coronavirus

  • Lo sguardo critico che il giornalismo ha saputo suscitare durante la pandemia - #Ripensiamoci / 7

    Potrà sembrare ovvio, ma questa pandemia ci ha colti impreparati. Prevedibile, si dirà, dopo un periodo di stabilità politica e sviluppo economico impetuoso come quello protrattosi dalla fine della guerra fredda.Resta però l’impressione che le fragilità venute a galla non riguardino soltanto l’intempestività dell’azione politica, l’incapacità dell’economia di mettersi al servizio dell’uomo e l’irrisolta competizione sui social network tra informazione e disinformazione. La vulnerabilità portata alla luce dal virus, su cui tanto ha insistito Papa Francesco, si declina in tendenze sociali e culturali prima latenti, ora palesi. Ecco che il ruolo del giornalista, munito degli attrezzi del mestiere, dalla ricerca e verifica delle fonti all’elaborazione dell’articolo o al montaggio del servizio, si è scoperto più essenziale che mai.

  • Lo sguardo critico che il giornalismo ha saputo suscitare durante la pandemia - #Ripensiamoci / 7

    Potrà sembrare ovvio, ma questa pandemia ci ha colti impreparati. Prevedibile, si dirà, dopo un periodo di stabilità politica e sviluppo economico impetuoso come quello protrattosi dalla fine della guerra fredda.Resta però l’impressione che le fragilità venute a galla non riguardino soltanto l’intempestività dell’azione politica, l’incapacità dell’economia di mettersi al servizio dell’uomo e l’irrisolta competizione sui social network tra informazione e disinformazione. La vulnerabilità portata alla luce dal virus, su cui tanto ha insistito Papa Francesco, si declina in tendenze sociali e culturali prima latenti, ora palesi. Ecco che il ruolo del giornalista, munito degli attrezzi del mestiere, dalla ricerca e verifica delle fonti all’elaborazione dell’articolo o al montaggio del servizio, si è scoperto più essenziale che mai.

  • Lo smart working dei giornalisti. Ricerca della Commissione pari opportunità della Federazione Stampa

    Com’è stato davvero il lavoro giornalistico da casa, durante il periodo del lockedown (e in molti casi anche oltre)? Cosa è accaduto nelle redaizoni, come si è modificata l’organizzazione, come sono stati i rapporti anche con i collaboratori?

  • Mezzo miliardo in più, in Francia, per l'editoria dopo il Covid

    Quasi mezzo miliardo di euro per giornali, radio e tv francesi. Lo ha deciso il presidente Macron, che ha deciso di aggiungere 483 milioni di euro per l’editoria che si aggiungono agli 840 milioni già disponibili.

  • Minacciati e con più incertezze per il futuro. Il momento difficile dei giornalisti

    Due notizie dal mondo che riguardano i giornalisti e il giornalismo. Intanto in uno studio del centro per il pluralismo e la libertà dei media di Firenze emerge che sta aumentando l’incertezza sul futuro economico dell’industria dei media.

  • Morto per il Coronavirus mons. Vincenzo Rini: 'un giornalista con la schiena dritta'. E' stato presidente della Fisc

    E morto a Cremona mons. Vincenzo Rini, presidente della Fisc (Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici) dal 1999 al 2004 e direttore del settimanale diocesano “La Vita Cattolica”. Aveva 75 anni, ed era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Cremona a causa del Covid-19.

  • Nel 'Cura Italia' alcune misure per l'editoria. E l'impegno per radio e tv locali

    Nel “Cura Italia”, votato dal Parlamento, sono previsti anche alcuni interventi per l’editoria.

  • Oggi il meeting dei giornalisti: 'tra paura e speranza la vita si fa storia'

    Si svolge tutta on line la 7° edizione del “Meeting nazionale giornalisti cattolici e non” in programma oggi 24 maggio. Titolo e tema: “In dialogo tra paura e speranza. La vita si fa storia”. Esso trae dalla situazione attuale che sta vivendo il mondo e cerca di leggerla alla luce del Messaggio di Papa Francesco per la 54ma “Giornata mondiale delle comunicazioni sociali”.

  • Osservatorio sul giornalismo: il questionario riguarda anche il periodo dell'emergenza

    Una nuova edizione dell’Osservatorio sul giornalismo. E’ quello che sta realizzando Il Servizio Economico-Statistico dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

  • Pandemie mediali. In un libro il rapporto tra la comunicazione e il virus

    PANDEMIE MEDIALI. Narrazioni, socializzazioni e contaminazioni del MediaVirus, a cura di Vania De Luca e Marica Spalletta, Aracne editrice pp 584, Euro 28.00

    L’idea di questo volume è nata poco dopo il lockdown della primavera 2020, quando gli italiani cominciavano a uscire di casa accarezzando l’idea di una possibile ritrovata e progressiva normalità, le terapie intensive si svuotavano, i giornalisti tornavano in redazione e riprendevano più massicciamente le attività sul campo, le scuole e le università guardavano con speranza a un nuovo anno scolastico e accademico.

  • Per quando finirà la crisi...

    Padre Luciano Larivera, direttore del Centro culturale Veritas di Trieste, gesuita e giornalista, ha scritto questa riflessione sul momento difficile che stiamo vivendo per il quotidiano “Il Piccolo” e l’ha offerta anche per la condivisione sul nostro sito (ndr)

    Luciano Larivera 

    Nella mia comunità di gesuiti a Trieste siamo in sei, tre anziani. E le cautele nostre e degli altri per evitare i contagi sono essenziali. Uno di noi va in carcere come cappellano, e per ha dovuto rinunciare a venire nella cappellina domestica per la preghiera comune, e mangia a distanza sempre per cautela. Servirà? Serve per restare comunità.

  • Premio Morrione, il 15 maggio la scadenza per il concorso speciale sugli effetti del 'coronavirus'

    Come abbiamo già anunciato alcuni giorni fa sul nostro sito, l'associazione Amici di Roberto Morrione ha lanciato quest’anno una nuova iniziativa. Chiede “non progetti d'inchiesta, ma prodotti finiti nel solco dell'attenzione ai temi civili, culturali e politici del nostro Paese, emersi nel periodo dell'emergenza sanitaria”.

  • Quale giornalismo durante la pandemia - #Ripensiamoci / 7

    Potrà sembrare ovvio, ma questa pandemia ci ha colti impreparati. Prevedibile, si dirà, dopo un periodo di stabilità politica e sviluppo economico impetuoso come quello protrattosi dalla fine della guerra fredda.Resta però l’impressione che le fragilità venute a galla non riguardino soltanto l’intempestività dell’azione politica, l’incapacità dell’economia di mettersi al servizio dell’uomo e l’irrisolta competizione sui social network tra informazione e disinformazione. La vulnerabilità portata alla luce dal virus, su cui tanto ha insistito Papa Francesco, si declina in tendenze sociali e culturali prima latenti, ora palesi. Ecco che il ruolo del giornalista, munito degli attrezzi del mestiere, dalla ricerca e verifica delle fonti all’elaborazione dell’articolo o al montaggio del servizio, si è scoperto più essenziale che mai.

  • Quando il giornalismo è davvero social / 2

    Tempi, modi, processi e abitudini di giornalisti, operatori dell'informazione e della comunicazione sono stati messi a dura prova durante il periodo di emergenza sanitaria per via del Covid-19. La "chiusura" ha chiamato tutti ad affrontare questo tempo sospeso sperimentando tecniche nuove e strumenti diversi.

  • Questo è il tempo, se possibile, di trasformare i limiti in opportunità

    Come tutti anche noi dell’Ucsi abbiamo deciso, già da giorni, di differire a date da individuare, i nostri appuntamenti nazionali, dal Consiglio previsto a Roma il 29 febbraio al Congresso con rinnovo delle cariche elettive convocato a Torino a fine aprile.

  • Raccontare l'emergenza, ogni giorno. Una nostra nuova rubrica

    In questi tempi così difficilii giornalisti hanno una grande responsabilità. Quella di informare in maniera chiara e completa, senza distorsioni di nessun genere e con le parole giuste. Certo, in fondo dovrebbe essere sempre così. Ma a maggior ragione per una situazione di emergenza servono ‘giornalisti di emergenza’. Ecco perché abbiamo chiesto ai nostri preziosi collaboratori di scrivere delle piccole riflessioni. Di raccontarci storie, esperienze, cose drammatiche e segnali positivi.

  • Rafforziamo la filiera della comunicazione, antidoto ad ogni virus - #ioinformo

    La filiera giornalistica, lo sappiamo bene noi che vi operiamo, è complessa. Magari andrebbe definita più correttamente “filiera della comunicazione”, specie al tempo del coronavirus.

  • Rafforziamo la filiera della comunicazione, antidoto ad ogni virus - #ioinformo

    La filiera giornalistica, lo sappiamo bene noi che vi operiamo, è complessa. Magari andrebbe definita più correttamente “filiera della comunicazione”, specie al tempo del coronavirus.

  • Ri-pensiamo-ci. Ancora una volta, in modo nuovo e con le parole giuste / 11

    Lo confesso senza troppi giri di parole. La proposta di scrittura estiva, una consueta e preziosa occasione che giunge puntuale ogni anno ad inizio agosto, quest’anno mi trova un po’ senza risorse. Quasi come una macchina in riserva che procede, sì, ma con una spia fissa accesa sul cruscotto ad indicare un prossimo limite, giunto al quale, senza fare rifornimento, resterà a secco. Potrei dire semplicemente: “grazie, non scrivo”... ma tutto sommato penso che anche raccontare un’aridità sia pur sempre un modo per dare voce alla realtà. Che forse riguarda più di qualcuno in questo tempo di post-pandemia o, comunque, di ripartenza vigilata.

  • Ri-pensiamo-ci. Ancora una volta, in modo nuovo e con le parole giuste / 11

    Lo confesso senza troppi giri di parole. La proposta di scrittura estiva, una consueta e preziosa occasione che giunge puntuale ogni anno ad inizio agosto, quest’anno mi trova un po’ senza risorse. Quasi come una macchina in riserva che procede, sì, ma con una spia fissa accesa sul cruscotto ad indicare un prossimo limite, giunto al quale, senza fare rifornimento, resterà a secco. Potrei dire semplicemente: “grazie, non scrivo”... ma tutto sommato penso che anche raccontare un’aridità sia pur sempre un modo per dare voce alla realtà. Che forse riguarda più di qualcuno in questo tempo di post-pandemia o, comunque, di ripartenza vigilata.