“Vieni e vedi”, mi ha detto padre Modesto Todeschi, missionario saveriano. Ed io sono andato, con lui e con due colleghi, sulle colline attorno a Bujumbura, capitale del Burundi, in preda ad una guerra civile allora poco nota al mondo. Era il settembre del 1995 ed io ero giornalista freelance, animato da un desiderio irrefrenabile di spingere l’occhio oltre l’orizzonte e sospinto anche dal bisogno di lavorare.