Sei anni fa il terremoto: il racconto del primo Natale senza più la casa

Il 24 agosto è il sesto anniversaio del terremoto di Amatrice e del Centro Italia. Fu una castatrofe: morirono 299 persone nelle prime disastrose scosse che colpirono 140 comuni, in diverse regioni: il Lazio, le Marche, l'Umbria e ancora l'Abruzzo. Tra i primi ad andare sul posto fu il nostro Maurizio Di Schino, inviato per Tv 2000. Qualche mese dopo, dopo altre terribili scorsse che provocarono altre vittime e nuovi danni, raccontava così il Natale di una famiglia di Amatrice (ar).

Maurizio Di Schino (Natale 2016)

Lina e suo marito a Natale dormiranno in una roulotte piazzata in una frazione di Amatrice, nel reatino. Non hanno altra scelta, al momento...

La loro casa, infatti, ha subìto il colpo finale con il terzo terremoto, quello del 30 ottobre scorso, devastante anche per Amatrice. Che Natale sarà per Lina e suo marito? "No, nessun Natale", sussurra la signora scuotendo la testa. Quest'anno la coppia non riesce a guardare al Natale. Piuttosto guarda attraverso il Natale.

Nella metallica grotta della roulotte, infatti, affiorano troppi ricordi di lutti, macerie e paure che paralizzano la coppia. Quell'antico e sempre nuovo vagito di Betlemme, invece, aiuta Lina e suo marito a guardare "attraverso", a spingere lo sguardo oltre la penombra che avvolge la loro roulotte. Quel sussulto di vita dà loro la forza di rinascere, in ogni tempo e in ogni circostanza.

Ma c'è una parola che ad Amatrice offusca l'orizzonte: sorteggio! Una parola che ha affascinato anche qualche giornalista a cui è sfuggita la ricaduta umana di questa procedura sulle persone che non hanno piu una casa. Purtroppo, se non dovessero bastare le circa 500 casette da dare a chi il terremoto ha tolto tutto, a parità di requisiti si procederà ad estrarre i nomi per l'assegnazione. Una vera e propria lotteria, un sorteggio calcistico con i nomi di persone che rivendicano la dignità di un tetto per tutti, di una grotta per tutti, a maggior ragione in condizioni di emergenza come quella di un terremoto.

I nomi sono di fantasia, ma la storia è vera. Nonostante tutto, cari cittadini di Amatrice: buon Natale! Il Natale non è un'effimera lotteria. Nella penombra è una luce vera che orienta a rinascere. Sempre

La foto è di Maurizio Di Schino

Ultima modifica: Mer 24 Ago 2022