mattarella

  • 'L'informazione è il fondamento della democrazia'. Lo scrive il Presidente Mattarella ricordando l'assassinio di Casalegno.

    Il Presidente della Repubblica ha ricordato il sacrificio di Carlo Casalegno, a quarant’anni dal suo omicidio. “Uccidere un giornalista distrugge la democrazia”, ha scritto Mattarella in una lettera inviata in occasione del convegno promosso a Torino dall'Università e dall'Ordine dei giornalisti per commemorare il vicedirettore della Stampa ucciso dalle Brigate Rosse.

  • Da Mattarella un forte richiamo alla responsabilità dei giornalisti. 'Abbiamo bisogno di preparazione e competenze'

    Nel messaggio di fine anno agli italiani, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella parla anche, esplicitamente, della comunicazione attraverso i social e più in generale attraverso tutti i media.

  • Il digitale, in Italia, non ha cambiato molto la lettura

    Neppure il digitale ha cambiato troppo le cose. E così anche il tablet ha fatto poco per la lettura. In Italia si continua così a leggere poco:

  • Il messaggio di Mattarella ai giornalisti a congresso

    Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Segretario generale della FNSI, Raffaele Lorusso, il seguente messaggio:

  • Il messaggio di Mattarella al Congresso di Levico. Le sfide, i diritti e i doveri dell'informazione

    Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che proprio in queste ore - come si vede nella foto del Quirinale -  ha ricevuto i vertici della Fieg (Federazione degli Editori) ha inviato il proprio messaggio al Congresso nazionale della Stampa Italiana. Ecco il testo integrale.

  • Il messaggio di Mattarella per i 130 anni della 'Nuova Sardegna'

    Il giornale “La Nuova Sardegna” compie 130 anni e il presidente Mattarella gli dedica un messaggio di auguri.

  • Il Presidente Mattarella e il 'grande valore' della libertà di stampa. Anche quando non si condivide il pensiero dei giornalisti

    Proprio in queste ore in tutta Italia si svolgono manifestazioni contro gli attacchi alla libertà di stampa e ai giornalisti, e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontrando gli studenti al Quirinale, prende una posizione netta, anche se evita di entrare direttamente nella polemica.

  • Il riconoscimento del Presidente della Repubblica a due giornalisti minacciati

    Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Cavaliere al Merito della Repubblica il giornalista calabrese Michele Albanese “per aver affermato il valore della legalità e della libera informazione in un contesto con forte presenza criminale” e la giornalista napoletana Amalia De Simone “ per il suo coraggioso impegno di denuncia di attività criminali attraverso complesse indagini giornalistiche”. «Con la nomina di Michele Albanese, responsabile Fnsi per la legalità, e di Amalia De Simone a Cavalieri della Repubblica – hanno commentato il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti – il presidente Sergio Mattarella riconosce il coraggio civile di due giornalisti con la schiena dritta e, come già avvenuto con il riconoscimento della stessa o onorificenza a Paolo Borrometi e Federica Angeli, richiama l'attenzione sul fenomeno preoccupante dei cronisti minacciati, costretti a vivere sotto scorta e che lavorano in zone ad alta densità criminale». «Ora - chiedono segretario e presidente - nuove leggi a tutela dei cronisti minacciati».

  • Il Ventagiio a Mattarella: 'giornalisti presidio della democrazia'

    Delle tre ‘cerimonie del Ventaglio’ quella con il presidente della Repubblica è certamente la più attesa. Stavolta si è svolta all’aperto, nei giardini del Quirinale, e le parole di Mattarella sono state accolte con molta soddisfazione dai rappresentanti dei giornalisti.

  • L'odio in rete si fronteggia anche con una informazione seria e credibile

    Il Copercom(Coordinamento delle Associazioni per la Comunicazione) ha sviluppato un confronto a più voci su quel “cortocircuito” che si è creato nella crisi politico-istituzionale di questi giorni, su quella “deriva comunicativa” sfociata anche in parole pesanti, violente e di odio, sui social network.

  • La cultura produce buon giornalismo, dice il presidente Mattarella

    "C'è buon giornalismo quando chi lo interpreta si basa su forti fondamenti culturali che consentono di interpretare la realtà in maniera adeguata, di approfondire seriamente i problemi e le questioni e di esprimerli in modo anche comprensibile e comunque rigorosamente verificati. È la cultura che produce il buon giornalismo: sono due ambiti inscindibili. In fondo questo è anche il presidio migliore dell'imparzialità e dell'indipendenza". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della consegna al Quirinale del premio 'Penna d'oro' a Piero Angela, da parte del Ministro per lo Sport e presidente della Giuria, Luca Lotti.

  • La Fieg a sostegno dell'intervento di Mattarella sulla 'libertà di stampa'

    Ancora echi all’intervento di Mattarella sulla ‘libertà di stampa’. IE’ intervenuto anche il presidente della Federazione Editori, Rifeser Monti:

  • La Fisc (federazione dei settimanali cattolici) ricevuta dal Presidente Mattarella. Ecco le questioni aperte

    A pochi giorni dall’assemblea generale, il presidente della Fisc Francesco Zanotti e una rappresentanza della federazione sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Tra le istanze di cui si sono fatti portatori certamente c’è quella delle difficoltà crescenti nel recapito postale. Soffermandosi in particolare sul ruolo delle testate Fisc Zanotti ha poi evidenziato che non sono solo “giornali di informazione ecclesiale” ma testate che “partecipano e alimentano il dibattito culturale, politico e sociale, specie nei territori a cui appartengono”. Questi giornali insomma favoriscono una trama di rapporti e animano il pluralismo, danno voce a un’Italia che spesso non appare e a chi non ce l’ha, a quella parte di Paese che si scopre solo in occasioni tragiche, come nei giorni del dramma del terremoto.
    Dei settimanali cattolici Zanotti ha ricordato anche la storia, legata a doppio filo a quella del movimento cattolico italiano. “Siamo gli eredi – ha spiegato – delle centinaia di settimanali e decine di quotidiani che nacquero sul finire dell’Ottocento, figli dell’impegno dei cattolici nel sociale, sulla spinta prima dell’Opera dei Congressi e poi dell’enciclica di papa Leone XIII ‘Rerum Novarum’ del 1891”. Di quei tanti «fogli battaglieri», ha proseguito, sono rimaste a oggi 191 testate che fanno capo alle diocesi italiane. “Giornali locali di informazione generale sul territorio, con uno sguardo sempre attento all’Italia e al mondo grazie anche ai servizi dell’agenzia Sir, nata dall’esperienza della Fisc e dalla sensibilità di chi ci ha preceduto in questa meravigliosa avventura. Giornali con un’appartenenza chiara: periodici ecclesiali, cioè della Chiesa, che fanno dell’esperienza cristiana il loro punto di vista dichiarato”.
    Zanotti ha fatto presente che “se da un lato abbiamo registrato con favore la nuova legge per l’editoria, dall’altro non possiamo nasconderci le difficoltà crescenti nel recapito postale”. “La gran parte delle nostre 800-900mila copie settimanali – ha spiegato il presidente della Fisc – vengono recapitate direttamente a casa degli abbonati grazie al servizio di Poste Italiane. Da diverso tempo, e di recente in maniera sempre più diffusa vista l’estensione del servizio a giorni alterni a tutta Italia, la consegna a domicilio ci sta facendo perdere tantissimi abbonati. Un vero disastro per noi e un’autentica discriminazione per i cittadini che vengono trattati in maniera diversa a seconda che abitino nelle grandi città o nei piccoli centri. Una discriminazione che noi non accettiamo e che ci penalizza tantissimo, che mortifica il nostro lavoro e il nostro apporto al dibattito fra opinioni diverse e alla democrazia informativa”.
    Zanotti ha ricordato, infine, che “lo scorso 15 settembre il Parlamento europeo si è espresso chiaramente e a larghissima maggioranza affinché in ogni stato membro dell’Unione europea la posta venga consegnata cinque giorni su sette, in particolare nei territori più disagiati”, lamentando che tale risoluzione è “del tutto disattesa in Italia, dove il recapito postale di cinque giorni su 14 di calendario sta mettendo in difficoltà le nostre aziende e rischia di fare morire, in un periodo di profonda crisi della carta stampata”. E’ previsto anche un “aumento medio delle tariffe postali del 50 per cento” e per lui sarebbe “un’altra mannaia sulle nostre testate già in affanno per la crisi economica generale, per il calo delle vendite che colpisce tutto il settore e per la diminuzione della pubblicità, drenata in gran parte, senza correttivi normativi, dai grandi network”.

  • La lezione di Leone: 'La stampa sia a servizio della verità, e almeno tuteli la dignità delle persone'

    Scriveva il presidente della Repubblica Giovanni Leone che «la stampa è al servizio della verità, ma sappiamo tutti come questa sia inafferrabile. Accontentiamoci allora che la professione giornalistica sia esercitata con l'attenta, perfino esasperata, ricerca del riscontro oggettivo, con buona fede, con la consapevolezza dell'influenza che perfino la pubblicazione di una semplice notizia di cronaca o di un commento può esercitare sulla pubblica opinione e talora sullo sviluppo della società. Credo che si possa fare caloroso invito ad avere tutti riguardo della dignità della persona, che va salvaguardata nella massima misura».

  • La responsabilità che Mattarella oggi chiede ai giornalisti

    Durante la tradizionale Cerimonia del Ventaglio, a Roma, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato molto delle possibili (e frequenti) distorsioni dell’informazione:

  • Mattarella fa un altro appello per la libertà di stampa

    Non è un caso, certamente, che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, torni a più riprese a parlare della libertà di stampa.

  • Mattarella: giornalismo difesa contro le fake news e strumento di partecipazione

    Tutto il mondo del giornalismo oggi elogia ancora una volta il presidente Mattarella per la sua difesa del sistema dell’informazione.

  • Messaggio del presidente Mattarella per i 55 anni di Avvenire

    Il quotidiano Avvenire compie 55 ani. E per l’occasione riceve il messaggio del presidente Mattarella:

  • Nei suoi occhi la responsabilità e il senso del bene comune

    Quei due occhi azzurri e penetranti rimarranno, ancora più delle parole, ancorati nella storia. Come tutti, eravamo preparati a unire un ringraziamento, per i sette anni appena conclusi, pieni di saggezza, buon senso, e ancora profondo senso dello stato e dell’appartenenza alla comunità nazionale, con gli affettuosi auguri al nuovo presidente, affinchè riuscisse a essere e agire come chi l’aveva preceduto.
    Oggi, il grazie e gli auguri si fondono e rafforzano in un sentimento unico rivolto alla stessa persona.

  • Pensare narrativo ai tempi dei social per dire no alle 'bufale' in rete

    Il buon senso c’era ma se ne stava nascosto per paura del senso comune”. E’ una frase che Alessandro Manzoni, nel trentaduesimo capitolo de I Promessi Sposi scriveva a proposito degli untori e della peste. Una frase citata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando i giornalisti in occasione della cerimonia del ventaglio al Quirinale.