I pastori, facile. Sono loro i personaggi che più si avvicinano ai giornalisti, nel presepe: raccolgono la notizia, si stupiscono, la pesano, la infiocchettano e poi la diffondono. Intendiamoci: non sono tutti belli e buoni, questi pastori, anzi. Spesso hanno la barba lunga e incolta e magari sono sporchi, per le ore trascorse sulla strada a scarpinare, alla ricerca dell’approfondimento, per capire la verità. Come dite? Ne sono rimasti pochi di questo genere di cronisti? Vero, ma ancora ce ne sono e altri, pure in pullover e al caldo dell’ufficio o della camera, smanettano sul computer facendo indagini a tutto campo, novelli pastori 4.0.