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"Dalle community alle comunità. Interazione, ascolto e coesione sociale visti attraverso i big data" è il titolo della ricerca contenuta nell'ultimo numero della nostra rivista  Desk dal titolo 'Raccontare la Comunità' (per info e abbonamenti ucsi@ucsi.it). Adesso vi proponiamo per la rubrica #deskdelladomenica una sintesi, mentre a questo link  si possono visualizzare anche alcune grafiche. L'analisi offre molti spunti interessanti per una ulteriore proficua riflessione.

Anche l'Ucsi Lazio adesso è su twitter con un proprio account (òUcsiLazio). La sezione regionale dell'associazione, presieduta da Saverio Simonelli, si aggiunge alle altre che già hanno un proprio profilo autonomo, sempre collegato al nostro @UcsiSocial. Una occasione in più, anche questa, per essere informati su eventi, iniziative, formazione e tutto quello che viene organizzato dall'Ucsi a Roma e in tutte la regione Lazio.

Proprio mentre Clusit (l’associazione italiana per la sicurezza informatica) rileva che un attacco informatico su dieci ha sfruttato il tema del Covid (anche quello dei vaccini), Twitter annuncia che inizierà a etichettare tweet fuorvianti sui vaccini Covid-19.

Due notizie scuotono in queste ore il mondo dei social media. Una riguarda Facebook, l’altra Twitter. E non sono buone notizie per le rispettive imprese.

Cosa ne farà Elon Musk di Twitter, ora che il Consiglio di amministrazione del social network più simile ad un giornale o ad un’agenzia ha deciso di accettare la sua offerta? L’inventore di Tesla, come sappiamo, verserà 44 miliardi di dollari e l’operazione dovrebbe concludersi entro l’anno.

L’imprenditore ‘visionario’ Elon Musk investe su Twitter e ne diventa i’azionista principale, con il 9,2% di quote.

Anche in Italia Twitter etichetta adesso come “speciali” gli account di organi dello stato e politici, seguendo l’esempio americano dei mesi scorsi.

Qual è il social network più utilizzato nel mondo? Naturalmente ancora Facebook.

Un’indagine Ixè – Encanto ha analizzato l’uso dei social media dei giornalisti italiani. Dalle motivazioni al tipo di contenuti, ecco i risultati.

Ha superato 35 milioni di follower l’account di papa Francesco @Pontifex. L’account, in nove lingue, è stato aperto da Benedetto XVI il 3 dicembre 2012, è tra più seguiti al mondo ed è quello che registra più retweet.

Interessante e positivo sviluppo nel rapporto tra le autorità sanitarie e il mondo dei social network per contrastare la diffusione di fake news sul coronavirus.

Aumenta ancora da parte degli italiani, la ricerca di informazioni sul virus e suii suoi effetti. In una analisi di Havas Media si legge che “dall’inizio dell’emergenza l’85,6% degli intervistati ha dichiarato di avere cambiato le proprie abitudini”, anche nella fruizione dei media.

Annunciata da tempo, anche Twitter pone in atto al sua segnalazione anti-fake.

Twitter ha introdotto nuove etichette per identificare alcuni account “istituzionali”. Sono quelli di funzionari governativi e “personale senior” dei media sostenuti dallo stato.

Festeggia il decimo compleanno l'hashtag, il simbolo del cancelletto che, se scritto prima di una parola, consente di individuare tutti i messaggi su quello stesso argomento pubblicati dagli utenti dei social. Il primo hashtag è stato usato su Twitter il 23 agosto 2007 e , a distanza di dieci anni, sul microblog ne vengono twittati 125 milioni al giorno.

L'Ucsi rafforza la sua presenza su Twitter e Facebook.

Degli ultimi tweet del nostro account @UcsiSocial trovate traccia anche in questa home page, sul lato destro. Nelle ultime settimane però ci siamo impegnati a far crescere anche la pagina dell'Ucsi nazionale su Facebook, e abbiamo ottenuto già alcuni riscontri significativi. Questo grazie all'opera di tanti volontari dell'associazione, che collaborano alla realizzazione di questo stesso sito.

L'invito per tutti i nostri lettori è quello di condividere gli articoli più interessanti e visitare quotidinamente anche le pagine dei nostri account ufficialisui social network. Altre novità ci saranno nei prossimi mesi.

L'anti Twitter ora sta volando. Threads, l'applicazione di Metà,ha conquistato più di 100 milioni di utenti in meno di cinque giorni, come reimporta l'agenzia Ansa.

Che gli algoritmi siano stupidi è noto, e questa estate quelli di Facebook hanno dato il meglio di sé. Rilanciano, però il problema della regolamentazione dei social network, di quanto facilmente l’applicazione di regole diventi censura e di quanto difficilmente si possano mettere argini alla manipolazione della verità.

Nonostante tutte le contromisure annunciate e (in parte) adottate, la disinformazione vola sui social network.

Si aggiorna a gennaio 2017 la mappa mondiale dei social network curata da Vincenzo Cosenza, social media strategist, che mostra il servizio più diffuso in assoluto in ogni paese. Quest'anno abbiamo modo di avere un quadro più preciso specialmente in Africa, grazie all'inclusione di quindici nuovi paesi.,,