La violenza (esplicita, fisica, ma anche verbale, occulta: psicologica e morale) si insinua e si espande per contagio. Come un virus. Provoca assuefazione. Arriva ad essere metabolizzata. Più subdola di una malattia letale, ha un crescendo di effetti nefasti particolarmente evidenti nei comportamenti di bambini e ragazzi: più vulnerabili, se sovraesposti a modelli di rozza aggressività veicolata da (e con) qualunque mezzo, non certo soltanto televisivo: videogiochi, film, manifesti e spot pubblicitari e persino (certa) musica...