giovani,

  • 'Il giornalismo è verità'. Nasce il Premio intitolato a Letizia Leviti, per gli under 35

    Il 21 luglio a Firenze i vincitori del Premio giornalistico nazionale Letizia Leviti, intitolato alla cronista di SkyTg24, morta prematuramente a 45 anni nel 2016. La giuria sarà presieduta dal fondatore e primo direttore di SkyTg24, Emilio Carelli.

  • 'Tu puoi diventare influencer (della verità, del bene, del bello)', l'incontro dei giovani (e con i giovani) dell'Ucsi Basilicata

    Tu puoi divenire influencer della Verità, del Bene e del Bello’ è lo slogan che l’Ucsi della Basilicata ha scelto per l’incontro che ha organizzato sabato 16 marzo al Museo Provinciale (Santa Maria) di Potenza, dalle 10 (il programma è in fondo all'articolo).

  • #VersoAssisi #ScuolaUcsi /-1 Noi giovani alla Scuola di Assisi

    #VersoAssisi #ScuolaUcsi meno uno - La buona compagnia e il sentirsi parte di una grande famiglia. L’elevata qualità della formazione e il dinamismo dei laboratori. La suggestiva cornice della città di Assisi. Eccoli qui alcuni dei principali ingredienti dell’ultima edizione della Scuola di Formazione dell’Ucsi, intitolata al giornalista vaticanista“Giancarlo Zizola”. Vi riproponiamo alcune interviste realizzate nell'occasione.

  • Assisi, una "boccata di ossigeno" per tanti giovani giornalisti

    Rappresentano il futuro dell’associazione (e del giornalismo), e nonostante le difficoltà che incontrano sul campo, cercano di portare avanti la loro passione, sperando in un domani migliore. Lo vedi dai loro volti, provati da quella maledetta precarietà che ormai è diventata una compagna di vita,  ma anche dai loro occhi carichi di voglia di combattere, di non arrendersi. Scrivono articoli per pochi euro (quando va bene), passano ore interminabili nelle redazioni e si adattano a fare un po’tutto (giornalista, fotografo, grafico….). Spesso fanno anche un altro lavoro per vivere.

    Eccoli qua, alcuni dei giovani “ucsini”, in media tra i 30 e i 35 anni, che hanno partecipato alla Scuola di formazione di Assisi. Giunti nella città di San Francesco non solo per accumulare crediti e apprendere nuove conoscenze. No, perché a loro non basta questo, hanno bisogno di un qualcosa in più, di un tocco spirituale ed etico che sanno di poter trovare nell’Ucsi.

      «Qui mi sento parte di una famiglia –racconta Benedetta Grendene (Ucsi Marche), nella vita impegnata su diversi fronti giornalistici- poi la scelta della città ha voluto dire molto». Alla sua “prima” in una scuola di formazione Ucsi, Benedetta aggiunge: «Momenti come questi sono cenacoli intellettuali e spirituali». Stessa opinione per Andrea Tosini, (Ucsi Emilia-Romagna), giornalista della Voce di Ferrara-Comacchio. Soddisfatto della sua seconda esperienza, Marco Perillo (Ucsi Campania), della redazione del Mattino.it («rispetto a Fiuggi ho trovato il corso molto migliorato»), mentre Giovanni Perilli ammette di aver apprezzato molto l’atteggiamento dell’Ucsi nei confronti dei “social network”, «finalmente non più inquadrati nell’ottica del terrore ma del vantaggio». Addirittura, c’è chi ormai è uno storico aficionado della scuola associativa, come Linda Losi(Ucsi Toscana), collaboratrice di Toscana Oggi, alla sua quarta esperienza.  

    Di fronte alle difficoltà del futuro, questi giovani dimostrano di avere uno sguardo lucido e disincantato su quanto li aspetta. «Spero sempre di fare il giornalista –spiega il consigliere nazionale Andrea Cuminatto(Ucsi Toscana), anche lui del settimanale toscano - ma è probabile che non lo faccia come primo lavoro». «In ogni caso –continua- l’esperienza dell’Ucsi è fondamentale, ti arricchisce molto rispetto ad altri corsi dove vai solo per i crediti». Non nasconde «un po’ di sconforto» anche Valentina Palladino (Ucsi Molise), ma dopo l’esperienza di Assisi «ho respirato una boccata di ossigeno: mi posso definire speranzosa ma con i piedi per terra». 

  • Cosa significa l'Ucsi per un giovane giornalista. Le risposte danno ottimismo e impongono responsabilità

    Alla vigilia dell’incontro dell’Ucsi con Papa Francesco abbiamo affidato una piccola riflessione ad alcuni dei nostri giovani. La domanda che ci siamo fatti è: “quale significato ha oggi un’associazione come la nostra?”. Le risposte ci confortano e ci fanno essere ottimismi. Ma danno anche a tutti noi grandi responsabilità per il futuro. (ar)

  • Fabris ai giovani Ucsi: costruiamo insieme un nuovo 'manifesto per l'etica della comunicazione'

    Sentire parlare di “etica”, “onestà”, “ricerca della verità”, sembra una cosa passata, se pensiamo alle migliaia di notizie che riceviamo ogni giorno, e che cestiniamo dopo averne constatato la falsità. Spesso si tratta di notizie buttate così, alla rinfusa, volando da un social a un altro in pochissimo tempo, cercando di strappare più visualizzazioni possibili e creando inutili allarmismi. Ma nell’epoca delle “fake news”, in questo marasma di bufale, dove capire dove sta la verità non è più tanto facile, il giornalista può avere ancora un ruolo determinante. Anzi, è su questo che si gioca anche il suo futuro.

  • Fatti locali e inchieste. Le scelte dei giovani nell'informazione

    Fanno discutere i risultati del sondaggio “giovani e informazione” che Demopolis ha condotto per l’Ordine dei giornalisti. Le conclusioni sono state anticipate in queste ore. In sintesi: la tv mantiene posizioni, i social sono sempre più utilizzati, piacciono l'informazione locale e il giornalismo d'inchiesta.

  • Giornalismo d'inchiesta: l'importanza del Premio Morrione e l'attenzione della Rai

    Tra le tante cause della crisi della professione giornalistica un ruolo particolare va riservato alla difficoltà estrema e ormai globalmente diffusa che si incontra nel realizzare inchieste in modo libero e efficiente...

  • Giovani e Laudato Si': una polifonia di voci

    Pubblichiamo oggi per esteso un'ampia sintesi di una delle due parti della ricerca realizzata dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Pontificia Salesiana e dall'Ucsi (leggi qui). Questa parte riguarda i giovani: conoscono la “Laudato Sì’”? E cosa pensano dell’ecologia integrale? Entrambe le ricerche sono ora pubblicate nel volume “Dare Corpo alla Laudato Sì’. L’impatto dell’ecologia integrale nelle visioni e nelle prassi”, a cura di Vittorio Sammarco e Paola Springhetti (ed. LAS e UCSI, 2023).

  • Giovani Giornalisti/7 - L'illusione di essere tutti giornalisti

    Lavoro dovrebbe essere sinonimo di' dignità della persona, uno scambio reciproco vòlto all’instaurazione di un rapporto di fiducia tra due o più soggetti, chi crea e propone, e chi domanda e riceveì, in un contesto di rispetto per l’operato di ognuno.

  • I “giochi” estremi delle nuove generazioni (e le sfide educative che ci attendono)

    Tantissime sono le challenge di cui mi sono occupato in questi ultimi anni. Il nome di ogni challenge nasconde qualcosa di pericoloso e rischioso.
    Dalle mie ultime ricerche si evince che le nuove generazioni non si rendono conto del proprio comportamento e non possiedono una piena autonomia individuale.

  • I giovani e l'Agenda 2030

    Rilevare e descrivere l’opinione pubblica, soprattutto giovanile, e il livello di consapevolezza in merito agli obiettivi dell’agenda 2030 è l’obiettivo fondamentale dello studio che qui si propone. A tale scopo è stato predisposto un breve questionario somministrato on-line dal 12 maggio al 09 giugno 2021 a giovani di età compresa tra i 18 e i 32 anni. Il campione raggiunto è sostanzialmente un campione di convenienza, dunque, i risultati che ottenuti su di esso non sono in alcun modo generalizzabili all’intera popolazione target dello studio, tuttavia possono offrire degli interessanti elementi di riflessione.

    Fra i 451 giovani che hanno deciso di partecipare rispondendo al questionario, si individua una netta prevalenza di giovani di sesso femminile (61,8%), l'età media degli intervistati è di circa 25 anni, con una buona percentuale di intervistati molto giovani, infatti, la classe di età maggiormente rappresentata è quella dai 22 ai 24 anni (25,4%), seguita dalla classe 18-21 anni (24,9%). Gli intervi- stati sono prevalentemente diplomati (39%) e laureati con laurea triennale (27,7%) o laurea magi- strale (20,9%). Compatibilmente con le informazioni circa il titolo di studio, la percentuale di stu- denti nel campione ammonta al 51,4%.

  • I giovani e l'Agenda 2030. La nuova ricerca Università Salesiana-Ucsi

    Rilevare e descrivere l’opinione pubblica, soprattutto giovanile, e il livello di consapevolezza in merito agli obiettivi dell’agenda 2030 è l’obiettivo fondamentale dello studio che qui si propone. A tale scopo è stato predisposto un breve questionario somministrato on-line dal 12 maggio al 09 giugno 2021 a giovani di età compresa tra i 18 e i 32 anni. Il campione raggiunto è sostanzialmente un campione di convenienza, dunque, i risultati che ottenuti su di esso non sono in alcun modo generalizzabili all’intera popolazione target dello studio, tuttavia possono offrire degli interessanti elementi di riflessione.

    Fra i 451 giovani che hanno deciso di partecipare rispondendo al questionario, si individua una netta prevalenza di giovani di sesso femminile (61,8%), l'età media degli intervistati è di circa 25 anni, con una buona percentuale di intervistati molto giovani, infatti, la classe di età maggiormente rappresentata è quella dai 22 ai 24 anni (25,4%), seguita dalla classe 18-21 anni (24,9%). Gli intervi- stati sono prevalentemente diplomati (39%) e laureati con laurea triennale (27,7%) o laurea magi- strale (20,9%). Compatibilmente con le informazioni circa il titolo di studio, la percentuale di stu- denti nel campione ammonta al 51,4%.

  • I giovani in dialogo sul messaggio del Papa / 1

    Lunedì scorso, all’indomani della pubblicazione del messaggio di papa Francesco ai giornalisti, abbiamo coinvolto i “nostri giovani”. Ne è venuto fuori un bel dialogo, nel quale i protagonisti sono stati solo loro, i giovani giornalisti. E noi, i “senior”, siamo rimasti in ascolto. Alla fine abbiamo chiesto anche di scrivere qualche riga per il sito, perché la condivisione dei loro pensieri sia ancora più ampi. Oggi le pubblichiamo, in due articoli distinti (questo e quello a fianco). Buona lettura! (ar)

  • I giovani in dialogo sul messaggio del Papa / 2

    Pubblichiamo altri quattro contributi dei giovani giornalisti che hanno partecipato al confronto sul messaggio del Papa per la giornata delle comunicazioni sociali.

  • I giovani Ucsi alla scuola di Assisi

    La buona compagnia e il sentirsi parte di una grande famiglia. L’elevata qualità della formazione e il dinamismo dei laboratori. La suggestiva cornice della città di Assisi. Eccoli qui alcuni dei principali ingredienti dell’edizione 2017 della Scuola di Formazione dell’Ucsi, intitolata al giornalista vaticanista“Giancarlo Zizola”.

  • I modelli dei minori di oggi e il ruolo (eticamente irrinunciabile) dei giornalisti

    In #deskdelladomenica oggi riproponiamo l’intervento di Marco Brusati alla nostra scuola di formazione del 2016. L’autore è docente e ricercatore del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze e dirige l’associazione Hope (fondata dalla Cei vent’anni fa nell’ambito della pastorale giovanile). E'stato anche incaricato di coordinare la Festa delle Famiglie a Dublino, durante la recente visita di papa Francesco.

    Ovviamente l’articolo riporta alcuni riferimenti a fenomeni ‘musicali’ di quell’anno, il 2016.

  • Il giornalismo che 'racconta' volontariato e terzo settore

    Oggi 5 dicembre, giornata internazionale del volontariato, vi riproponiamo uno dei nostri incontri del progetto JOlab dedicato proprio al mondo dei volontari e degli operatori del terzo settore (ar)

  • Il giornalismo che 'racconta' volontariato e terzo settore, l'incontro dei giovani con Paola Springhetti

    La sfida di fare informazione sociale e riuscire a comunicare le tante sfumature del terzo settore italiano.

  • Il problema del bullismo investe anche l'etica dell'informazione. L'antidoto delle 'buone notizie'

    Stavolta è toccato a Vigevano, florido centro settentrionale della provincia di Pavia. Parliamo della “civile” Lombardia, mica di un degradato e arretrato paesotto dell’entroterra meridionale d’Italia...