giornalisti

  • Mattarella all'Uspi: 'giornalisti garanzia di autenticità dell'informazione'

    La professionalità e la deontologia di ciascun giornalista sono la garanzia dell’autenticità dell’informazione. Lo ha scritto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio per i 70 anni dell’Uspi, Unione stampa periodica italiana, che comprende un migliaio di testate. Ed è una sottolineatura evidente del ruolo che deve svolgere il giornalista nell’esercizio della sua professione.

  • Media e potere: i paradossi di Trump e le sfide per noi, oggi

    C’è un legame profondo tra quello che ha fatto Donald Trump, escludendo alcuni giornalisti dal briefing quotidiano alla Casa Bianca, e quanto emerge dalle ultime analisi sulla comunicazione dei giorni nostri, a cominciare dal rapporto Censis-Ucsi del 2016 (leggi QUI).

  • Migranti: diminuisce l'allarmismo sui media

    Più notizie, meno allarmismo: da gennaio a ottobre 2016 sono aumentate del 10%, rispetto allo stesso periodo del 2015, le notizie dedicate al tema dell'immigrazione sui quotidiani italiani, arrivando a quota 1.622. E i toni allarmistici sono andati calando: si riscontrano nel 27% degli articoli contro il 46% del 2015. Sono solo alcuni dei dati contenuti nel IV Rapporto di "Carta di Roma", dal titolo "Notizie oltre i muri", presentato alla Camera dei Deputati, nel quale l’Associazione ha raccolto le informazioni risultanti dal monitoraggio condotto per dieci mesi su Corriere della Sera, il Giornale, l'Avvenire, l'Unità, la Repubblica e la Stampa.

  • Mille giornalisti via dalla Russia in un anno

    Sono almeno mille i giornalisti russi che hanno lasciato il loro Paese da quando è iniziata la guerra in Ucraina.

  • Minacce e violenze contro i giornalisti: dati sempre più allarmanti

    Omicidi, incarcerazioni e altri metodi per mettere a tacere i giornalisti sono pratiche ancora troppo diffuse, in Europa come nel resto del mondo. Il presidente delle Federazione europea dei giornalisti (Efj) Mogens Blicher Bjerregård, sostiene l'importanza di essere al fianco di chi è minacciato. Infatti, nel 2014-2015, oltre cento giornalisti e operatori dei media hanno pagato con la vita la volontà di fare il proprio lavoro.

    Istituzioni governative internazionali quali Unesco, Osce e Consiglio d'Europa hanno condannato con forza queste uccisioni. Organizzazioni governative e non governative come le Federazioni europea ed internazionale dei giornalisti, il Comitato per la protezione dei giornalisti, Articolo 19, Index on Censorship e Reporter senza frontiere sono estremamente preoccupate per l'impunità dei crimini contro i giornalisti. Secondo un rapporto Unesco, negli ultimi dieci anni solo il 7% dei responsabili dell'uccisione di giornalisti sono stati assicurati alla giustizia. L'impunità per questi tipi di crimini è una questione cruciale per le organizzazioni che si battono per la libertà di stampa.

    Commenta il presidente della Federazione europea dei giornalisti: "è di fondamentale importanza essere lì, a fianco dei giornalisti imprigionati. Il nostro sostegno e la pressione internazionale sono la loro speranza di libertà. L'attenzione degli osservatori europei ha un impatto reale sugli attori locali e sta giocando un ruolo importante per assicurare processi equi. Conosciamo fin troppo bene il rischio che, con il passare del tempo, ci si dimentichi dei giornalisti incarcerati. Ogni volta che un giornalista va in carcere, anche il diritto dei cittadini di accedere alle informazioni finisce dietro le sbarre. Non ci può essere libertà di stampa in Europa fino a quando un singolo giornalista è in prigione"

  • Minacciato e picchiato un altro giornalista, escalation terribile . Il Viminale convoca un nuovo vertice

    Prosegue l’escalation di violenza e intimidazioni contro i giornalisti impegnati nel raccontare il dibattito pubblico intorno ai vaccini. E così, dopo la vile aggressione alla giornalista di Rainews24 (leggi qui), lunedì 30 agosto ce né stata un’altra ancora più violenta contro Francesco Giovannetti di Repubblica (qui il video diffuso dal quotidiano nella sue edizione on line).

  • N come 'Nascondere', anche le notizie. Un 'peccato', per i giornalisti.

    Pensieri, parole, opere e omissioni. Sarebbe interessante una riflessione - laica - su quanto, come giornalisti più o meno credenti, riusciamo a "peccare" in ciascuna di queste mitiche categorie.
    Stando sul terreno scivoloso dell'ultimo gruppo (le omissioni, dunque i nascondimenti) possiamo, forse, dire che in base alle regole del nostro "dover essere" lo spazio per "nascondere" non dovrebbe risultare. Neppure come... caso di scuola.

  • Nasce Freejourn, il social network dei giornalisti freelance

    Lanciato a Milano il Social Network del giornalismo. Ogni freelance avrà un profilo per mettere in mostra i propri lavori e proporre nuovi progetti da finanziare tramite crowdfunding

  • Negli stadi pochi posti per i giornalisti. Gravina (Figc): ' giusta preoccupazione'

    Non sono sufficienti i posti per i giornalisti allo stadio. Il protocollo ne assegna venti per la carta stampata, il web e i fotografi, altri venti per le tv che detengono i diritti.

  • Nei giornali tornano le newsletter e si accentua il 'peso' delle firme

    Le notizie non bastano. Ecco tre modi per garantire un ritorno economico agli editori e per avere una community di lettori...

  • No dei sindacato ll'impiego di pensionati nelle redazioni

    Chiara e dura presa di posizione del sindacato sull’impiego dei

  • Numerosi crimini di guerra contro i giornalisti

    In Ucraina sono stati perpetrati, in un anno, 54 episodi qualificabili come “crimini di guerra” contro i giornalisti.

  • Nuova legge sulla diffamazione, giornalisti pronti 'a scendere in piazza'

    Sul disegno di legge sulla diffamazione a mezzo stampa, adottato dalla commissione Giustizia del Senato, sale la protesta dei giornalisti. Che, attraverso le proprie rappresentanze, hanno preparato una serie di proposte (c’è tempo fino all’8 novembre per gli emendamenti). Se non ci saranno queste modifiche, i giornalisti potrebbero scendere in piazza a manifestare.

  • Nuovo appello per la libertà di stampa a Gaza

    Tanti giornalisti italiani e stranieri lanciano un nuovo appello per la libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti a Gaza.

  • Nuovo concorso per giornalisti alla Rai

    Il Consiglio d’Amministrazione della Rai ha dato il via libera ad un nuovo concorso per giornalisti, dopo lo stop del 2015.

  • Obbligo del vaccino per i giornalisti? Il dibattito è aperto

    Obbligo dei vaccini anche per altre categorie di professionisti? Il dibattito è aperto, anche per i giornalistui.

  • Otto italiani su dieci si informano ancora sulla carta stampata

    L’81,4% della popolazione italiana, dai 14 anni in su, negli ultimi 30 giorni si è informata leggendo almeno un titolo della stampa, quotidiana e/o periodica, attraverso il supporto cartaceo e/o digitale. E’ questo il dato che emerge dall’analisi Audipress sullo stato della lettura di quotidiani e periodici in Italia nel 2017.

  • Papa Francesco ai giornalisti: no alla tirannia del web, 'consumate le suole delle scarpe'

    Due giornalisti vaticanisti, Valentina Alazraki (Televisa) e Philip Pullella (Reuters), hanno ricevuto da Papa Francesco le insegne di Cavaliere e Dama di Gran Croce dell’Ordine Piano. Nell’occasione il pontefice ha chiesto ai giornalisti di "sottrarsi alla tirannia dell'essere sempre online, sui social, sul web" e di tornare a "consumare le suole delle scarpe, a uscire dalle redazioni, a camminare per le città, a incontrare le persone, a verificare le situazioni in cui si vive nel nostro tempo".

  • Papa Francesco ringrazia i giornalisti nelle zone di guerra: ci fate capire la 'crudeltà della guerra'

    Papa Francesco all’Angelus lancia un nuovo accorato appello perché la guerra finisca e chiede almeno che vengano garantiti i corridoi umanitari necessari per mettere in salco i civili. Poi ringrazia “giornaliste e giornalisti,

  • Partecipa al nuovo dibattito nella rubrica IDEE del nostro sito

    Dopo aver analizzato a fondo i risultati del Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione e aver approfondito e interpretato, nella rubrica IDEE, il tema della disintermediazione, apriamo ora un nuovo confronto su una questione altrettanto importante e controversa: la riforma e il futuro dell’Ordine e degli organismi rappresentativi dei Giornalisti..
    Il primo intervento, a cui ne seguiranno certamente altri, è di Andrea Melodia, che esprime una valutazione e indica una sua personale proposta. Potete leggerla cliccando adesso su IDEE, più in basso a destra o direttamente qui:www.ucsi.it/news/mediaetica/idee/8371-la-vittoria-di-trump,-la-disintermediazione-e-le-nuove-sfide-per-i-giornalisti-e-per-chi-li-rappresenta.html

    Per commentare, integrare e proporre altre riflessioni potete scrivere a ucsi@ucsi.it