giornata delle comunicazioni sociali

  • Il valore (oggi) della comunicazione sociale. Incontro dell'Ucsi Umbria

    Il valore della comunicazione sociale raccomandato ai cronisti e in particolare a quelli cattolici: nella sala San Francesco della Curia arcivescovile di Perugia monsignor Luciano Paolucci Bedini (vescovo di Gubbio e Città di Castello, consulente ecclesiale dell’Ucsi Umbria) si è confrontato con i giornalisti soprattutto sul messaggio di Papa Francesco per le giornata delle comunicazioni sociali he invita ad alimentare la ‘capacità di ascolto’. Un ascolto attivo, “pronto a mettersi nei panni dell’altro”.

  • Informazione e comunicazione: le parole di papa Francesco

    Venerdì 19 maggio presso l'Università Lumsa di Roma si è tenuto il convegno "Le parole di Papa Francesco su come stare nell'informazione e nella comunicazione", prima parte di celebrazioni che l'Ucsi Lazio ha riservato per la 57a Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali. Partner di questa giornata sono stati: l'Ordine dei giornalisti del Lazio, l'Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi di Roma, l'associazione WeCa, Fisc Lazio e Paoline.

  • Interessa ancora la verità?

    Proprio nei giorni in cui viene annunciato il tema della prossima Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali (vedi qui), noi rileggiamo questo intervento di Guido Mocellin sulla nostra rivista Desk uscita in primavera. Vi si analizza il messaggio di quest’anno, può essere utile rifletterci ancora in occasione del nostro #deskdelladomenica

  • L'ascolto come condizione della buona comunicazione

    È ormai consuetudine che il Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali sia pubblicato nel giorno della festa di San Francesco di Sales, Vescovo e Dottore della Chiesa (nato in Savoia nel 156, Francesco studiò teologia ad Annecy e divenne vescovo di Ginevra. Morì a Lione a soli 55 anni nel 1622). E anche quest’anno Papa Francesco ci offre un prezioso documento per la riflessione, sia personale che comunitaria, e l’approfondimento sul tema della comunicazione. Sicuramente San Francesco di Sales è un maestro “dell’arte della comunicazione”, per lui un dono innato, un servizio, una vera missione.

  • L'ascolto come condizione della buona comunicazione

    Un approccio etico al grande ed attuale tema della comunicazione diventa quanto mai necessario ed anche fecondo alla luce del recente Messaggio di Papa Francesco per la 56aGiornata mondiale delle comunicazioni sociali. Una prima considerazione è una constatazione che può apparire abbastanza ovvia ma che non bisogna mai dare per scontata: riconoscere che “raccontare la realtà” non è mai sufficiente per fare “buona comunicazione”.

  • L'immersione nelle storie di cui tutti abbiamo bisogno

    Era bastata la parola ‘memoria’ nelle anticipazioni del messaggio del Papa per la giornata delle comunicazioni sociali 2020 a far presagire che il testo di quest’anno sarebbe stato diverso dai precedenti. Adesso che lo abbiamo davanti l’impressione di diversità lascia il campo a un aggettivo, reciso e inequivocabile: rivoluzionario.

  • La 'memoria', il tema della prossima Giornata delle Comunicazioni Sociali

    E’ stato scelto il tema della prossima Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali (2020). Il messaggio del Papa sarà reso noto il 24 gennaio (San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti).

  • La condivisione non ostile. A Trapani sabato 5 incontro di formazione promosso anche da Ucsi

    “Siamo ciò che condividiamo”. E’ questo il tema del seminario che si svolge sabato 5 maggio, alle 10, nella sala conferenze dell’Auditorium “Santa Chiara” del seminario vescovile di Erice, diocesi di Trapani.

  • La verità e le fake news, la 'sfida' di Francesco ai giornalisti.

    La verità vi farà liberi. Notizie false e giornalismo di pace”. Papa Francesco ha scelto un tema di straordinaria attualità per la 52.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Sul tema verrà pubblicato un Messaggio del Pontefice il 24 gennaio 2018, festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti.

  • Le due proposte dell'Ucsi per la Giornata delle comunicazioni sociali

    L’Ucsi presenta le due proposte dell’associazione per vivere insieme (‘uniti’ anche se ‘a distanza’) questa 54’ Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.

  • Messaggio del Papa per le comunicazioni sociali, lunedì 18 marzo incontro a Roma

    Il 24 gennaio è stato reso noto il messaggio di papa Francesco per la 53esima Giornata mondiale delle comunicazioni socialiSiamo membra gli uni degli altri (Ef 4,25). Dalle social network communities alla comunità umana”.

  • Nuovo appello del Papa: 'non rimanete ostaggi della Rete'

    Papa Francesco, che in autunno riceverà in udienza l’Ucsi per il suo sessantesimo anniversario, invita ancora una volta ad usare con attenzione internet e i social network.

  • Padula (Aiart): 'dobbiamo formare ad una medialità consapevole'

    “La Settimana della Comunicazione e il Festival sono un’occasione per celebrare un mondo complesso e affascinante”. Lo scrive in una nota Massimiliano Padula, presidente dell’associazione di telespettatori e cittadini mediali Aiart, a proposito dei due eventi promossi da Paoline e Paolini per dare maggiore risalto al tema del Messaggio papale per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (28 maggio): “Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo”.

  • Parlare col cuore. E' il tema della prossima giornata delle comunicazioni sociali

    Papa Francesco ha scelto il tema della 57' giornata delle comunicazioni sociali, che si celebrerà la prossima primavera: Parlare col cuore: Veritatem facientes in caritate (Ef 4,15)

  • Quell'immersione nelle storie di cui tutti abbiamo bisogno

    scritto il 24 gennaio 2020

    Era bastata la parola ‘memoria’ nelle anticipazioni del messaggio del Papa per la giornata delle comunicazioni sociali 2020 a far presagire che il testo di quest’anno sarebbe stato diverso dai precedenti. Adesso che lo abbiamo davanti l’impressione di diversità lascia il campo a un aggettivo, reciso e inequivocabile: rivoluzionario.

  • Questo messaggio che va oltre i giornalisti

    scritto il 24 gennaio 2020

    Mi emoziona leggere un documento pontificio che parla di narrazione e di storytelling, e che mette in relazione questi termini contemporanei con il bene dell’uomo e della società umana. Un testo, come avviene sempre più negli ultimi anni, che dovrebbe essere studiato da tutti, anche da chi non crede.

  • Reimparare ad ascoltare. E' questo il tema (e l'invito) della prossima giornata delle comunicazioni sociali

    Ascoltate!”. E’ questo, un imperativo per chi opera nei media, il tema della prossima giornata delle comunicazioni sociali, che si celebra nella primavera del 2022. Lo si apprende in una nota della Sala Stampa vaticana.

  • Sei pensieri dei nostri giovani sul tema della Giornata delle Comunicazioni Sociali

    Abbiamo chiesto ad alcuni giovani giornalisti dell’Ucsi di interpretare con le loro parole e con la loro sensibilità il tema di questa Giornata delle Comunicazioni Sociali. Vi offriamo questi spunti, interessanti, per una ulteriore riflessione da condividere insieme, sia all’interno dell’associazione che fuori (ar).

    “La nostra macina” (di Michela Di Trani)
    Papa Francesco invita i giornalisti a macinare grano buono per produrre ogni giorno pane fragrante. È l’ennesimo invito a scegliere la logica evangelica della “buona notizia” . Così la persona diventa il centro della notizia. Stimola i comunicatori a intendere il proprio lavoro come se fosse un servizio per il prossimo. “Prossimo” inteso come fratello oppure come bambino, e non un consumatore da sorprendere o accattivare. L’attesa dunque è di una comunicazione che forma. Che sia rivolta alla ricerca costante della verità, che non sia manipolata e subordinata agli interessi di terzi o degli indici di ascolto, che trasmetta messaggi di vita, fiducia e speranza nel prossimo e nel futuro. Il giornalista infine resta sempre un filtro che con responsabilità pesa le notizie, le verifica. Le pubblica dopo averle separate dalla zizzania.
    (Michela Di Trani)

    “Buone notizie vuol dire anche buoni comunicatori” (di Fabio Figara)
    Ricercare e offrire buone notizie, "pane fragrante e buono" per un'informazione "positiva": è un invito forte, la richiesta di prendersi carico di un impegno, quasi vincolante, che riguarda non solo tutti gli operatori dell'informazione, ma soprattutto coloro che vogliono seguire il Vangelo, in ogni aspetto della vita. La tecnologia ha permesso lo sviluppo dei mezzi di comunicazione, e chiunque può esprimere convinzioni e idee, pur senza possedere strumenti concettuali adeguati, manifestando troppo spesso mancanza di rispetto verso persone e situazioni, o veicolando informazioni false: proprio per questo il ruolo del "buon" comunicatore è fondamentale, permettendo così una giusta visione della realtà.
    (Fabio Figara)

    “La speranza è come il lievito” (di Linda Losi)
    Attentato a Manchester con morti e feriti. L’ennesimo drammatico naufragio di migranti nel canale di Sicilia. Guerre, terrorismo, violenze. Quant’è difficile “comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo”. Ma compito del giornalista è anche questo. Non farsi scoraggiare dalla zizzania che sembra prevalere e individuare, con pazienza e fiducia, il grano della buona notizia. Per offrire ai lettori il pane della buona informazione. E per ottenere un pane fragrante è necessario che ognuno, nel cucinare la notizia, sappia aggiungere all’impasto l’ingrediente fondamentale della speranza, “simile al lievito che fa fermentare tutta la pasta”.
    (Linda Losi)

    “Il mio lavoro è quello che sono” (di Benedetta Grendene)
    “Grazie Papa Francesco”: ora più che mai avevamo bisogno di sentire proprio queste parole, come un faro sempre acceso che illumina la nostra vita e ridona vigore alla nostra professione, con tutto il carico di responsabilità che la accompagna. “Non temere, perché io sono con te”: è questo il punto fermo da cui partire senza dimenticare che incontrare l’altro e la sua umanità significa essere consapevoli che Dio è con noi e non ci lascia soli, ma entra nella storia annunciando anche nelle circostanze più drammatiche l’inesorabile positività del reale.
    La provocazione e la sfida più grande per me giovane giornalista è capire che vita e lavoro sono inscindibili: comunicare speranza implica in primo luogo testimoniare che Cristo è vivo e presente anche nella mia vita. Difficile pensare di poter comunicare la Bellezza e l’inesorabile positività del reale se prima non sperimento e non vivo questa Bellezza nella mia vita: qui si gioca tutta l'onestà intellettuale e morale verso me stesso e verso il destinatario del mio messaggio.

    “Provare ad andare controcorrente” (di Andrea Cuminatto)
    Il Papa ci invita ad offrire narrazioni contrassegnate dalla logica della Buona Notizia. Non è facile: sia perché le buone notizie fanno meno audience delle cattive, sia perché fra gli uomini e le donne del nostro tempo, scoraggiati e assuefatti dalla negatività di questa società, ci siamo anche noi comunicatori. Siamo chiamati a fare un passo controcorrente, a rinunciare forse ad alcuni apparenti successi lavorativi quotidiani per perseguire la via della verità: essere testimoni della nostra cristianità nel lavoro di ogni giorno.

    “Rovesciare l’agenda mediatica” (di Mario Agostino)
    Il messaggio del Papa ci conferma in una continua missione fondata nella speranza cristiana, votata a cambiare certi nocivi presunti dogmi della comunicazione: è spesso evidente una sorta di prassi a concentrare sulle “cattive notizie” l'agenda mediatica, che certo fa capo a qualcuno e non nasce spontanea. Impensabile affermare di combattere malumore e rassegnazione, sfiducia e assenza di prospettiva lungimirante, se poi per primi noi operatori della comunicazione non siamo convertitori di speranza e veicoli di "buona notizia", in coerenza con la speranza evangelica che ci ispira, laicamente nello stile ma cristianamente nei principi. Una sfida quotidiana, che Papa Francesco dettaglia con il suo consueto stile pastorale da imitare.

  • Un applauso (e un appello) per i giornalisti in piazza San Pietro

    Nella giornata delle comunicazioni sociali, papa Francesco ha rivolto un pensiero ai giornalisti e ha voluto che vi fosse un applauso per loro in piazza San Pietro.

  • Un concorso internazionale sul tema della Giornata delle Comunicazioni

    Signis (Associazione mondiale cattolica per la comunicazione) e la Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede lanciano un concorso (“#giveTRUTHvisibility”), per la realizzazione di poster e video sul tema della 52ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali “La verità vi farà liberi: fake news e giornalismo di pace”.