DESK 1/2 2016 - A poco più di tre mesi dalla entrata in vigore della “piccola” legge di riforma della RAI voluta dal Governo Renzi, approvata a fine 2015 e in vigore da fine gennaio, vediamo di fare il punto sulla situazione della più grande impresa culturale e di informazione del Paese. L’aggiunta dell’aggettivo “multimediale” alle attività del servizio pubblico, oltre a quelle radiotelevisive, che è introdotta nella legge, costituisce la non scontata innovazione di maggiore rilievo, quella che consente e impone alla RAI di entrare nel mondo digitale dall’ingresso principale. È anche la