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  • Le grandi mosse di Facebook per l'informazione "social"

    Facebook vuole essere dentro la notizia. Il social dopo aver iniziato la sua battaglia contro le bufale ora sta lavorando su un nuovo progetto, detto “Journalism”, per migliorare la qualità dell’informazione al suo interno. Non lo farà da solo, ma collaborerà con le realtà nazionali e locali del mondo della stampa...

  • Le notizie viaggiano sui social. Ma non più (solo) su Facebook

    Le notizie viaggiano sempre più sui social. Ma non gli stessi del passato. Facebook perde peso, YouTube, WhatsApp, Instagram, TikTok e Telegram hanno continuato ad attrarre più utenti per le news.

  • Linea dura della presidente della Camera contro gli 'odiatori seriali' sui social.

    La presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, denuncerà chi la insulta sui social network: «Il tenore di questi commenti ha superato il limite consentito», spiega Boldrini, che dice di aver «riflettuto a lungo se procedere o meno in questo senso», ma che a questo punto aveva il «dovere di prendere questa decisione come donna, come madre e come rappresentante delle istituzioni». L’hashtag che ha scelto per questa campagna di sensibilizzazione è #Adessobasta.
    La presidente della Camera in questi ultimi mesi è stata molto attiva nel denunciare le violenze verbali su internet e sui social, ha organizzato iniziative e convegni di studio e approfondimento, ha partecipato anche all’iniziativa condivisa dall’Ucsi “Parolo O_stili

    foto: L'Avvenire

  • Mancano le notizie locali, non decolla negli Usa il servizio di Facebook

    Mentre Apple fa discutere con le prime indiscrezioni sul suo nuovo servizio di news, Facebook ha evidenti difficoltà ad affermare il tentativo fatto negli Stati Uniti per le notizie locali. Sembra che manchino proprio le notizie locali, dai territori. Da quando Facebook è nato, quindici anni fa, hanno chiuso circa 1800 giornali negli Usa.

  • Maxi multa per Facebook dopo lo scandalo privacy. Ma niente di più

    E alla fine diventò tutta una questione di soldi. Con una maxi multa da cinque miliardi di dollari (frutto di un faticoso patteggiamento) Facebook azzera le colpe dello scandalo Cambridge Analytica.

  • Negli Stati Uniti brusca frenata degli e-book. Meglio la carta, dopo la 'fatica digitale'.

    Negli ultimi due anni le vendite dei libri “in digitale” sono crollate del 30%, mentre di quelli tradizionali sono cresciute del 20%, in un mercato sostanzialmente fermo (7 miliardi di dollari il giro d’affari dell’editoria commerciale nel 2016, uguale al 2015).

  • Negli Stati Uniti gli adolescenti preferiscono Snapchat.

    Snapchat batte Facebook fra i giovani americani, sempre più fedeli all'app dei messaggini che scompaiono. Gli amici del social network di Mark Zuckerberg fra i 12 e 1 17 anni caleranno quest'anno del 3,4% e scenderanno a 14,5 milioni, meno quindi dei 15,8 milioni di teenager che usano Snapchat.

  • Negli Stati Uniti i giornali chiedono al Congresso di fare pressioni su Google e Facebook.

    Non c'è mai stata domanda di notizie come oggi, che un dispositivo nella nostra tasca ci consente di accedere a una quantità inesauribile di informazioni in tempo reale 24 ore su 24. Nonostante ciò l'industria giornalistica tradizionale è in ginocchio, a raccogliere le briciole degli enormi introiti rastrellati da Google e Facebook grazie ad articoli che non hanno prodotto loro. Uno stato delle cose che minaccia la dignità professionale dei giornalisti, nonché la sopravvivenza e l'indipendenza di un intero settore.

  • Novembre nero per molti siti d'informazione. Colpa anche di Facebook?

    Non è positiva per molti giornali la nuova classifica dell’audience dell’informazione online. L’ha stilata comScore: a novembre ai primi due posti restano Repubblica e Citynews.

  • Nuova ricerca sulle 'fake news' ridimensiona la loro influenza sulle opinioni politiche

    La ricerca di Michigan State e Oxford:, finanziata da Google, sostiene che le bufale e la disinformazione online non sono pericolose come tutti sostengono perché "affogate" in una pluralità di fonti.

  • Nuovi controlli di Facebook per contrastare odio e disinformazione

    Nuovo clamoroso blocco di Facebook e di altri social, domenica 14 aprile, anche in Europa. E questo mentre i vertici della società annunciano che combatteranno con più forza linguaggi d’odio e disinformazione.

  • Nuovo attacco ai dati personali. Piattaforme vulnerabili?

    Duecentosessanta milioni di utenti di Facebook potrebbero aver messo a rischio inconsapevolente i propri dati personali.

  • Ora Facebook contesta la decisione italiana su oscuramento di Casapound

    Il duello giudiziario tra Facebook e CasaPound continua. Secondo quanto scrive Il Corriere della Sera il social network ha presentato reclamo contro l’ordinanza che impone di riattivare la pagina del movimento.

  • Per il 30% degli italiani le notizie arrivano da Facebook

    Tre italiani su 10 attingono le notizie da Facebook. E’ il dato nuovo dell’osservatorio Censis-Ital communications. Il 12,6% della popolazione ricorre a YouTube, il 3% a Twitter. In genere i social sono utilizzati insieme ad altre fonti informative.

  • Per la rete servono nuove regole 'globali'. Parola di Mark Zuckerberg

    A proposito di privacy e più in generale dei contenuti della rete, c’è un nuovo appello del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg.

  • Perdono copie, guadagnano like. Il nuovo destino dei giornali

    Dal 2010 ad oggi i principali quotidiani del mondo hanno perso dieci milioni di copie ogni giorno eppure hanno guadagnato 150 milioni di like.

    Un paradosso di cui tutti eravamo a conoscenza e che ora è svelato da una ricerca della società di consulenza “Innova et Bella” condotta su 60 grandi giornali internazionali di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti.

    Ai primi posti ci sono The New York Times, El País, The Washington Post, Le Parisien e Daily Mail.

    In Italia soprattutto Il Fatto Quotidiano (che ha il record di like per ogni copia diffusa: 88), poi Il Sole 24 Ore, La Repubblica, Il Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport.

  • Quale effetto determinano i social sull'opinione pubblica? Come la influenzano? Il giudizio di alcuni dei nostri collaboratori

    Ecco altri commenti dei nostri collaboratori. Potete scrivere anche voi invaindo la vostra brevissima opinione a ucsi@ucsi.it 

  • Regole e Responsabilità, gli antidoti possibili ai rischi della rete e delle false notizie

    Le 2R (Regole e Responsabilità) sembrano mettere d’accordo tutti coloro che, a vario titolo, sono preoccupati per il cyberbullismo, l’hate speech, le fake news e per tutti gli altri pericoli che internet diffonde con estrema facilità.
    Se ne è discusso giovedì 9 febbraio alla Camera dei Deputati, in un workshop intitolato “Sicuri per una navigazione consapevole”, organizzato da AGCOM (Autorità per le garanzie delle comunicazioni) e che ha messo a confronto operatori della comunicazione, gestori di servizi, rappresentanti delle web companies e politici e al quale eravamo presenti anche noi. Ma la discussione, se non c’è sulle 2R, nasce quando bisogna fare un passo avanti e dirsi quali sono le regole, decise da chi, con quali sanzioni... Oppure quando bisogna dirsi come si chiede o si esige responsabilità e a chi..

  • S come 'Social Network'. Per il loro buon uso vale sempre il consiglio della nonna.

    Danah Boyd e Nicole Ellison, due ricercatrici statunitensi, nel 2007 “profilarono” i social network sulla base di tre elementi fondamentali: la presenza di uno “spazio virtuale”, cioè di un forum in cui l’utente può costruire un proprio profilo, renderlo pubblico e accessibile, almeno in forma parziale agli altri utenti della Rete. Altra caratteristica di un social network è la possibilità di dare vita a una lista di altri utenti con cui entrare in contatto e interagire. Infine, la terza e ultima “dote” è la possibilità di analizzare i messaggi trasmessi e le connessioni con gli altri utenti.

  • Se Facebook si redime...

    Usa toni alti il fondatore Mark Zockerberg per presentare Facebook News, il suo ultimo progetto editoriale. "E' una nuova sezione dedicata alle notizie di alta qualità personalizzata sugli interessi degli utenti".