azione cattolica

  • Come cambia la comunicazione dell'Azione Cattolica

    Una 'stagione di cambiamenti' per la comunicazione dell'Azione Cattolica italiana: "a partire dalla carta stampata, cercheremo di rendere tutta la nostra comunicazione associativa sempre più al passo con i tempi, le modalità e gli strumenti di comunicazione, in un mondo che va incredibilmente veloce", scrive Carlotta Benedetti, che ricopre il ruolo di Segretario generale dell'Azione Cattolica.

  • Dialoghi (la rivista di Ac) compie vent'anni

    La rivista «Dialoghi» compie vent’anni. E questo tempo viene ricostruito a partire dalla pubblicazione del primo numero del trimestrale culturale dell’Azione cattolica.

  • Giovani in fuga. Le prospettive per il Meridione.

    Più di mezzo milione di giovani in fuga dal sud dal 2002 al 2014; e di questi quasi 200 mila con una laurea in tasca, senza contare i tanti che hanno ritenuto di doversi trasferire al centro- nord già al momento di iscriversi all’università.

  • Il bando del 'Premio Bachelet' e la possibilità che le tesi premiate diventino 'articoli'

    Potrà avere anche riflessi giornalistici il Premio “Vittorio Bachelet per tesi di laurea”, promosso dall’istituto “Bachelet” dell’Azione Cattolica.

  • La morte di Mario Agnes. Per 23 anni aveva diretto l'Osservatore Romano

    E’ morto all’età di 86 anni Mario Agnes, che, dopo essere stato presidente dell’Azione Cattolica (dopo Vittorio Bachelet), ha diretto per un periodo lunghissimo (23 anni, dal 1984 al 2007) l’Osservatore Romano.

  • La Pace fa notizia! Iniziativa dell'Azione Cattolica

    L’Azione Cattolica lancia una iniziativa per il “mese della pace” che stimola anche giornalisti e comunicatori: si intitola “La Pace fa notizia!”.

  • Sabato 12 a Roma confronto sulla riforma del Terzo Settore

    Il nuovo volto del Terzo Settore, dopo la riforma del maggio scorso, visto
    come possibilità di trasformazione e sviluppo delle economie locali e urbane,
    e la necessità di capire quale spazio si apra per l'associazionismo nel
    favorire e sostenere tale processo. Se ne discute al seminario "La riforma
    del Terzo Settore" promosso dal Centro Studi dell'Azione Cattolica Italiana
    e dalla rivista culturale «Dialoghi» (a Roma, sabato 12 novembre dalle ore 9
    alle ore 12, presso la “Domus Mariae”, aula Barelli, in via Aurelia 481).
    Relatori: Edoardo Patriarca, deputato e presidente del Centro Nazionale per
    il Volontariato; Alessandro Mazzullo, Direzione Centrale Normativa Enti non
    commerciali e Onlus dell'Agenzia delle Entrate. Esperienze di: Giovanni
    Serra, Comitato nazionale Movimento di Volontariato Italiano (MoVI);
    Cristina Pietrocarlo e Agnese Zappone, HAbitaTerra; Giuseppe Mattina,
    Federazione Italiana Organismi per le persone senza fissa dimora (fio.PSD).
    Partecipano: Matteo Truffelli, presidente nazionale dell'AC, Piergiorgio
    Grassi, direttore della rivista «Dialoghi» e Giuseppe Notarstefano,
    vicepresidente nazionale dell'AC per il Settore Adulti.

    Dopo decenni, un punto di svolta nella vita del mondo del Terzo Settore, che
    acquisisce un riconoscimento giuridico che fino ad oggi gli è mancato. La
    legge delega votata in via definitiva dalla Camera dei Deputati lo scorso 25
    maggio dà mandato al Governo di mettere ordine e semplificare l'intero
    settore, definendone il quadro di azione, armonizzandone le norme con un
    Codice del Terzo Settore, prevedendo un unico Registro nazionale, rivedendo
    la normativa sull'impresa sociale, istituendo il Servizio Civile Universale
    (aperto anche agli stranieri regolarmente soggiornanti). Il Governo ha un
    anno di tempo dalla data di entrata in vigore delle legge delega per dare
    attuazione effettiva a questi princìpi, attraverso i decreti legislativi
    delegati. Ci sarà spazio, quindi, fino al giugno 2017 per il dispiegamento
    dei contenuti della riforma.

    Per l'associazionismo occorre invece misurarsi da subito con una necessità:
    per realizzare il cambiamento economico, sociale, culturale, istituzionale
    di cui il Paese ha bisogno è necessario che tutte le diverse componenti
    della società italiana convergano in un grande sforzo comune.
    L'associazionismo in generale può fornire un contributo determinante a
    questa impresa, per la sua capacità di essere motore di partecipazione e di
    autorganizzazione dei cittadini, coinvolgere le persone, costruire legami
    sociali, mettere in rete risorse e competenze, sperimentare soluzioni
    innovative.

  • Web, app e carta: si rinnova 'Segno nel mondo', la rivista dell'Ac

    Diventa trimestrale la rivista dell’Azione Cattolica Segno nel mondo, e si rinnova nel formato e nella grafica.