natale

  • La sobria ebbrezza del Natale

    Si torna a parlare di sobrietà. È una delle tante ricadute della pandemia che sta progressivamente ridisegnando il nostro stile di vita e, più ampiamente, le regole di ingaggio del mondo. Solo che si tratta di una parola così estranea al nostro orizzonte culturale da risultare stonata se non addirittura imbarazzante.

  • Le parole 'giuste' per raccontare il Natale, oggi

    Quali sono le vere parole del Natale? Me lo sono chiesto spesso, in tutti questi anni. Perché in fondo il Natale non è una festa semplice da raccontare, per un giornalista. Parliamo sempre, nel piccolo giornale come nella grande tv, del cibo e delle mode, delle vacanze e dei regali, del lusso per i ricchi e delle miserie per i poveri. Talvolta la pigrizia ci porta a fare il ‘copia e incolla’. Fece scalpore qualche tempo fa la messa in onda di un servizio che era già andato in onda l’anno prima. Era proprio identico, nel testo e nelle immagini, eppure furono in pochi ad accorgersene.

  • Le parole giuste per raccontare il Natale

    Quali sono le vere parole del Natale? Me lo sono chiesto spesso, in tutti questi anni. Perché in fondo il Natale non è una festa semplice da raccontare, per un giornalista. Parliamo sempre, nel piccolo giornale come nella grande tv, del cibo e delle mode, delle vacanze e dei regali, del lusso per i ricchi e delle miserie per i poveri. Talvolta la pigrizia ci porta a fare il ‘copia e incolla’. Fece scalpore qualche tempo fa la messa in onda di un servizio che era già andato in onda l’anno prima. Era proprio identico, nel testo e nelle immagini, eppure furono in pochi ad accorgersene.

  • Natale, il racconto di un Vivente

    Va premesso. Il Natale non è un simbolo, una favola, una identità che separa da altre o un meta racconto. È tutto molto più semplice. Per il credente il Natale è la storia di un Vivente, che è nato da una vergine, ha vissuto come uomo, è morto in croce da innocente e giusto, poi è stato risuscitato dall’amore di Dio padre. Avere fede significa proprio questo, fidarsi e affidarsi a questa Vita che nasce e rinasce e continua a Vivere. È questa la storia di Gesù di Nazareth. Il buon giornalismo la deve raccontare così, senza edulcorarla o enfatizzarla.

  • Natale, il racconto di un Vivente

    Va premesso. Il Natale non è un simbolo, una favola, una identità che separa da altre o un meta racconto. È tutto molto più semplice. Per il credente il Natale è la storia di un Vivente, che è nato da una vergine, ha vissuto come uomo, è morto in croce da innocente e giusto, poi è stato risuscitato dall’amore di Dio padre. Avere fede significa proprio questo, fidarsi e affidarsi a questa Vita che nasce e rinasce e continua a Vivere. È questa la storia di Gesù di Nazareth. Il buon giornalismo la deve raccontare così, senza edulcorarla o enfatizzarla.

  • Natale... nel pallone. Era proprio necessario?

    A Natale siamo tutti più... calciofili? Stando alla tv è probabile: desta quantomeno sorpresa il calendario calcistico profilato dalle laute offerte televisive alle leghe calcio europee.

  • Noi giornalisti come quei pastori di Betlemme...

    Tra i tanti luoghi di Terra Santa che vengono evocati in questi giorni che ci separano dal Natale, uno mi sta particolarmente a cuore. Sorge poco lontano dalla Basilica di Betlemme, nella piana ricca di pascoli che risuonava un tempo dei belati delle greggi. È il Campo dei Pastori, il luogo appunto dove gli angeli hanno dato il lieto annuncio della venuta di Gesù agli ultimi tra gli ultimi, i pastori...

  • Oggi è l'Epifania, la gioia della notizia vera. E i Magi sono come 'inviati speciali'

    Non è difficile rileggere in chiave di comunicazione l’avventura dei tre strani personaggi che il vangelo di Matteo, unico tra i sinottici, ci presenta come “magi”. L’intero racconto, in effetti, è costruito intorno a un “segno”, quello della stella, che è per eccellenza “segno di comunicazione”...

  • Padre, ho peccato

    Il confessore è un frate anziano che gode fama di saggio. Il penitente è un uomo sulla cinquantina. “Beneditemi, padre, perché ho peccato”. “Ti ascolto fratello”.

  • Sei anni fa il terremoto: il racconto del primo Natale senza più la casa

    Il 24 agosto è il sesto anniversaio del terremoto di Amatrice e del Centro Italia. Fu una castatrofe: morirono 299 persone nelle prime disastrose scosse che colpirono 140 comuni, in diverse regioni: il Lazio, le Marche, l'Umbria e ancora l'Abruzzo. Tra i primi ad andare sul posto fu il nostro Maurizio Di Schino, inviato per Tv 2000. Qualche mese dopo, dopo altre terribili scorsse che provocarono altre vittime e nuovi danni, raccontava così il Natale di una famiglia di Amatrice (ar).

  • Tante iniziative Ucsi prima del Natale. Qui le condividiamo!

    In questi giorni che ci separano dal Natale, l’Ucsi, in diverse città, sta organizzando momenti di incontro, piccoli e grandi, per scambiarsi gli auguri. Attraverso questo sito e i nostri account Facebook e Twitter vogliamo social...izzare queste esperienze e rafforzare così la nostra condivisione. Per inviare una foto del vostro momento con una breve didascalia cliccate qui.

  • Ucsi Puglia: incontro di Avvento.Natale a Troia e Bovino il 17 e 18 dicembre

    L’Ucsi Puglia promuove un incontro di Avvento-Natale a Troia e Bovino sabato 17 e domenica 18 dicembre. L’incontro di preparazione al Natale è organizzato dall’UCSI regionale pugliese, che fa tappa nella provincia di Foggia per condividere e scoprire anche le bellezze culturali e artistiche del territorio. La riflessione spirituale sarà guidata da don Angelo Garofalo, consulente ecclesiastico dell’UCSI Puglia.
    Per informazioni rivolgersi all’UCSI Puglia, alla Presidente Maria Luisa Sgobba (mlsgobba@gmail.com) o alla segretaria Michela Di Trani (micheladitrani@libero.it). (il programma...)

  • Un Natale di condivisione e perdono

    È difficile, in un Natale come questo, non pensare alle migliaia di famiglie che lo passeranno nella disperazione più nera, in Ucraina, come in Russia, nella striscia di Gaza, in israele, come nei paesi colpiti da quasi 200 conflitti.
    Così le tante, troppe, famiglie annientate dal dolore scaturito da episodi di violenza.

  • Verso il Natale - Assisi e Betlemme rinsaldano il loro patto

    “Due luoghi simbolo non solo per la cristianità ma per tutta l’umanità oggi uniti nel rinnovo di un patto, quello del gemellaggio del 1988 che suggellò questo legame”. Lo ha detto il Sindaco di Assisi Stefania Proietti durante l’iincontro con Vera Baboun, Sindaco di Betlemme, città gemellata da ventotto anni con Assisi...

  • Verso il Natale - Il presepe come "notizia"

    foto Paul Haring (Catholic News Service) 

     

    Il presepe come tradizione e rito, ma anche come "notizia".

    La notizia di una nascita avvenuta duemila anni fa ma che poi "avviene" ogni anno, nella situazione storica e concreta di ogni angolo della terra. Nella guerra e nella pace, nell'indigenza e nell'abbondanza, nelle città e nei villaggi...In ogni casa e in ogni cuore (questo il nostro augurio!) c'è un bimbo che nasce. Il Re. A illuminare le tenebre. Per alimentare questo spazio del sito vi chiediamo una foto e una piccola storia, o dei pensieri, che abbiano come oggetto il presepe, quello preparato in casa o quello esposto in un luogo pubblico, oppure quello che avete visto da qualche parte e che vi ha colpiti, magari perché richiama un tema, o che contiene una denuncia. Quello allestito in piazza San Pietro quest'anno arriva da Malta (la foto è di Paul Haring/Catholic News Service, che qui si ringrazia). Il bozzetto è di un artista di Gozo, Manwel Grech, scelto dopo una selezione per concorso tra artisti locali. Accanto all'albero di Natale arrivato da Trento (un abete rosso alto 25 metri), la scena della Natività (17 metri per 12, e un’altezza massima di 8 metri) propone un paesaggio marino, con 17 figure, animali esclusi. Il richiamo, forte, all’attualità è rappresentato dal ‘luzzu’, tipica imbarcazione dell’arcipelago maltese che non solo richaima la tradizione, la pesca e la vita, ma - purtroppo - anche la realtà dei migranti che proprio in quelle acque navigano su imbarcazioni di fortuna per raggiungere l’Italia.

    Ora aspettiamo da chi ci legge, singoli lettori del sito o gruppi Ucsi, foto e storie che dicano "il mio presepe". Per contattarci e inviare materiale: ucsi@ucsi.it