ioinformo

  • Ci sentiamo più vulnerabili, possiamo scoprirci 'comunità' - #ioinformo

    Ripenso ad Elize, Alain, Nathalie, Galilée e Liane, giovani laureati incontrati nel maggio 2018 a Butembo, nella pericolosa regione del Nord Kivu, a nord-est della Repubblica Democratica del Congo. Tre mesi dopo, il 1° agosto 2018, una nuova epidemia di ebola ha tormentato le loro esistenze già provate dalla guerra alimentata da almeno 130 bande armate e da faccendieri che stanno saccheggiando le ricche risorse naturali del Kivu.

  • Ci sentiamo più vulnerabili, possiamo scoprirci 'comunità' - #ioinformo

    Ripenso ad Elize, Alain, Nathalie, Galilée e Liane, giovani laureati incontrati nel maggio 2018 a Butembo, nella pericolosa regione del Nord Kivu, a nord-est della Repubblica Democratica del Congo. Tre mesi dopo, il 1° agosto 2018, una nuova epidemia di ebola ha tormentato le loro esistenze già provate dalla guerra alimentata da almeno 130 bande armate e da faccendieri che stanno saccheggiando le ricche risorse naturali del Kivu.

  • Comunità e unità - #ioinformo

    È “un momento difficile per l'intera comunità”, ha ribadito il presidente Mattarella nel messaggio per il 76esimo anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, e ha ricordato: “Al termine di quegli anni terribili, segnati dalla dittatura e dalla guerra, l'unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione. La stessa unità che ci è richiesta, oggi”.

  • Comunità e unità - #ioinformo (2)

    È “un momento difficile per l'intera comunità”, ha ribadito il presidente Mattarella nel messaggio per il 76esimo anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, e ha ricordato: “Al termine di quegli anni terribili, segnati dalla dittatura e dalla guerra, l'unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione. La stessa unità che ci è richiesta, oggi”.

  • Gli infiniti silenzi di Vallombrosa per tornare ad essere fonte attendibile e voce profetica - #ioinformo

    Vallombrosa è un luogo senza tempo. Per me è anche il posto più bello del mondo. Un assaggio di paradiso. Con la sua foresta immensa e silenziosa, Vallombrosa è un grande corpo vivente che ti abbraccia con la sua ombra rassicurante e che, con i suoi infiniti silenzi, parla: al cuore, alla testa, all’anima. Bisogna stare zitti per imparare a sentirlo e per apprendere una lezione che, nel tempo difficile e doloroso che stiamo vivendo, può esserci di grande aiuto.

  • Gli infiniti silenzi di Vallombrosa per tornare ad essere fonte attendibile e voce profetica - #ioinformo

    Vallombrosa è un luogo senza tempo. Per me è anche il posto più bello del mondo. Un assaggio di paradiso. Con la sua foresta immensa e silenziosa, Vallombrosa è un grande corpo vivente che ti abbraccia con la sua ombra rassicurante e che, con i suoi infiniti silenzi, parla: al cuore, alla testa, all’anima. Bisogna stare zitti per imparare a sentirlo e per apprendere una lezione che, nel tempo difficile e doloroso che stiamo vivendo, può esserci di grande aiuto.

  • I doveri del giornalista nel momento drammatico che viviamo - #ioinformo

    E’ domenica (15 marzo, ndr). La prima della Quarantena, dell’Italia chiusa, del Paese incredulo ostaggio della nuova peste. Dalla finestra della camera da letto sbircio fuori. Il sole inonda il giardino. Il prunus è fiorito, il frassino e i melograni hanno buttato le gemme, sull’antico rosaio splende una cascata di clematis bianca. Il verde dell’erba è punteggiato dal blu della pervinca, dalle margherite e dalle violette.

  • I doveri del giornalista nel momento drammatico che viviamo - #ioinformo

    E’ domenica (15 marzo, ndr). La prima della Quarantena, dell’Italia chiusa, del Paese incredulo ostaggio della nuova peste. Dalla finestra della camera da letto sbircio fuori. Il sole inonda il giardino. Il prunus è fiorito, il frassino e i melograni hanno buttato le gemme, sull’antico rosaio splende una cascata di clematis bianca. Il verde dell’erba è punteggiato dal blu della pervinca, dalle margherite e dalle violette.

  • Il dovere di alzare lo sguardo anche oltre questa emergenza - #ioinformo

    Non c’è servizio televisivo, giornale (cartaceo oppure on-line), radio e social che non rilanci (giustamente) l’emergenza Coronavirus. Anche noi di Terra Santa, specialmente attraverso il giornale on-line terrasanta.net, stiamo seguendo l’evoluzione della pandemia, specie nei Paesi del Medio Oriente. Il virus si sta diffondendo anche sull’altra sponda del Mediterraneo: Israele, Palestina, Egitto...

  • Il dovere di alzare lo sguardo anche oltre questa emergenza - #ioinformo

    Non c’è servizio televisivo, giornale (cartaceo oppure on-line), radio e social che non rilanci (giustamente) l’emergenza Coronavirus. Anche noi di Terra Santa, specialmente attraverso il giornale on-line terrasanta.net, stiamo seguendo l’evoluzione della pandemia, specie nei Paesi del Medio Oriente. Il virus si sta diffondendo anche sull’altra sponda del Mediterraneo: Israele, Palestina, Egitto...

  • Il giornalista è il medico delle fake news - #ioinformo

    "Il giornalista - che è il cronista della storia - è chiamato a ricostruire la memoria dei fatti, a lavorare per la coesione sociale, a dire la verità ad ogni costo: c'è anche una 'parresia' del giornalista, sempre rispettosa, mai arrogante".
    I richiami di Papa Francesco fatti il 23 settembre 2019 nella sala Clementina del Palazzo Apostolico in occasione dell’udienza concessa a noi dell’Ucsi in occasione del sessantesimo della nostra fondazione, sono di grande attualità in questi giorni nei quali siamo chiamati a raccontare su web, giornali, radio e tv la pandemia del Covid -19.

  • Il giornalista è il medico delle fake news - #ioinformo

    "Il giornalista - che è il cronista della storia - è chiamato a ricostruire la memoria dei fatti, a lavorare per la coesione sociale, a dire la verità ad ogni costo: c'è anche una 'parresia' del giornalista, sempre rispettosa, mai arrogante".
    I richiami di Papa Francesco fatti il 23 settembre 2019 nella sala Clementina del Palazzo Apostolico in occasione dell’udienza concessa a noi dell’Ucsi in occasione del sessantesimo della nostra fondazione, sono di grande attualità in questi giorni nei quali siamo chiamati a raccontare su web, giornali, radio e tv la pandemia del Covid -19.

  • Lo sguardo alto del giornalista e la sua grande responsabilità - #ioinformo

    (#ioinformo / leggi qui) Dice l'Arcivescovo di Loreto, Fabio Dal Cin, che "quando il mare si ritirerà, sarà interessante vedere cosa è rimasto sul fondo...". Cosa ci avrà lasciato questa avventura? Come saremo, anche noi giornalisti?

  • Lo sguardo alto del giornalista e la sua grande responsabilità - #ioinformo

    (#ioinformo / leggi qui) Dice l'Arcivescovo di Loreto, Fabio Dal Cin, che "quando il mare si ritirerà, sarà interessante vedere cosa è rimasto sul fondo...". Cosa ci avrà lasciato questa avventura? Come saremo, anche noi giornalisti?

  • Raccontare l'emergenza, ogni giorno. Una nostra nuova rubrica

    In questi tempi così difficilii giornalisti hanno una grande responsabilità. Quella di informare in maniera chiara e completa, senza distorsioni di nessun genere e con le parole giuste. Certo, in fondo dovrebbe essere sempre così. Ma a maggior ragione per una situazione di emergenza servono ‘giornalisti di emergenza’. Ecco perché abbiamo chiesto ai nostri preziosi collaboratori di scrivere delle piccole riflessioni. Di raccontarci storie, esperienze, cose drammatiche e segnali positivi.

  • Un antivirus contro le bufale - #ioinformo

    Le fake news, o meglio, le bufale, sono come i virus informatici, i malware o le operazioni di phishing. Si insinuano sia in tempo di pace che di guerra, così come nelle situazioni d’emergenza tipo quella in cui è piombato il mondo con il Coronavirus. La professione giornalistica è messa a dura prova e viene richiesta una capacità e una competenza che va al di là della conoscenza degli strumenti digitali. Tutti quotidianamente siamo raggiunti da alert, notifiche e Meme, ossia contenuti divertenti o satirici che vengono diffusi in Rete o tramite chat sotto forma di immagini, video, foto o anche frasi con l’obiettivo di rimanere, appunto, “memorabili”.

  • Un antivirus contro le bufale - #ioinformo

    Le fake news, o meglio, le bufale, sono come i virus informatici, i malware o le operazioni di phishing. Si insinuano sia in tempo di pace che di guerra, così come nelle situazioni d’emergenza tipo quella in cui è piombato il mondo con il Coronavirus. La professione giornalistica è messa a dura prova e viene richiesta una capacità e una competenza che va al di là della conoscenza degli strumenti digitali. Tutti quotidianamente siamo raggiunti da alert, notifiche e Meme, ossia contenuti divertenti o satirici che vengono diffusi in Rete o tramite chat sotto forma di immagini, video, foto o anche frasi con l’obiettivo di rimanere, appunto, “memorabili”.