La due giorni di Greenaccord, tra ecologia integrale e nuova politica

Nuova iniziativa nei giorni scorsi di Greenaccord Onlus (in collaborazione con l’associazione “Rocca dei Papi per un’ecologia integrale”. Con due domande di fondo rilanciata dal presidente di Greenaccord Alfonso Cauteruccio: «Può la Laudato si’ diventare elemento aggregatore per un movimento che possa cambiare radicalmente il modo di far politica? Può essere una lente con cui leggere la realtà odierna e i bisogni?»

«L’enciclica di papa Francesco – ha detto padre Giacomo Costa, direttore del mensile dei gesuiti Aggiornamenti Sociali – consta di sei articoli, ciascuno con un suo approccio disciplinare, ma il tema cruciale è il difficile rapporto fra politica ed economia. Ma anche la politica deve cambiare, non deve più focalizzarsi sul risultato immediato».

Il sociologo e saggista Renato Mannheimer cita la ricerca condotta dal’istituto Eumetra per LifeGate: «Il 70% della popolazione oggi sa che cosa significa riscaldamento globale. Il 38% degli intervistati ritiene che l’impegno ambientale e sociale sia prioritario, tra i giovani esso raggiunge il 44%. Per il 50% è importante impegnarsi nella sostenibilità. Vi è dunque un’ampia base potenziale per un impegno politico in questo senso. Ma un consenso diffuso, seppur necessario, non è sufficiente. Occorrono elementi organizzativi, di leadership, di comunicazione, e molti altri».

Numerosi altri gli interventi.

A conclusione della prima giornata di lavori, Andrea Masullo, direttore Scientifico di Greenaccord, ha posto in evidenzia il problema dei cambiamenti climatici che, nei prossimi decenni, renderanno inospitali i Paesi in Via di Sviluppo, costringendo quasi 300 milioni di persone a spostarsi, mentre «già oggi continuano a morire decine di migliaia di bambini per fame. Ha ragione, dunque, Papa Francesco che con le sue due encicliche esorta ciascuno di noi ad intraprendere coerenti percorsi di conversione, etica ed ecologica, perché è disumano che a pagare le conseguenze del nostro benessere siano altri, solitamente i più poveri e i più indifesi. La Laudato Si e Fratelli Tutti mettono al centro l'uomo, con i suoi diritti e doveri, con i suoi fabbisogni e desideri, investendolo di una responsabilità nuova nei confronti dell'Altro e del Creato».

Nella seconda giornata è intervenuto mons. Fabio Fabene: «Ognuno deve fare la propria parte, deve curare il proprio territorio, a partire dalla propria casa, perché solo dall’impegno di tutti può nascere davvero un ambiente degno dell’uomo. Mettere la persona al centro del creato significa anche renderla fautrice del proprio ambiente». E’ seguito l’intervento di Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire: «Le due encicliche di papa Francesco sono un progetto, e il progetto esiste quando le idee incontrano la realtà. Leggerle una di seguito all’altra, in stereofonia, ci aiuta a capire la sfida che ci sta davanti, che è quella di usare bene il mondo, usare bene le nostre vite, cancellare dal nostro orizzonte la paura dell’altro, concependo le differenze come qualcosa che ci arricchisce. Sono l’ossatura di un pensiero alto per il tempo che viene che sarà un tempo molto complicato. Tutte le previsioni degli studiosi dicono che negli anni a venire la causa principale delle migrazioni sarà quella climatica, parti del mondo finiranno sott’acqua e diverranno non abitabili. Dovremo sapere interpretare meglio questi fenomeni altrimenti prevarranno gli interessi contrastanti. La politica stessa dovrà saper dare risposte “umane”, che rispettino il valore di tutti. La politica sarà quello che noi saremo». «

Sono seguite alcune esperienze, quella con i giovani della giornalista Christiana Ruggeri (Tg2 Rai), e quelle del mondo del lavoro di Stefano Masini (responsabile Ambiente Coldiretti), e del giornalista e divulgatore di temi green, Marco Gisotti. La Ruggeri, sollecitata dalle domande della figlia di otto anni, ha scritto un volumetto che spiega l’ecologia ai bambini, e ormai nelle scuole ne ha incontrati oltre duemila. «I bambini – ha detto – con il loro naturale interesse trascinano la famiglia in un vortice virtuoso di comportamenti green. Per questo l’agenda politica per un nuovo umanesimo deve partire da una visione del mondo olistica, dove i bambini siano al centro, prima del presente e poi del futuro di tutti noi».

Mario Morcellini, direttore della Scuola di comunicazione di Unitelma Sapienza, che ha moderato la due giorni, si è detto soddisfatto di come la comunicazione sui temi dell’ambiente si stia dimostrando una scintilla positiva di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, capace di fare compagnia alle persone nei processi di cambiamento. Su questo si è “avventato” il messaggio di papa Francesco, che ha fatto del tema della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche sociale, uno dei punti di forza del suo Magistero, uno dei punti in cui un leader spirituale diventa un leader d’epoca, un leader globale. In tutto questo, la sensazione è che ci sia un aumento di attenzione da parte di tutta la società, e questo è particolarmente vero se guardiamo ai giovani. I giovani non dormono, sono fortemente interessati alle sorti del pianeta. Oggi impariamo da tutto quello che in passato non coltivavamo: il pensiero religioso, i giovani e l’ambiente. La politica, come il diritto, arriva sempre tardi, non ha in sé le corde per individuare dei valori culturali che siano davvero unificanti. Ed è un errore impressionante. La politica dovrà attentamente domandarsi se si può essere il luogo di costruzione di una nuova società senza mettere al centro una riflessione radicale sull’ambiente».

Comunicato tratto da: Ufficio Stampa Greenaccord

Ultima modifica: Mar 27 Ott 2020

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