zappolini

  • Comunicare la carità? Prima sia condivisione e comunità.

    La carità comunica da sola. Comunica perché è testimonianza. Ma prima di diventare comunicazione deve essere condivisione e comunità. È la sfida cui è chiamata la Chiesa che ha il compito di educare alla carità, intesa come percorso di ascolto, di dialogo e di incontro.
    Al centro delle relazioni c’è la persona che va formata a cogliere le positività della congiuntura economica e sociale che sta attraversando. Occorre far crescere nei cittadini la capacità di discernimento e favorire uno sguardo positivo della comunicazione sociale.

  • Gioco d'azzardo: fenomeno grave, per combatterlo serve anche una "alleanza con i giornalisti"

    Don Armando Zappolini, parroco di un piccolo paese della provincia di Pisa, oltre ad essere il presidente nazionale del coordinamento delle comunità di accoglienza (CNCA), da tempo è impegnato in prima linea nella battaglia (soprattutto culturale) contro il gioco d’azzardo, nelle sue molteplici forme. Con lui, che è il portavoce nazionale della campagna “Mettiamoci in gioco” (alla quale aderiscono decine di associazioni di matrice diversa) vogliamo riflettere sul ruolo negativo di certa comunicazione, anche di quella che arriva direttamente ai più giovani e ai più fragili. Basta vedere quanta pubblicità riempie le pause delle partite di calcio in tv, ogni fine settimana...

  • Giornata dei Poveri/2 - 'Diamo a tutti una speranza, i giudizi non servono'. Le parole di don Zappolini (Comunità di Accoglienza)

    Don Armando Zappolini è il presidente del Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza (CNCA) e dal 1981 è parroco a Perignano, in provincia di Pisa. Il 21 novembre presenta il suo libro “Un prete secondo Francesco: contemplativo, sognatore e costruttore di ponti” (ed. San Paolo). Con lui ci saranno don Luigi Ciotti (Libera), il vescovo di San Miniato mons. Andrea Migliavacca e don Alessandro Andreini (consulente ecclesiastico dell’Ucsi in Toscana).
    Per il nostro sito anticipa un passaggio del libro, quello che riguarda l’attenzione ai poveri, a chi oggi non ce la fa: