servizio pubblico

  • 'La Rai che vorremmo'. Il confronto pubblico (alla vigilia delle nomine del CdA) nella nostra sede a Roma, con le 'parole chiave' per il rilancio possibile a auspicabile.

    Una quindicina di candidati al Consiglio di Amministrazione della Rai (tra interni ed esterni) sono intervenuti lunedì 16 luglio presso la sede Ucsi di via in Lucina all'incontro promosso da ADPRAI (Associazione Dirigenti Pensionati Rai), Ucsi e Infocivica alla vigilia delle nomine del nuovo CdA del servizio pubblico e del voto da parte dei dipendenti Rai (previsto, per via telematica, il 19 luglio) che per la prima volta indicheranno un consigliere - dipendente così come previsto dalla nuova legge.

  • Ancora sulla concessione alla Rai... (2)

    La sintesi della notizia è contenuta in un tweet del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: “Dopo 22 anni approvata la nuova concessione Stato-RAI. Un'occasione per rilanciare il servizio pubblico”. Ed è una buona notizia...

  • Ancora un commento sulla Rai e sulla concessione del servizio pubblico, dopo il confronto nella Commissione di Vigilanza.

    Ho già in precedenza in questo sito, a questo link, espresso le mie opinioni sullo schema di Decreto governativo per il rinnovo della concessione, che era stato trasmesso al Parlamento il 10 marzo scorso per il prescritto parere, che è obbligatorio ma non vincolante. L’11 aprile la Commissione parlamentare di vigilanza, rispettando i termini, dopo una serie di audizioni e di dibattiti interni, ha approvato le sue osservazioni. Il Movimento 5 stelle ha votato con la maggioranza. Relatore, il deputato del Partito Democratico Vinicio Peluffo. Le decisioni del Governo sul testo definitivo dovrebbero essere rapide, perché la Concessione, ripetutamente rinnovata, è in scadenza il 30 aprile.

  • Congresso Usigrai a Bologna: 'serve una legge per liberare la Rai da controllo di partiti e governi'

    «Oggi più che mai torna al centro il tema dell'autonomia e dell'indipendenza della Rai servizio pubblico. Al governo del cambiamento lo diciamo con estrema chiarezza: esiste un unico cambiamento che attende il servizio pubblico: quello di una legge che finalmente liberi la Rai dal controllo dei partiti e dei governi». E’ questo il messaggio forte lanciato dal segretario dell'Usigrai, Vittorio Di Trapani, in apertura dei lavori del XV Congresso del sindacato, in corso in questi giorni a Bologna.

  • Da Mattarella un forte richiamo alla responsabilità dei giornalisti. 'Abbiamo bisogno di preparazione e competenze'

    Nel messaggio di fine anno agli italiani, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella parla anche, esplicitamente, della comunicazione attraverso i social e più in generale attraverso tutti i media.

  • DESK 4/2016 - Il punto sulla Rai. La più grande impresa culturale del Paese

    DESK 1/2 2016 - A poco più di tre mesi dalla entrata in vigore della “piccola” legge di riforma della RAI voluta dal Governo Renzi, approvata a fine 2015 e in vigore da fine gennaio, vediamo di fare il punto sulla situazione della più grande impresa culturale e di informazione del Paese. L’aggiunta dell’aggettivo “multimediale” alle attività del servizio pubblico, oltre a quelle radiotelevisive, che è introdotta nella legge, costituisce la non scontata innovazione di maggiore rilievo, quella che consente e impone alla RAI di entrare nel mondo digitale dall’ingresso principale. È anche la

  • Giovedì - Indossiamo il 'grembiule' del vero servizio pubblico

    Giovedì Santo: IL NOSTRO SERVIZIO PER GLI ALTRI‘Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi»’ (Giovanni, 13)

  • Giovedì - Indossiamo il 'grembiule' del vero servizio pubblico

    Giovedì Santo: IL NOSTRO SERVIZIO PER GLI ALTRI‘Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi»’ (Giovanni, 13)

  • Giovedì - Mettiamoci il 'grembiule' del vero servizio pubblico

    Giovedì Santo: IL NOSTRO SERVIZIO PER GLI ALTRI‘Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi»’ (Giovanni, 13)

  • Giovedì santo: indossiamo la veste del servizio pubblico

    Giovedì Santo: IL NOSTRO SERVIZIO PER GLI ALTRI‘Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi»’ (Giovanni, 13)

  • Giovedì santo: mettiamoci la veste del vero servizio pubblico

    Giovedì Santo: IL NOSTRO SERVIZIO PER GLI ALTRI‘Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi»’ (Giovanni, 13)

  • Il giornalismo del Servizio Pubblico in Europa? Fondamentale durante la pandemia

    Il Servizio Pubblico radiotelevisivo? In Europa ha dato un contributo importante durante la pandemia.

  • L'anno che viene, i diritti da riaffermare (anche nel giornalismo)

    Il 2021 ci saluta lasciandoci una forte inquietudine legata a questo momento di recrudescenza della pandemia, con tutte le ricadute, di ordine sanitario, clinico, sociale, culturale e economico.

  • Le parole del Papa sul ruolo del giornalista: 'garante dell'informazione corretta, attendibile, autentica e puntuale'

    Il Premio Biagio Agnes, in memoria dell’ex direttore generale della Rai, è promosso e organizzato dall’omonima Fondazione presieduta da Simona Agnes. Si svolge con i patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Campania, del Comune di Sorrento, dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, della Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana), dell’Ucsi e dell’Usigrai (Unione Sindacale Giornalisti Rai).
    Il premio compie 10 anni, e la cerimonia 2018 si svolgerà dal 22 al 24 giugno a Sorrento.

    Il 4 giugno una delegazione della Fondazione è stata ricevuta in Vaticano da papa Francesco, che ha rivolto ai partecipanti un importante discorso sul servizio pubblico e sul ruolo del giornalista come “garante dell’informazione corretta, attendibile, autentica e puntuale”.

  • Lo spirito di servizio, le Olimpiadi e Santa Chiara

    (#restart-08) In questa strana estate - la seconda di inedita pandemia - che ci vede divisi tra smart working e timide riprese in presenza, fisiologiche pause di riposo condizionate dal pesante clima psicologico, più che meteorologico, e una necessaria, oltre che doverosa, (ri)organizzazione dell’arte di coltivare, da laici e da credenti, il principio speranza, il tanto atteso e da tutti auspicato “nuovo inizio” sembra, a prima vista, una meta sempre più lontana. Sfuggente. A tratti, quasi irraggiungibile. Da inseguire come certe prede artificiali lanciate sui tracciati circolari delle corse di velocità dei levrieri.

  • Lo spirito di servizio, le Olimpiadi e Santa Chiara

    (#restart-08) In questa strana estate - la seconda di inedita pandemia - che ci vede divisi tra smart working e timide riprese in presenza, fisiologiche pause di riposo condizionate dal pesante clima psicologico, più che meteorologico, e una necessaria, oltre che doverosa, (ri)organizzazione dell’arte di coltivare, da laici e da credenti, il principio speranza, il tanto atteso e da tutti auspicato “nuovo inizio” sembra, a prima vista, una meta sempre più lontana. Sfuggente. A tratti, quasi irraggiungibile. Da inseguire come certe prede artificiali lanciate sui tracciati circolari delle corse di velocità dei levrieri.

  • Luci e ombre nella nuova convenzione Rai

    È stato pubblicato un testo, non sappiamo quanto definitivo, dello Schema di convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico e la RAI per la concessione del servizio pubblico televisivo, radiofonico e multimediale...

  • Oggi mettiamoci la veste del vero servizio pubblico - Giovedì Santo

    Giovedì Santo: IL NOSTRO SERVIZIO PER GLI ALTRI‘Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi»’ (Giovanni, 13)

  • p. Francesco Occhetta: "La Rai del futuro"

    In che modo la Rai risponde alle nuove sfide del servizio pubblico? Come ottempera, oggi, ai compiti classici dell'educare, informare e intrattenere? Sono alcune delle domande contenute in un articolo pubblicato sul prossimo numero di Civiltà Cattolica (datato 10/12/2016) a firma di padre Francesco Occhetta, scrittore dell'autorevole rivista dei gesuiti e consulente nazionale dell'Ucsi, l'Unione Cattolica della Stampa Italiana, associazione da sempre sensibile ai temi del pluralismo, dell'etica della comunicazione, del sistema dei media come parte del sistema paese, della libertà d'informazione come servizio al pubblico e pilastro di democrazia.

    Scrive Occhetta: «La rivoluzione digitale sta imponendo al servizio pubblico un nuovo paradigma culturale: non si tratta di ripetere gli stessi contenuti con mezzi nuovi, ma di far passare l’informazione dalla trasmissione, che è del modello broadcasting (trasmissione unilaterale), alla condivisione in base alle logiche di sharing (partecipazione). Prima ancora che i nuovi canali e i nuovi mezzi, il significato rinnovato di servizio pubblico sollecita media come la Rai a pensarsi nell’ottica fondativa di un nuovo modo di comunicare e di comprendersi, che peraltro già appartiene al tempo in cui viviamo. I temi sociali e politici che stanno segnando un cambiamento d’epoca - per esempio, l’immigrazione e il Mediterraneo, l’integrazione, la lotta al terrorismo e la costruzione della cittadinanza europea, l’antropologia del post umanesimo e la laicità dello Stato, la coesione sociale intorno ai principi della Costituzione e le politiche del lavoro - possono incontrare nel servizio pubblico un luogo relazionale e di formazione in cui approfondire e trovare soluzioni culturali condivise».

    La risposta dell’attuale dirigenza alle nuove sfide, «è quella della Media Company, che favorisce l’accesso ai contenuti sulle piattaforme in cui la Tv non è più concepita come mezzo, ma come luogo relazionale ed ecosistema».

    Ridefinire la nuova missio della Rai, con la sua storia, la sua identità e i suoi circa 13.000 dipendenti, «significa anche garantire un giornalismo di qualità, la trasparenza nelle nomine, premiare il merito, investire in cultura, non sprecare le risorse e formare un’opinione pubblica democratica».

    A partire dallo studio di Occhetta, documentato e puntuale, nell'analisi come nelle proposte, auspichiamo si possa rilanciare sulla Rai un dibattito serio e approfondito al quale anche l'Ucsi, col suo specifico, possa portare un suo contributo.

     

    Per approfondimenti:

    www.francescoocchetta.it

    www.laciviltacattolica.it

  • Rai: bocciato il piano "news" di Verdelli che si dimette

    Inizio d'anno agitato in Rai: il Consiglio di Amministrazione, riunitosi informalmente, ha bocciato il piano per l'informazione Rai proposto da Carlo Verdelli e il direttore per l'Offerta informativa Rai ha presentato le proprie dimissioni al Direttore Generale, Antonio Campo dall'Orto...