credibilità

  • Appunti per governare la mediamorfosi: negoziare l’algoritmo per l’autonomia professionale

    Suscita una certa tenerezza vedere testate e redazioni fare a gara nel mettere in pagina gli artefatti di ChatGPT, nelle sue ultime versioni, con un florilegio di editoriali, cronache, rassegne stampa o interviste impossibili prodotte con il dispositivo di Microsoft.

  • Appunti per governare la mediamorfosi: negoziare l’algoritmo per l’autonomia professionale

    Suscita una certa tenerezza vedere testate e redazioni fare a gara nel mettere in pagina gli artefatti di ChatGPT, nelle sue ultime versioni, con un florilegio di editoriali, cronache, rassegne stampa o interviste impossibili prodotte con il dispositivo di Microsoft.

  • Appunti per governare la mediamorfosi: negoziare l’algoritmo per l’autonomia professionale

    Suscita una certa tenerezza vedere testate e redazioni fare a gara nel mettere in pagina gli artefatti di ChatGPT, nelle sue ultime versioni, con un florilegio di editoriali, cronache, rassegne stampa o interviste impossibili prodotte con il dispositivo di Microsoft.

  • Attori e registi di un’informazione re-intermediata

    Il sistema dell’informazione, non solo italiano, si trova ad affrontare oggi le conseguenze di un processo ormai più che ventennale, che ha investito tutti gli attori coinvolti nell’intermediazione giornalistica – dai giornalisti ai media, dai produttori di eventi (politici, aziende, sportivi, artisti, etc.) al pubblico – e che, apparentemente, ha generato una situazione paradossale e nebulosa, in seno alla quale è davvero difficile individuare, e a maggior ragione intraprendere, una via d’uscita.

  • Giornalismo in rete: la sfida della qualità (per sopravvivere)

    Il giornalismo sta cambiando profondamente: tutto è mutato con l’avvento di internet e anche il giornalismo 2.0 sta subendo nuovi scossoni al proprio interno...

  • Il 'chi è chi' del giornalismo: attori e registi di un’informazione re-intermediata

    Il sistema dell’informazione, non solo italiano, si trova ad affrontare oggi le conseguenze di un processo ormai più che ventennale, che ha investito tutti gli attori coinvolti nell’intermediazione giornalistica – dai giornalisti ai media, dai produttori di eventi (politici, aziende, sportivi, artisti, etc.) al pubblico – e che, apparentemente, ha generato una situazione paradossale e nebulosa, in seno alla quale è davvero difficile individuare, e a maggior ragione intraprendere, una via d’uscita.

  • Il 'chi è chi' del giornalismo: attori e registi di un’informazione re-intermediata

    Il sistema dell’informazione, non solo italiano, si trova ad affrontare oggi le conseguenze di un processo ormai più che ventennale, che ha investito tutti gli attori coinvolti nell’intermediazione giornalistica – dai giornalisti ai media, dai produttori di eventi (politici, aziende, sportivi, artisti, etc.) al pubblico – e che, apparentemente, ha generato una situazione paradossale e nebulosa, in seno alla quale è davvero difficile individuare, e a maggior ragione intraprendere, una via d’uscita.

  • La responsabilità del giornalista nell'informare - convegno Ucsi Emilia Romagna il 28 gennaio a Piacenza

    In un momento in cui c’è molta sfiducia nei confronti del giornalismo in generale e dei giornalisti in particolare, l’Ucsi Emilia Romagna insieme all’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Piacenza-Bobbio, organizza sabato 28 gennaio a Piacenza - al centro “Il Samaritano” in via Giordani 12, dalle 9,15 alle 13,30 - un seminario formativo (4 crediti, iscrizioni già aperte sulla piattaforma Sigef), in occasione della festa di san Francesco di Sales...

  • Negoziare l’algoritmo per l’autonomia professionale

    Suscita una certa tenerezza vedere testate e redazioni fare a gara nel mettere in pagina gli artefatti di ChatGPT, nelle sue ultime versioni, con un florilegio di editoriali, cronache, rassegne stampa o interviste impossibili prodotte con il dispositivo di Microsoft.

  • Pandemia, uno spartiacque per curare l'infodemia (e non solo)

    «Pensare significa anticipare»
    (Michel Serres)

  • Pandemia, uno spartiacque per curare l'infodemia (e non solo)

    I problemi creati oggi dal disordine informativo si curano anche con l’educazione, che può curare, ma anche prevenire

    «Pensare significa anticipare».
    (Michel Serres)

  • Rapporto Censis: boom della tv via internet, media tradizionali restano i più credibile

    La televisione resta indubbiamente al centro dei consumi mediatici degli italiani. La guardano più del 95%. Eppure, nel nuovo rapporto sulla comunicazione del Censis, ci sono alcuni indicatori che denotano forti cambiamenti in corso.

  • Sulla credibilità, più domande che risposte

    Una volta si diceva “l’ha detto la televisione”, per dire che una notizia era vera. Ora nessuno più dà fiducia ai giornalisti. In mezzo, è cambiata un’epoca. Ma il tema è ineludibile.

  • Sulla credibilità, più domande che risposte

    Una volta si diceva “l’ha detto la televisione”, per dire che una notizia era vera. Ora nessuno più dà fiducia ai giornalisti. In mezzo, è cambiata un’epoca. Ma il tema è ineludibile.

  • Sulla credibilità, più domande che risposte

    Una volta si diceva “l’ha detto la televisione”, per dire che una notizia era vera. Ora nessuno più dà fiducia ai giornalisti. In mezzo, è cambiata un’epoca. Ma il tema è ineludibile.

  • Tra social network e tribù digitali, la mediazione giornalistica serve ancora

    La pandemia ha cambiato il nostro rapporto con le istituzioni, con la politica e la democrazia. Nel frattempo alle porte dell'Europa il conflitto russo-ucraino non accenna a fermarsi. In questi anni è cambiata la comunicazione e sono cambiati i comportamenti sociali. Il percorso di costruzione identitaria dell’individuo è incentrato sulla rappresentazione del sé attraverso i social e sul consenso che ne riesce ad ottenere. Si tratta di fatto dell’evoluzione e dell’estremizzazione dei concetti base della società del consumo.

  • Tra social network e tribù digitali, la mediazione giornalistica serve ancora

    La pandemia ha cambiato il nostro rapporto con le istituzioni, con la politica e la democrazia. Nel frattempo alle porte dell'Europa il conflitto russo-ucraino non accenna a fermarsi. In questi anni è cambiata la comunicazione e sono cambiati i comportamenti sociali. Il percorso di costruzione identitaria dell’individuo è incentrato sulla rappresentazione del sé attraverso i social e sul consenso che ne riesce ad ottenere. Si tratta di fatto dell’evoluzione e dell’estremizzazione dei concetti base della società del consumo.