giornalisti

  • Il cammino fino a Natale

    A prima vista lo stile del periodo di Avvento (e dei personaggi biblici che lo caratterizzano) non sembra quello tipico di chi fa il giornalista. Ma forse, quasi per paradosso, ci potrebbe aiutare a dare un senso nuovo alla nostra professione.

  • Il cardinale Tettamanzi in dialogo con i giornalisti: un rapporto costante e fecondo

    Il cardinale Dionigi Tettamanzi, scomparso sabato 5 agosto, ha sempre avuto un rapporto molto stretto con il mondo del giornalismo e ha partecipato a numerose iniziative di dialogo e di confronto sui temi della comunicazione.Ecco qualche sua frase che abbiamo ritrovato e che offriamo alla riflessione di tutti.

  • Il concorso europeo per aspiranti giornalisti

    Ecco la nuova edizione del concorso dell’Unione europea per aspiranti giornalisti sui temi delle politiche regionali e dei fondi europei. Sono aperte infatti le iscrizioni per 'Youth4Regions'.

  • Il Covid ha ucciso 600 giornalisti, 40 solo in Italia

    Sono oltre seicento i giornalisti morti di Covid nel 2020, in 59 Paesi. Solo in Italia ci sono state 40 vittime accertate.

  • Il dovere dell'empatia per noi giornalisti.

    Sono soltanto due le lettere che differenziano simpatia da empatia. Eppure, gli ambiti di significato delle due parole non potrebbero essere più diversi, se non addirittura opposti, nonostante l’apparente somiglianza dei termini.

  • Il giornalista oggi, ponte fra tradizione e innovazione

    Uno dei primi interventi nei laboratori della Scuola Ucsi di Assisi è stato quello di Vincenzo Grienti, giornalista, scrittore e grande esperto di web e social network (a questo linkil suo ultimo articolo per il nostro sito). Ad uno dei giovani presentai abbiamo chiesto un piccolo contributo su questa esperienza.

  • Il messaggio di Papa Francesco ai giornalisti

    Di seguito pubblichiamo integralmente il messaggio di Papa Francesco per la Giornata delle Comunicazioni Sociali, reso noto oggi 24 gennaio 2020.

    «Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria» (Es 10,2). La vita si fa storia

    Desidero dedicare il Messaggio di quest’anno al tema della narrazione, perché credo che per non smarrirci abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano; storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme. Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita. Una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri.

  • Il messaggio di Papa Francesco per la 54' Giornata mondiale delle comunicazioni sociali

    Di seguito pubblichiamo integralmente il messaggio di Papa Francesco per la Giornata delle Comunicazioni Sociali, che si celebra il 24 maggio 2020.

    «Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria» (Es 10,2). La vita si fa storia

    Desidero dedicare il Messaggio di quest’anno al tema della narrazione, perché credo che per non smarrirci abbiamo bisogno di respirare la verità delle storie buone: storie che edifichino, non che distruggano; storie che aiutino a ritrovare le radici e la forza per andare avanti insieme. Nella confusione delle voci e dei messaggi che ci circondano, abbiamo bisogno di una narrazione umana, che ci parli di noi e del bello che ci abita. Una narrazione che sappia guardare il mondo e gli eventi con tenerezza; che racconti il nostro essere parte di un tessuto vivo; che riveli l’intreccio dei fili coi quali siamo collegati gli uni agli altri.

  • Il messaggio di Papa Francesco per la giornata delle comunicazioni sociali

    Nel giorno di San Francesco di Sales, riportiamo integralmente il messaggio di Papa Francesco per la prossima giornata delle comunicazioni sociali.

  • Il Papa ai giornalisti: 'seminate speranza, anche nella pandemia di oggi'

    Incontrando la redazione del settimanale cristiano belga “Tertio”, giornale che compie vent’anni, Papa Francesco ha chiesto ai giornalisti cristiani di essere oggi “seminatori di speranza in un domani migliore”. L’invito a tutto il mondo dell’informazione è quello di impedire “che le persone si ammalino di solitudine” e invece possano ricevere parole di sostegno.

  • Il Primo Maggio dei giornalisti: più precario e più povero

    In meno di dieci anni, secondo i dati dell’Osservatorio dell’Agcom, il numero dei giornalisti attivi in Italia si è ridotto di oltre il 10%. Inoltre, quelli che lavorano sono sempre più avanti con l’età: un giornalista su otto oggi ha più di 60 anni, ce n’era appena uno su 40 nel 2000. Quattro su dieci sono freelance, nell’80% dei casi il loro reddito non supera i 20mila euro annui. Insomma, anche nella nostra professione si è indebolita (e di molto) la cosiddetta “classe media”, e per tanti di noi il ‘privilegio’ è quello di avere semplicemente uno stipendio al mese.

  • Il racconto del Covid ha generato stress e ansie nei giornalisti

    Giornalisti di tutto il mondo alle prese con il Covid. Perché nel raccontarlo hanno spesso subito forti contraccolpi, per esempioforte stress,  stati d’ansia e depressione.

  • Il racconto giornalistico delle nuove povertà, un dialogo sul nostro sito

    Nella finestra dell’agenzia Sir, sul nostro sito, potete leggere il resoconto attento e completo delle varie fasi della celebrazione del Giubileo degli “esclusi”. Le parole e i gesti del Papa, certamente, invitano ad una riflessione profonda anche noi giornalisti, chiamati a “vedere, comprendere e narrare” (padre Francesco Occhetta, leggi qui www.ucsi.it/parola-e-parole-contenuti/8279-vedere,-comprendere,-narrare.html ) anche questa dimensione così vera e dirompente della nostra società. Ma come lo stiamo facendo? Quale attenzione dedichiamo a chi vive al di là del giro dei “soliti noti” che di solito interpelliamo, intervistiamo, commentiamo? E quale discernimento applichiamo in particolare nel “racconto giornalistico delle nuove povertà”, di quei fenomeni insomma che stanno emergendo adesso in forma nuova, insolita e grave, così come sono descritti anche nell’ultimo rapporto della Caritas?
    Lo faremo chiedendo il contributo di analisi e di idee a tanti interlocutori diversi, soprattutto a coloro che ogni giorno vivono a contatto con l’esperienza dello “scarto” nella società di oggi. Proveremo ad evidenziare anche i rischi, sempre presenti quando affrontiamo questi temi, di un’informazione “distorta”, “urlata”, “retorica”. E’ un’attenzione, la nostra, che è il frutto di questo Giubileo della Misericordia. E che potrà aiutare tutti noi a crescere, anche professionalmente.

  • In Parlamento ci sono oltre 50 giornalisti

    In questa legislatura, tra Camera e Senato, ci sono 33 giornalisti professionisti.

  • L'attesa e il desiderio dei Magi

    Il tema della luce domina le feste del Natale e dell’Epifania, che anticamente - e ancora oggi in Oriente erano unite in una sola grande “festa delle luci”.

  • L'autocertificazione per i giornalisti. Ecco i moduli on line

    Da oggi 6 novembre 2020 torna l'autocertificazione per gli spostamenti, nelle ore di lockdown (che variano a seconda delle regioni, naturalmente).

  • L'urgenza di un salario dignitoso

    La dimensione del giornalista è sempre più precaria. Ma non, come accadeva un volta, per il tipo di lavoro in sé, che difficilmente si concilia con i turni prestabiliti, gli orari fissi e le feste degli altri.

    Il giornalista oggi è precario perché in molti (troppi) casi ha poche garanzie e un reddito inadeguato.

  • La lettera ai giornalisti dell'arcivescovo di Milano

    Dall'arcivescovo di Milano parte una lettera al mondo dei media: «In questo tempo tribolato siete rimasti al vostro posto. È importante condividere una visione che vede l’umanità come vocazione alla fraternità»

  • La stampa, ogni mese, raggiunge 44 milioni di italiani

    Quotidiani e periodici scelti ogni mese dall’83,3% della popolazione (14 anni e oltre) attraverso il supporto cartaceo o in formato digitale: in termini assoluti sonopiù di 44 milioni di italiani. Secondo gli ultimi dati Audipress il 33% della popolazione legge almeno un quotidiano...

  • La Supercoppa delle polemiche (anche dei giornalisti)

    La scelta di disputare la finale di Supercoppa italiana in Arabia Saudita ha provocato forti reazioni, Un presidio è stato promosso dall’Usigrai e vi hanno aderito la Federazione della Stampa, l’Ordine dei giornalisti, Amnesty International Italia e Articolo21.