Gli algoritmi uccidono la nostra libertà di giornalisti? Convegno Ucsi-Fsc il 9 novembre a Roma

L’Ucsi e la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Salesiana hanno organizzato un corso di formazione per i giornalisti dal titolo “Il giornalismo digitale. Gli algoritmi hanno ucciso la libertà del giornalista?”. Si svolgerà sabato 9 novembre, dalle 8:30 alle 13:30, nella sede della facoltà in Piazza dell’Ateneo Salesiano 1 a Roma.

Come è cambiata oggi l’informazione? E dunque come si è trasformato il lavoro giornalistico nell’era digitale? Sono alcune delle domande che saranno alla base del confronto. In particolare accento verrà posto sul precariato e sul lavoro sottopagato.

Il passaggio al digitale, infatti, da una parte ha aperto nuove prospettive, ma dall’altra ha cambiato profondamente il modo di fare informazione, e non sempre in meglio: se da una parte la concorrenza dei social media spinge le redazioni a offrire un’informazione sempre più emotiva e spesso non verificata, dall’altra l’organizzazione del lavoro vede esplodere il precariato, il lavoro sottopagato o addirittura gratuito (se non fosse una contraddizione di termini). Tutto questo ha serie implicazioni deontologiche, anche perché mina la libertà e l’autonomia dei giornalisti.

Numerosi gli interventi previsti:

Daniele Chieffi, capo della Factory e della comunicazione digitale di AGI, farà il punto sulle nuove professionalità e le competenze richieste al giornalista.

La sociologa Marica Spalletta, docente della Link Campus University, analizzerà invece i cambiamenti nel modo di fare informazione, con il suo intervento su “La guerra per la visibilità. Cosa succede all’informazione se le emozioni ottengono più contatti delle notizie”.

Maurizio Di Schino (membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Stampa Romana nonché segretario Nazionale UCSI) e Paola Spadari, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, analizzeranno il problema-chiave confrontandosi su “Il precariato, l’ingiusta mercede: è ancora possibile l’autonomia del giornalista?”.

La deontologia ha ancora un senso in questo contesto? Risponderanno Michele Partipilo, giornalista e saggista e Renato Butera, giornalista, docente di Etica e Deontologia della Comunicazione e del Giornalismo all’Università Salesiana, proponendo i “Punti di riferimento per la deontologia ai tempi del digitale”.

Il corso offre cinque crediti formativi ai giornalisti partecipanti che si iscriveranno sulla piattaforma Sigef.

Fonte: Fsc-Ucsi

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Ultima modifica: Lun 4 Nov 2019