misericordia

  • "Misericordia è...": la campagna social e video promossa dal Copercom

    Due mesi fa il Copercom ha lanciato la campagna social “Misericordia è...” per dar seguito alla straordinaria esperienza di popolo che ha visto i cristiani protagonisti nell’Anno giubilare della Misericordia. E’ stato avviato insomma un grande racconto collettivo per immagini e parole...

  • Anche l'Ucsi alla manifestazione di Roma 'contro il precariato, per la libertà di stampa'

    C’era anche una rappresentanza dell’Ucsi alla manifestazione davanti al Ministero dello Sviluppo economico, lunedì mattina.

  • Il Giubileo nella "capitale spirituale del mondo"

    La Porta Santa della Cattedrale di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, domenica 13 novembre non è stata sbarrata nella celebrazione che, localmente, ha chiuso il Giubileo della misericordia. Infatti, quell’umile portone di legno bucherellato – la cui forma rievoca le sbarre di un carcere – non verrà murato. Anzi, rimarrà spalancato. E per i centrafricani sarà per sempre più di un semplice portone di ingresso alla Cattedrale di Nostra Signora dell’Immacolata Concezione. E’ anzitutto la porta sulla quale il 29 novembre 2015 si sono poggiate le mani di Papa Francesco per aprire al mondo il Giubileo della Misericordia. Un giorno indimenticabile per la storia della Chiesa, dell’Africa e di tutti i centrafricani, testimoni oculari di un evento che ha cambiato il cuore a tante persone, cristiani e anche musulmani, a tal punto da iniziare a far uscire il Paese dalla guerra civile iniziata nel 2013. “Il cambiamento c’è stato già per il fatto che il Papa sia venuto qui”, ci tiene a dire l’arcivescovo di Bangui, Dieudonné Nzapalainga, creato cardinale nel Concistoro ordinario pubblico di questi giorni. “La paura è andata via, le barriere sono cadute e abbiamo potuto dire alla gente: sentiamoci liberati, andiamo incontro ai nostri fratelli. Ed è quello che abbiamo fatto dopo la visita del Santo Padre”.

    A Bangui, le armi hanno taciuto dopo la visita di Papa Francesco. Ma a nord e ad est del Paese la situazione è a ancora critica. Comunque l’apertura della Porta Santa nel cuore dell’Africa e il passaggio attraverso di essa hanno contribuito ad indicare al popolo centrafricano “il cammino esistenziale di liberazione da ogni male”, come ha ribadito il card. Nzapalainga. Quei due gesti – l’apertura e il passaggio – di fatto hanno gettato i semi di una nuova riconciliazione tra cristiani e musulmani, la cui storica armonia è stata minata da chi lotta per il potere e dai trafficanti d’armi stranieri che hanno cercato di far scivolare la guerra in un conflitto interreligioso. Tentativo in parte riuscito, purtroppo.
    L’immagine più efficace degli effetti del Giubileo a Bangui, “capitale spirituale del mondo”, come l’ha definita il Papa, è nelle parole di un giovane musulmano incontrato nel quartiere musulmano chiamato “KM5”, che è stato uno dei focolai della guerra a Bangui. Mamadou Zenedine Khalil c’era quando Papa Francesco lo scorso anno è entrato nel km5 e ha notato che “il Papa è entrato con i cristiani ed è uscito con i musulmani”.

  • Il racconto giornalistico delle nuove povertà, un dialogo sul nostro sito

    Nella finestra dell’agenzia Sir, sul nostro sito, potete leggere il resoconto attento e completo delle varie fasi della celebrazione del Giubileo degli “esclusi”. Le parole e i gesti del Papa, certamente, invitano ad una riflessione profonda anche noi giornalisti, chiamati a “vedere, comprendere e narrare” (padre Francesco Occhetta, leggi qui www.ucsi.it/parola-e-parole-contenuti/8279-vedere,-comprendere,-narrare.html ) anche questa dimensione così vera e dirompente della nostra società. Ma come lo stiamo facendo? Quale attenzione dedichiamo a chi vive al di là del giro dei “soliti noti” che di solito interpelliamo, intervistiamo, commentiamo? E quale discernimento applichiamo in particolare nel “racconto giornalistico delle nuove povertà”, di quei fenomeni insomma che stanno emergendo adesso in forma nuova, insolita e grave, così come sono descritti anche nell’ultimo rapporto della Caritas?
    Lo faremo chiedendo il contributo di analisi e di idee a tanti interlocutori diversi, soprattutto a coloro che ogni giorno vivono a contatto con l’esperienza dello “scarto” nella società di oggi. Proveremo ad evidenziare anche i rischi, sempre presenti quando affrontiamo questi temi, di un’informazione “distorta”, “urlata”, “retorica”. E’ un’attenzione, la nostra, che è il frutto di questo Giubileo della Misericordia. E che potrà aiutare tutti noi a crescere, anche professionalmente.

  • Papa Francesco e la logica della buona notizia

    I comunicatori cristiani sono chiamati “ad offrire alle donne e agli uomini del nostro tempo narrazioni contrassegnate dalla logica della buona notizia”. E’ una grande sfida quella che Papa Francesco pone con il 51.mo Messaggio per la Giornata Mondiale della Comunicazione...

  • Prosegue la campagna del Copercom 'Misericordia è...'. Il video di Vania De Luca

    Prosegue la campagna social del Copercom  “Misericordia è...” che naturalmente sosteniamo anche da questo nostro sito.
    Adesso è intervenuta con un video-messaggio la presidente dell’Ucsi Vania De Luca: “Misericordia per noi comunicatori è essere cercatori di buone notizie. Non è certo facile. Le notizie più evidenti sono tutte negative: raccontano di catastrofi, di guerre, di terrorismo, di arroganza”.

    Cercare “buone notizie”, spiega De Luca, significa cercare quelle che “aiutano a comunicare la speranza, una via possibile di positività, in ogni circostanza e in ogni situazione”. Significa anche, “in questo mare di negatività” che ci circonda, “riuscire a trovare delle strade positive, degli sbocchi, delle vie concrete” per “la speranza”.

    il video: https://youtu.be/5kWvonVYMPM

    fonte: Copercom

  • Tv locali: pubblicata la graduatoria provvisoria per i contributi statali

    E’ stata pubblicata nella serata del 12 luglio sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico la graduatoria provvisoria delle tv locali commerciali che avevano presentato regolare domanda attraverso il primo bando scaduto nel dicembre 2017.