minacce

  • 'Difendere i giornalisti in pericolo', conferenza a Lipsia il 5 ottobre.

    Come reagire alle sempre più numerose minacce contro i giornalisti e alle frequenti violazioni della libertà di informazione in tutta Europa? Questo il tema al centro dell’incontro internazionale organizzato dal “Centro europeo per la libertà di stampa e dei media”.

  • 'Il giornalismo precario rende precaria la democrazia'. Iniziativa a Roma

    Fnsi, Ordine, Inpgi, Casagit, Fondo di previdenza complementare, associazioni che lottano per la libertà di stampa, cronisti minacciati e sotto scorta saranno hanno organizzato un presidio davanti a Montecitorio e il 6 dicembre incontreranno il premier Gentiloni.

  • 'Non c'è vera informazione senza autonomia'. Il documento approvato dal Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti

    C’è stata una dura presa di posizione dell’Ordine dei giornalisti a sostegno della professione contro “l’arroganza e le ripetute ingerenze della politica” e contro la “carenza di tutela contrattuale” per una categoria sempre più vessata da “tagli retributivi” e “chiusure di testate”.

  • Agguato al direttore di 'CampaniaNotizie'. Preoccupazione e solidarietà anche dell'Ucsi

    Inquietante e drammatico agguato al giornalista direttore di ‘ CampaniaNotizieMario De Michele.

  • Almeno teniamo in noi 'sorella inquietudine'!

    Dice ora il giornalista Paolo Borrometi, minacciato di morte dalla mafia: “voglio fare un appello ai tutti i colleghi: se continuano a dire che la mafia non esiste, sono loro che mi stanno condannando a morte”. Un richiamo forte, accorato, che pone al centro dell’attenzione il tema del ‘ coraggio’ dei giornalisti. E così vi riproponiamo il contributo scritto per questo nostro sito da Mauro Banchini pochi giorni fa, commentando il vangelo della Settimana Santa. Quel giorno c’era il racconto del tradimento, per poco coraggio, di Pietro (a.r.)

  • Amministratori come giornalisti: nel 'locale' si rischia di più

    Sono stati 315 gli atti intimidatori nei confronti degli amministratori pubblici lacali cheche Avviso Pubblico ha rilevato nel 2023. È stato presentato nella sede della Fnsi il nuovo rapporto “Amministratori sotto tiro”.

  • Attentato contro il giornalista Gervasutti, fatto di 'gravità inaudita'. Aggressione anche a Roma. La solidarietà dell'Ucsi

    L’attentato compiuto a Padova contro l'abitazione del giornalista Ario Gervasutti, ex direttore de Il Giornale di Vicenza, ora nell'ufficio centrale del Gazzettino, suscita sdegno e indignazione. Sono stati sparati cinque colpi di pistola, tre dei quali si sono conficcati nella camera del figlio.

  • Carcere per i giornalisti, il 2016 è stato l'anno peggiore

    Il Committee to Protect Journalist. un’organizzazione non governativa con sede a New York, nata con lo scopo di difendere la libertà di stampa e i diritti dei giornalisti in tutto il mondo, conta 259 giornalisti attualmente incarcerati dai governi di tutto il mondo, 60 in piu’ rispetto al 2015, con la Turchia al primo posto dopo gli arresti in seguito al fallito colpo di stato di luglio.
    Dopo la Turchia segue la Cina, prima nel 2015, con 38 giornalisti rinchiusi perché “colpevoli di aver denunciato violazioni dei diritti umani”; al terzo posto l’Egitto, con 25 cronisti condannati, molti dei quali senza nemmeno aver ricevuto un regolare processo. Quarto e quinto posto sono occupati rispettivamente da Eritrea (16) ed Etiopia (14) mentre l’Iran, per la prima volta dal 2008, non si trova fra i primi 5 paesi con minore libertà di stampa al mondo.
    Rispetto ai 19 giornalisti detenuti lo scorso anno dal governo di Teheran, quest’anno il numero è sceso a 8,dato che molti fra i giornalisti rinchiusi per aver denunciato presunti brogli elettorali nelle elezioni nel 2009 hanno finito di scontare la propria pena. Non si può dire, tuttavia, che il pugno di ferro contro gli oppositori si sia allentato: l’ultimo caso di crimine contro la libertà d’espressione è la condanna a 6 anni di galera con annesse 232 frustate inflitta nel 2015 a Keyvan Karimi, un regista incriminato per “aver insultato il sacro” e “aver fatto propaganda contro il regime” con un documentario in cui testimoniava le gesta dei writers che tappezzano i muri della capitale iraniana con murales rivolti contro il governo.

  • Caso Regeni, nuovo appello per la verità ad un anno dalla morte

    Ad un anno esatto dalla scomparsa di Giulio Regeni al Cairo, per ricordare il giovane ricercatore Amnesty International Italia ha organizzato iniziative in tutta Italia e chiede il sostegno dei media per tenere accesi i riflettori sulla vicenda: «Senza di voi al nostro fianco quella verità sarà ancora più difficile da ottenere». L’appello è stato accolto e rilanciato dalla Fnsi...

  • Contro le mafie una Giornata della Memoria e dell'Impegno. Anche per i giornalisti.

    Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, ha presentato a Bari, nella sede dell'Associazione della Stampa, la tredicesima 'Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia' che si celebrerà a Foggia il 21 marzo.

  • Dall'Osce un documento 'storico' per la tutela dei giornalisti

    C’è un documento che mette tutti d’accordo in Europa sulla tutela, sulla libertà, sul pluralismo e sulla sicurezza dei giornalisti.

  • Diffamazione: adesso l'Onu critica l'Italia

    Carcere per i giornalisti nei casi di diffamazione, l’Onu critica l’Italia. E la Fnsi chiede al governo di intervenire: “Non sono più possibili rinvii e perdite di tempo”.

  • Dopo Milano, Napoli. Il 12 giugno #voceaigiornalisti nel quartiere di Forcella

    Nel quartiere simbolo di Forcella, a Napoli, si parlerà di giornalisti minacciati e di precariato, di periferie da illuminare e di cronisti di frontiera. Accadrà il 12 giugno su iniziativa della Fnsi.

  • E' cominciato il festival di Perugia. Subito si parla di media (e giornalisti) sotto attacco

    Il Festival Internazionale del Giornalismo è cominciato ieri a Perugia e subito ha messo al centro dell’attenzione una riflessione sulle minacce ai giornalisti.

  • Giornalisti come al fronte. I dati di “Reporters Sans Frontières"

    Il 2017 è da poco iniziato e, guardando all'anno appena concluso, il pensiero va a chi non c'è più: penne spezzate, voci soppresse, telecamere spente, scatti oscurati, siti, blog e social impoveriti da assenze che pesano. Come ogni anno sono i dati di “Reporters sans frontières” a documentare come è andata, quante sono state nel mondo le vittime dell'informazione, cadute in nome del dovere di informare - spesso esercitato con passione e rigore - che coincide con l'universale diritto collettivo ad essere informati...

  • Giornalisti europei contro ogni forma di 'bavaglio'

    Contro ogni forma di bavaglio e intimidazione serve la mobilitazione di tutti i giornalisti europei. Allo stesso tempo occorre fare fronte comune per affrontare le sfide della rivoluzione digitale e per evitare che gli spazi di libertà si riducano anche a causa delle grandi trasformazioni in atto negli assetti proprietari di giornali e televisioni.

  • Giornalisti italiani bersaglio di minacce, violenze e querele temerarie

    Querele temerarie e minacce. I giornalisti, in Italia, sono fi nuovo un bersaglio.

  • Giornalisti minacciati, se ne occuperà anche la Commissione antimafia

    La Commissione parlamentare antimafia tornerà ad occuparsi ancora delle minacce e delle intimidazioni ai giornalisti. Così si legge nella nota istitutiva della Commissione, approvata il 17 luglio dalla Camera dei Deputati.

  • Giornalisti minacciati: l'appello di Reporters sans Frontières

    Dai casi di Daphne Caruana Galizia e Jan Kuciak ai reporter vittime dei narcos in America Latina. Reporters sans frontiers adesso fa appello a tutti gli stati perché garantiscano "appoggio e protezione" ai professionisti dei media che indagano sulle grandi strutture mafiose.

  • I funerali di Daphne, l'ultima vittima della violenza contro i giornalisti. L'appello del vescovo di Malta e il messaggio dell'Unesco. A rischiare di più sono i giornalisti dei media locali.

    Venerdì 3 novembre si sono celebrati a Mosta (Malta) i funerali di Daphne Caruana Galizia, uccisa da un’autobomba il 16 ottobre. Durante l’omelia della messa l’arcivescovo Charles Scicluna si è rivolto anche ai giornalisti con un appello riportato dall’agenzia SIR: “Non abbiate timore. Vi incoraggio a non stancarvi mai nella vostra missione di essere gli occhi, le orecchie e la bocca del popolo”. “Fatelo”, ha aggiunto mons. Scicluna “senza paura e nel pieno rispetto della verità. Cari giornalisti, abbiamo bisogno di voi. Abbiamo bisogno di persone libere, intelligenti, curiose, oneste, serene, sicure e protette”.