social network

  • L'inquinamento dell'informazione, secondo un esperto, ci trasforma in 'inforg'

    La rivoluzione dell’informazione è ormai arrivata alle masse. E l’impatto è tale da mutare la concezione stessa dell’umano. Luciano Floridi, filosofo dell’Oxford Internet Institute e Chairman del Data Ethics Group dell'Alan Turing Institute, tra i massimi esperti della materia al mondo, lo teorizza da anni: siamo “inforg”, cioè “esseri viventi intesi come entità composte di informazione”....

  • L'odio on line dimostra che abbiamo ancora bisogno dei giornalisti

    foto di Giorgio Marota.  

    All’interno del 4° Rapporto Carta di Roma...

  • L'Ucsi sempre più presente sui social network

    L'Ucsi rafforza la sua presenza su Twitter e Facebook.

    Degli ultimi tweet del nostro account @UcsiSocial trovate traccia anche in questa home page, sul lato destro. Nelle ultime settimane però ci siamo impegnati a far crescere anche la pagina dell'Ucsi nazionale su Facebook, e abbiamo ottenuto già alcuni riscontri significativi. Questo grazie all'opera di tanti volontari dell'associazione, che collaborano alla realizzazione di questo stesso sito.

    L'invito per tutti i nostri lettori è quello di condividere gli articoli più interessanti e visitare quotidinamente anche le pagine dei nostri account ufficialisui social network. Altre novità ci saranno nei prossimi mesi.

  • La giornata storica di Trieste, il ruolo dei giornalisti per comprenderla e il violento 'sfogatoio' dei social

    La giornata del 13 luglio è stata molto importante sia per la minoranza slovena che per il resto della popolazione di Trieste e del Friuli Venezia Giulia, ma ha avuto una vasta eco pure in Slovenia ed in vasti settori dell’opinione pubblica italiana.

  • La grande scalata dei social media. Abbiamo otto account a testa.

    Il punto della situazione sui social network lo fa GlobalWebIndex con il suo GWI Social, report sui trend delle maggiori piattaforme basato su interviste a 350mila utenti di internet in 35 paesi (compresa l’Italia), il cui aggiornamento, condotto su 50mila utenti e relativo al primo trimestre 2017, è stato appena pubblicato.

  • La mappa mondiale (aggiornata) dei social network

    Si aggiorna a gennaio 2017 la mappa mondiale dei social network curata da Vincenzo Cosenza, social media strategist, che mostra il servizio più diffuso in assoluto in ogni paese. Quest'anno abbiamo modo di avere un quadro più preciso specialmente in Africa, grazie all'inclusione di quindici nuovi paesi.,,

  • La newsletter allarga la platea dei lettori. Negli Stati Uniti vale per tutti gli editori digitali

    Nel 2017 il mezzo più scelto dagli editori ‘nativi digitali’ per comunicare ai lettori notizie e contenuti è quello delle newsletter.

  • La parrocchia comunica, anche con i social. Corso di formazione a Milano, collabora anche l'Ucsi. E sabato 17 c'è Enrico Mentana

    (fonte: www.chiesadimilano.it) «Ascoltare (con) i social media: testa, cuore o pancia?» è il tema su cui, sabato 17 marzo, all’Università Cattolica del Sacro Cuore (largo Gemelli 1, Milano), dalle 9.15 alle 13, si confronteranno monsignor Paolo Martinelli, vescovo ausiliare di Milano, Enrico Mentana, giornalista e direttore del Tg La7, e Alessandro Chessa, esperto di big data e assistant professor all’Imt Scuola Alti Studi a Lucca.

  • La preghiera del Papa per le reti sociali e per il web

    La preghiera di Papa Francesco per il mese di giugno è dedicata alle reti sociali e al web.

  • La privacy limiterà la crescita dei social?

    Proprio mentre, nel ‘Social Media Day’ si conferma la pervasività dei social (leggi qui), Meta avverte i propri dipendenti: i prossimi sei mesi saranno difficili.

  • La pubblicità, in Europa, ha contribuito a creare sei milioni di posti di lavoro

    In Europa ogni euro speso in pubblicità produce 7 euro di Pil, contribuendo al 4,6% della ricchezza del continente. A sostenerlo è ‘Value of Advertising‘, e lo studio, commissionato a Deloitte dalla World Federation of Advertisers (WFA) - di cui fa parte anche Upa - ha indagato per due anni sui dati economici a livello mondiale, isolando il contributo economico e sociale che la pubblicità fornisce in termini di Pil, posti di lavoro creati e benefici per la società civile.
    Stando ai dati ripresi, la pubblicità ha contribuito a creare, direttamente o indirettamente, 5,8 milioni di posti di lavoro, pari al 2,6% dell’occupazione europea, e, grazie agli investimenti pubblicitari – continua lo studio – si supportano la concorrenza e l’innovazione e si finanziano i media e i servizi online. Il 75% dei ricavi delle radio e il 40% dei ricavi TV provengono dalla pubblicità, mentre mail e social network, utilizzati dalla quasi totalità della popolazione, sono gratuiti grazie all’advertising.

  • La social network analysis aiuta il lavoro giornalistico

    C’era una volta... penna e taccuino. Poi si passò alla Lettera 22, al personal computer e infine al tablet e allo smartphone.

  • La trasformazione social delle parrocchie italiane

    In una ricerca dell’Università Cattolica del sacro Cuore emerge che c’è stata una grande trasformazione “social” delle parrocchie italiane.

  • La troppa dipendenza dai social diventa una minaccia potenziale alla salute dei giovani

    Siete social-dipendenti? Allora questa nuova ricerca non porta buone notizie. La Royal Society for Public Health ha svolto un’indagine su un campione di 1479 giovani fra i 14 e i 24 anni ed ha scoperto che i social porterebbero molti effetti negativi sulla nostra salute psicologica.

  • Le "bufale" di oggi e l'insegnamento (molto attuale) di Carlo Maria Martini

    «Una società divisa, rissosa e in preda al risentimento, smarrisce il senso di comune appartenenza, distrugge i legami, minaccia la sua stessa sopravvivenza. Tutti, particolarmente chi ha più responsabilità, devono opporsi a questa deriva. Il web, ad esempio, è uno strumento che consente di dare a tutti la possibilità di una libera espressione e di ampliare le proprie conoscenze. Internet è stata, e continua a essere, una grande rivoluzione democratica, che va preservata e difesa da chi vorrebbe trasformarla in un ring permanente, dove verità e falsificazione finiscono per confondersi».
    Il discorso di fine anno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha toccato, tra i tanti argomenti, anche quello del web, e della necessità crescente di arginare (senza porre nessun bavaglio) la massa di pseudo notizie (o post-verità, come qualcuno le chiama) che stanno invadendo la rete...

  • Le ammissioni (e l'autocritica) di Facebook

    "Passare il tempo sui social media ci fa male?", è il titolo di un post ufficiale pubblicato da David Ginsberg, direttore della ricerca, e Moira Burke, ricercatore di Facebook.

  • Le bugie dei social e gli errori di X (ex Twitter)

    Twitter (anzi, adesso è X) è nell’occhio del ciclone. E anche la Commissione europea l’accusa di avere il maggior numero di post “con informazione scorretta o disinformazione”.

  • Le donne sui social

    Nella settimana in cui si è celebrata la giornata internazionale della donna, riproponiamo un contributo molto interessante di Paola Springhetti sulla presenza delle donne nei social. E sul loro modo di contrastare l'odio di cui sono fatte bersaglio (ar)

  • Le donne sui social: fare rete nonostante l'odio

    Quale ruolo hanno le donne in rete e sui social network? E quali antidoti possiamo utilizzare contro il disprezzo e l’odio che si manifestano spesso nei loro confronti? Oggi in #deskdelladomenica proponiamo l’interessante e attuale analisi che del fenomeno fa Paola Springhetti. E' contenuta nell'ultimo numero della rivista Desk (per info e abbonamenti_ ucsi@ucsi.it)

  • Le donne sui social: quale ruolo hanno? Quale risposta possono dare alla violenza delle parole?

    Il dibattito che ha sollevato Giovanna Botteri a proposito del 'body shaming' pone al centro dell'attenzione alcuni interrogativi di rilievo sulla figura femminile in Rete e sui social. Quale ruolo hanno le donne? E quali antidoti possiamo utilizzare contro il disprezzo e l’odio che si manifestano spesso nei loro confronti? L'articolo è contenuto nel penultimo numero della rivista Desk (per info, arretrati e abbonamenti_ ucsi@ucsi.it).