formativo annuale organizzato da UCSI Toscana a Quercianella (LI) insieme all’Ordine dei Giornalisti lo scorso 1 e 2 settembre giornalisti e operatori della comunicazione hanno affrontato il problema delle notizie “bufala”.

  • In un mondo di sfiduciati recuperano credibilità i media tradizionali. Il nuovo rapporto Edelman

    E' un mondo di 'sfiduciati' quello fotografato dalla diciassettesima edizione dell''Edelman Trust Barometer', l'indagine annuale condotta in 28 paesi su un campione di 33.000 persone dall'agenzia di relazioni pubbliche Edelman, per misurare il grado di fiducia nei confronti di media, governo, aziende, associazioni non governative...

  • Informazione e religione ai tempi dei social, l'incontro dell'Ucsi Calabria

    “Non si può essere giornalisti professionisti nella vita di tutti i giorni e diffusori di fake news sui social media. Non si può essere odiatori seriali quando si è sui social e padri di famiglia nel quotidiano”. E’ uno dei passaggi della riflessione di Vincenzo Corrado, direttore dell’ufficio per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana, intervenuto a Lamezia Terme all’incontro dal titolo “Informazione e religione al tempo dei social”, promosso dall’ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi lametina, in collaborazione con l’ Unione Stampa Cattolica Italiana Calabria “Natuzza Evolo”, Federazione Italiana Settimanali Cattolici (cui è associata la testata diocesana), Ordine dei Giornalisti della Calabria.

  • Internet e social, crolla la fiducia degli europei. Bene la radio e la tv.

    I social network sono i media ritenuti meno affidabili in Europa.
    Ad evidenziarlo sono anche i dati della Commissione Europea, nel rapporto sulla fiducia nei media nel continente nel 2016, secondo i quali solo il 36% dei cittadini dell’Unione tende a fidarsi di internet e una percentuale ancora inferiore, il 21%, afferma di avere fiducia in quanto letto e trovato sulle varie piattaforme social.

  • Internet non è un "posto sicuro" per 3 giovani su 4

    Internet è ancora lontano dall'essere "a prova" di giovani: il web è considerato un posto sicuro solo da un teenager su quattro in Europa, mentre quasi la metà dice di non aver ricevuto nessun consiglio su come comportarsi e su come mantenere un atteggiamento positivo sui social network. È quanto emerge da un'indagine realizzata da Ipsos MORI per conto di Vodafone...

  • L'audience delle fake news e l'effetto moltiplicatore dei social network

    Fin dal momento degli esiti delle elezioni americane (ma in realtà anche prima), uno tra i temi più discussi sul web è quello del peso e della rilevanza delle ‘fake news’. Alcuni tra i soggetti chiamati in causa – come i giganti del web – sono corsi ai ripari, cercando o di chiudere i rubinetti pubblicitari per i siti considerati diffusori di ‘bufale’, come ha fatto Google, oppure potenziando la verifica di link e notizie condivise al suo interno, come ha deciso Facebook, che ha scelto di coinvolgere anche media ‘blasonati’...

  • L'autenticità sui social aiuta a stare meglio. Lo dice una ricerca Usa

    Uno studio statunitense dimostra che”essere se stessi sui social è segno di benessere psicologico e che l'autenticità in Rete aiuta a sentirsi meglio”.

  • L'hashtag compie dieci anni.

    Festeggia il decimo compleanno l'hashtag, il simbolo del cancelletto che, se scritto prima di una parola, consente di individuare tutti i messaggi su quello stesso argomento pubblicati dagli utenti dei social. Il primo hashtag è stato usato su Twitter il 23 agosto 2007 e , a distanza di dieci anni, sul microblog ne vengono twittati 125 milioni al giorno.

  • L'informazione sul Coronavirus attraverso i social

    L’emergenza Coronavirus viaggia anche in rete. Ed emerge allora, in una rilevazione di Primaonline e Sensemakers, che i video più visualizzati su Facebook, oltre a quelli dei siti di informazione, sono quelli degli account ufficiali dei politici. Su YouTube prevalgono i contenuti degli editori, in particolare quelli di Fanpage.