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  • 'Giornalisti, seminate grano buono'. L'appello del cardinal Bassetti in una iniziativa Ucsi a Roma

    Quello dei giornalisti è un ruolo fondamentale per la società. "Siete chiamati a rispettare e a raccontare la verità, ad aiutare con il vostro lavoro le persone alle quali sono destinati i messaggi, a far crescere la loro dignità. In questo senso avete una missione evangelica". Lo ha detto il presidente della Cei, Card. Gualtiero Bassetti, durante l'incontro organizzato dall'Ucsi Lazio in occasione dei 5 anni di pontificato di papa Francesco.

  • Ai neo eletti al vertice dell'Ordine i complimenti e gli auguri dell'Ucsi

    Come anticipato in una notizia flash sul nostro sito, appena dopo la votazione di mercoledì mattina, sono stati eletti i nuovi vertici dell’Ordine dei Giornalisti.

  • Carlo Verna è il nuovo presidente dell'Ordine dei giornalisti

    Carlo Verna è il nuovo presidente nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. È stato eletto questa mattina nel corso del Consiglio Nazionale al primo scutinio con 46 voti su 59 consiglieri nazionali votanti.

  • Dal Viminale la massima attenzione alle aggressioni e alle minacce ai giornalisti

    Si è riunito oggi venerdì 10 gennaio al Viminale, a Roma, il Centro di coordinamento per la sicurezza dei giornalisti, alla presenza della ministra degli interni Lamorgese, del viceministro Mauri e del capo della polizia Gabrielli. Una riunione già fissata da tempo, ma che era resa ancora più urgente anche dagli ultimi episodi (leggi qui).

  • Il 'giornalista pubblico' nel nuovo contratto per gli enti locali.

    La Federazione della Stampa esprime la propria soddisfazione perché nel nuovo contratto per gli enti locali si registra "un altro decisivo passo avanti nell'attuazione della legge 150 del 2000, per la definizione dei profili professionali dei giornalisti impiegati negli uffici stampa degli Enti pubblici".

  • La Carta di Treviso, punto di riferimento per la tutela dei minori

    A trent’anni ormai dalla sua elaborazione, la Carta di Trevisorimane un punto di riferimento perla tutela dei minori, fra diritto di cronaca e diritto alla riservatezza, con il principio irrinunciabile della difesa della dignità umana.

  • La lettera aperta di Carlo Verna (OdG) dopo le vicende di Facebook

    Sullo scandalo che colpisce Facebook, è intervenuto anche il presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, che ha scritto una lettera aperta ai colleghi. La pubblichiamo qui.

  • Legge editoria: dagli Ordini regionali l'appello per i decreti attuativi

    Un appello al Governo a emanare al più presto i decreti legislativi necessari per l’attuazione del Ddl sull’editoria, recentemente approvato, in modo da poter rinnovare i Consigli nazionali e regionali dell’Ordine dei giornalisti, già scaduti, con le nuove regole. E’ quanto lanciato a Firenze nel corso di un incontro organizzato dalla maggioranza dei presidenti regionali dell’Ordine dei giornalisti. In base alla nuova legge, precisa l’Ansa, il Consiglio dell’Ordine non sarà più costituito da 73 pubblicisti e 71 professionisti, ma 40 professionisti e 20 pubblicisti. Come spiegato da Carlo Verna, ex consigliere Usigrai ed ex consigliere nazionale dell’Odg, tra i relatori dell’incontro, “il Consiglio nazionale e quelli regionali sono scaduti a maggio e sono prorogati fino al 31 dicembre perché era in arrivo questa norma che per operare effettivamente ha bisogno di un apposito decreto legislativo. Secondo Verna “il rischio è di far naufragare tutto il lavoro fatto fino ad ora. Se non ci si facesse, serve allora una nuova proroga affinché i Consigli, nazionali e regionali, possano andare al voto insieme con le nuove regole”.
    Per la presidente dell’Ordine del Lazio Paola Spadari “questo è il primo provvedimento sull’editoria che consente all’Ordine dei giornalisti di voltare pagina per lavorare a favore della professione, ridisegnare l’accesso, e riconoscere i nuovi giornalismi. Per questo invitiamo il Governo a fare presto, a presentare i decreti delegati di questa legge in modo che possiamo andare a votare con i nuovi regolamenti e andare verso un ordine nazionale nuovo, che imbocchi finalmente la strada riformista e porti alla riforma definitiva dei giornalisti, a servizio di questa professione e della deontologia”.
    Di «un ripensamento di tutti gli aspetti dell'Ordine, dall'accesso alla formazione» ha parlato anche il presidente dell’Ordine della Toscana, Carlo Bartoli. «Lo sforzo che ha visto una nutrita serie di presidenti degli ordini regionali – ha detto – è quello di avere un ordine che rispecchi la mutata realtà della professione. Il giornalismo è in grande evoluzione, non è più fatta di giornalisti di grandi testate e non possiamo più utilizzare schemi normativi e culturali di 40 anni. Se non lo facciamo rimaniamo tagliati fuori». Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana ha poi avanzato la richiesta di prorogare la scadenza del ricongiungimento per accedere all'esame da professionisti, che scade alla fine di quest'anno.

  • Lotta al precariato: le rappresentanze dei giornalisti incontrano il Presidente del Consiglio

    Il presidente Gentiloni si è impegnato a verificare la possibilità di dare le prime risposte già in quest’ultimo scorcio della legislatura” sia sulle querele bavaglio, sia sull’emergenza lavoro e sulla necessità di combattere il precariato.

  • Minacce a libertà di informazione: Italia primo paese a creare un coordinamento tra rappresentanze giornalisti e forze dell'ordine.

    In Italia sono 19 i giornalisti sotto scorta e 167 quelli per cui sono state disposte misure di vigilanza.
    Sono 90 gli episodi di intimidazione registrati tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2017, comunque in diminuzione rispetto ai 114 casi dello stesso periodo del 2016; 73, infine, le persone denunciate o arrestate nei primi 10 mesi dell'anno: due in più rispetto all’analogo periodo del 2016. In gran parte dei casi, è stato rilevato, si tratta di minacce o violenze a danno di giornalisti precari senza un regolare contratto di lavoro e privi di tutele e garanzie.

    La prima riunione operativa del Coordinamento creato per monitorare il fenomeno delle minacce ai cronisti e mettere a punto le necessarie misure di tutela è stata dunque l’occasione per analizzare gli ultimi dati relativi agli atti intimidatori perpetrati ai danni degli operatori dell’informazione.

    Al tavolo, presieduto dal ministro dell'Interno, Marco Minniti, hanno partecipato, oltre al Capo della Polizia Franco Gabrielli, il segretario generale e il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, e il presidente e il segretario dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Verna e Guido D’Ubaldo.

    «Per quanto in calo rispetto alla scorso anno – ha osservato il ministro Minniti – le minacce rivolte ai giornalisti rappresentano un fenomeno molto serio. È importante che il Coordinamento abbia capacità operativa effettiva e per far questo serve una segreteria tecnica che faccia da connessione tra rappresentanti dei giornalisti e Dipartimento di pubblica sicurezza per monitorare, valutare e, all’occorrenza, reagire in maniera adeguata: una piccola cabina di regia tecnica che consenta ai giornalisti di avere un punto di contatto immediato con la pubblica sicurezza. Nessuno deve sentirsi solo».

    «Il tavolo– ha commentato il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso – rappresenta la prima iniziativa di questo tipo in campo europeo. Le minacce ai giornalisti non sono solo un fenomeno italiano e anche i sindacati di altri Paesi guardano con interesse a questo Coordinamento. È importante che l’Italia faccia da apripista sul fronte della sinergia tra rappresentanti della categoria e istituzioni. Un esempio che porteremo anche al prossimo direttivo della Federazione internazionale dei giornalisti».

    Il presidente dell’Odg, Carlo Verna, ha puntato l’attenzione sulla necessità di definire dei criteri per “certificare” lo status di giornalista minacciato. «Noi non siamo preposti a valutare la presunzione di reato. Noi abbiamo il dovere di difendere la libertà di stampa e quindi dobbiamo tutelare il collega che dice di essere minacciato. Sta a forze dell’ordine e magistratura valutare se la minaccia è reale».

    Nel corso dell’incontro si è infine concordato di dedicare specifica attenzione al fenomeno emergente delle minacce provenienti da formazioni neonaziste e neofasciste, nonché a quelle rivolte dalla criminalità organizzata agli operatori dell’informazione che con il loro lavoro accendono un faro sul malaffare in aree del territorio particolarmente a rischio.

  • Tutela dell'informazione professionale e lotta alla precarietà. Carlo Verna ribadisce le richieste dei giornalisti al premier uscente.

    E' stata la prima volta di Carlo Verna. Il neo presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti ha esordito in questa veste alla conferenza stampa di fine anno – organizzata appunto dall’Ordine e dalla Stampa parlamentare - che di consueto vede protagonista il capo del Governo. L’occasione è stata in qualche modo storica visto che ha coinciso con la conclusione della legislatura (non era mai accaduto prima).