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  • Marinella Soldi presidente della Rai, via libera dalla Commissione di vigilanza

    Dopo il via libera del Consiglio di amministrazione, anche la Commissione di Vigilanza ha espresso parere favorevole alla nomina di Marinella Soldi a presidente della Rai.

  • Milone lascia la Rai. E' stato anche presidente dell'Ucsi

    Dopo 43 anni in azienda (e gli ultimi dieci alla guida di rai Vaticano) Massimo Enrico Milone lascia la Rai. L’ex presidente delle’Ucsi (dal 2002 al 2008) si racconta a Pino Nano per la rivista Armonia di Rai Senior.

  • Minacce a Report, anche l'Ucsi esprime solidarietà a Ranucci e alla redazione

    Ancora minacce al curatore e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, dopo la puntata di lunedì sul trans-umanesimo e sulla tecnologia applicata al corpo umano per renderlo più intelligente e più forte.

  • Mondiali a Mediaset: la protesta dei giornalisti della Rai

    Usigrai e il CdR di Raisport esprimono sconcerto per la mancata assegnazione dei diritti in chiaro dei Mondiali di calcio in Russia. Un fatto gravissimo e inaccettabile sia a livello di immagine (non era mai accaduto nella storia del servizio pubblico) e sia nei confronti di tutti i cittadini”. Lo dichiarano in una nota Usigrai e Cdr Raisport, a poche ore dall’annuncio di Mediaset di aver ottenuto i diritti per trasmettere in chiaro tutte le 64 partite dei prossimi campionati mondiali.

  • Mondiali alla Rai: il calcio (lo sport) è di tutti.

    La Rai trasmetterà tutte le 64 partite dei prossimi mondiali di calcio in Qatar, in programma dal 21 novembre al 18 dicembre 2022. L’annuncio, dopo le voci della vigilia, è stato ufficializzato nella giornata di venerdì. Tre anni fa, durante l’edizione russa (trasmessa tutta da Mediaset), avevamo scritto questo piccolo contributo, che torna molto di attualità oggi (ndr)

  • Morti sul lavoro, serve più informazione (e la Rai attiverà un progetto)

    Più informazione sulle morti sul lavoro per fronteggiare una piaga terribile, nel nostro Paese.

  • Nasce 'Auditel delle emozioni'. Interessante sperimentazione della Rai

    L’hanno chiamato, forse con un po’ di enfasi, “Auditel delle emozioni”. Si tratta ad ogni modo di piattaforma, frutto del lavoro congiunto del Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino e dalla Direzione Ict della Rai, per analizzare le reazioni dei telespettatori sui social media.

  • Nasce 'UniRai', sarà un altro sindacato dei giornalisti Rai?

    UniRai è il nuovo soggetto rappresentativo dei giornalisti della Rai e sarà presentato a Roma il prossimo 30 novembre, durante l’incontro “La Rai che verrà, insieme per il cambiamento”.

  • Nasce la piattaforma europea di notizie delle aziende del 'servizio pubblico'

    Nascerà tra pochi mesi una piattaforma digitale per le notizie dei servizi pubblici di informazione di tutta Europa. L’annuncio arriva dal presidente della Rai, Marcello Foa. La rete, dice al Sole 24 Ore, sarà costituita da quarantamila giornalisti.

  • Nel giornalismo di Zavoli c'era tutto il senso del 'servizio pubblico'

    Esattamente un anno fa moriva Sergio Zavoli. Riproponiamo adesso il ricordo che ne ha fatto Andrea Melodia nell'agosto del 2020 (ar)

  • Nel giornalismo di Zavoli tutto il senso del 'servizio pubblico'

    Esattamente un anno fa moriva Sergio Zavoli. Riproponiamo adesso il ricordo che ne ha fatto Andrea Melodia nell'agosto del 2020 (ar)

  • Nell'anniversario della morte di Emilio Rossi

    Il 4 dicembre del 2008 moriva a Roma Emilio Rossi. Sulla rivista Desk, prima della pandemia, lo ricoradva il nostro Andrea Melodia. Vi riproponiamo le sue parole. 

  • Nomine ai telegiornali Rai, le critiche del sindacato

    Sono tutti interni i nuovi direttori dei telegiornali della Rai ma questo non basta al sindacato. L’Usigrai contesta il «quadro di spartizioni da manuale Cecelli» e chiede al più presto una riforma della legge per la governance dell’azienda.

  • Non è solo una questione di calcio.

    Non è solo una questione di sport. E’ molto di più. La progressiva marginalizzazione del servizio pubblico radiotelevisivo dal grande calcio nazionale e internazionale suscita grande dibattito e motivate preoccupazioni.

  • Nuove sfide (e anche un canale in inglese) per la Rai

    “La Rai diventa capofila nel passaggio che porterà sempre più lo strumento digitale al centro della nostra vita”. Con questa promessa, una sfida difficile da vincere, il direttore generale Mario Orfeo ha commentato l’approvazione in Cda dello schema del nuovo Contratto di servizio, che rinnova il quadro regolamentare con cui la Rai dovrà adempiere alla sua missione di concessionaria pubblica radio televisiva per i prossimi 5 anni.

  • Nuovo Cda Rai, Soldi verso la presidenza e Fuortes nuovo ad

    Nessuna sorpresa nel nuovo Consiglio di Amministrazione della Rai, che ha nominato Marinella Soldi nella carica di Presidente.

  • Nuovo concorso per giornalisti alla Rai

    Il Consiglio d’Amministrazione della Rai ha dato il via libera ad un nuovo concorso per giornalisti, dopo lo stop del 2015.

  • Oggi è il compleanno della televisione italiana

    Il 3 gennaio 1954 nasceva Rai-Tv.

  • p. Francesco Occhetta: "La Rai del futuro"

    In che modo la Rai risponde alle nuove sfide del servizio pubblico? Come ottempera, oggi, ai compiti classici dell'educare, informare e intrattenere? Sono alcune delle domande contenute in un articolo pubblicato sul prossimo numero di Civiltà Cattolica (datato 10/12/2016) a firma di padre Francesco Occhetta, scrittore dell'autorevole rivista dei gesuiti e consulente nazionale dell'Ucsi, l'Unione Cattolica della Stampa Italiana, associazione da sempre sensibile ai temi del pluralismo, dell'etica della comunicazione, del sistema dei media come parte del sistema paese, della libertà d'informazione come servizio al pubblico e pilastro di democrazia.

    Scrive Occhetta: «La rivoluzione digitale sta imponendo al servizio pubblico un nuovo paradigma culturale: non si tratta di ripetere gli stessi contenuti con mezzi nuovi, ma di far passare l’informazione dalla trasmissione, che è del modello broadcasting (trasmissione unilaterale), alla condivisione in base alle logiche di sharing (partecipazione). Prima ancora che i nuovi canali e i nuovi mezzi, il significato rinnovato di servizio pubblico sollecita media come la Rai a pensarsi nell’ottica fondativa di un nuovo modo di comunicare e di comprendersi, che peraltro già appartiene al tempo in cui viviamo. I temi sociali e politici che stanno segnando un cambiamento d’epoca - per esempio, l’immigrazione e il Mediterraneo, l’integrazione, la lotta al terrorismo e la costruzione della cittadinanza europea, l’antropologia del post umanesimo e la laicità dello Stato, la coesione sociale intorno ai principi della Costituzione e le politiche del lavoro - possono incontrare nel servizio pubblico un luogo relazionale e di formazione in cui approfondire e trovare soluzioni culturali condivise».

    La risposta dell’attuale dirigenza alle nuove sfide, «è quella della Media Company, che favorisce l’accesso ai contenuti sulle piattaforme in cui la Tv non è più concepita come mezzo, ma come luogo relazionale ed ecosistema».

    Ridefinire la nuova missio della Rai, con la sua storia, la sua identità e i suoi circa 13.000 dipendenti, «significa anche garantire un giornalismo di qualità, la trasparenza nelle nomine, premiare il merito, investire in cultura, non sprecare le risorse e formare un’opinione pubblica democratica».

    A partire dallo studio di Occhetta, documentato e puntuale, nell'analisi come nelle proposte, auspichiamo si possa rilanciare sulla Rai un dibattito serio e approfondito al quale anche l'Ucsi, col suo specifico, possa portare un suo contributo.

     

    Per approfondimenti:

    www.francescoocchetta.it

    www.laciviltacattolica.it

  • Parità di genere, l'appello per le nomine Rai

    Le commissioni Pari Opportunità di Fnsi e Usigrai in una nota congiunta auspicano che le scelte del nuovo Consiglio di amministrazione, del presidente e dell’amministratore delegato della Rai “rispettino almeno il criterio della parità di genere”.