A Casal di Principe la summer school Ucsi Caserta di giornalismo investigativo

Dopo la sospensione forzata delle attività a causa della pandemia riparte la «Summer School Ucsi», la Scuola di giornalismo investigativo di Casal di Principe.

La scuola, nata otto anni fa, è gratuita e si terrà il 14 e 15 ottobre prossimi nella Reggia di Carditello, nel Casertano, a due passi dalla cittadina di don Peppino Diana. Il tema della due giorni sarà «Memoria | Futuro» e si occuperà di riannodare i fili tra il presente e il futuro prossimo, riscoprendo e analizzando momenti del passato recente e remoto del nostro Paese, lanciando anche però uno sguardo sul futuro più lontano – la cyberwar – che è già arrivato.

La Summer School è promossa dall’Ucsi Caserta (d’intesa con Ucsi Campania e Ucsi Nazionale) con il sostegno dell’Agenzia pubblica per la legalità «Agrorinasce», unica esperienza del genere in Italia; e la partnership dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. I temi trattati saranno, tra gli altri, le mafie italiane: da cosa nostra alla n’drangheta e alla camorra; l’attualissima cyberwar; il dramma della Moby Prince; una prima analisi sul Movimento anticamorra in Campania a quarant'anni dalla prima marcia dei cittadini contro Cutolo, guidata da monsignor Antonio Riboldi; la storia incredibile dell’assassinio del carabiniere Salvatore Nuvoletta, eroe civile, i cui fratelli erano i militi di fiducia di Carlo Alberto Dalla Chiesa, a quarant’anni dall’uccisione; e tanti altri approfondimenti, come il futuro dei beni confiscati e le nuove idee per utilizzarli: una questione cruciale per l’economia del nostro Paese in cui dialogheranno l'ex capo di gabinetto del Viminale Mario Morcone con Toni Mira, inviato di Avvenire, moderati dal segretario nazionale dell'Ucsi, Salvatore Di Salvo, con una introduzione del Presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Gabriella Casella e di Giovanni Allucci, amministratore delegato di Agrorinasce.

Tra gli ospiti il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo; il presidente nazionale Ucsi Vincenzo Varagona; Salvo Palazzolo, prima firma sulla Mafia de «La Repubblica»; il Laboratorio nazionale di cyber sicurezza e tanti altri. Unico antidoto alle mafie e al malaffare, oltre l’etica; il giornalismo d’inchiesta, di approfondimento, il vero giornalismo. Sarà anche l'occasione per la consegna del premio di giornalismo civile e investigativo 2022 a Toni Mira, inviato di Avvenire; e alla memoria a Silvestro Montanaro, inviato e documentarista d'inchiesta Rai.

La scuola avrà inizio il prossimo 14 ottobre alle 15 e si chiuderà il 15 ottobre, nella rinata Reggia di Carditello, una volta ricettacolo di rifiuti e abbandonata, tra Casal di Principe e San Tammaro.

La due giorni è patrocinata dal Sindacato regionale dei giornalisti, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dalla Fnsi, la Federazione nazionale della Stampa; l’Ordine dei Giornalisti della Campania; l'Assostampa Caserta; la diocesi di Aversa; la Fisc, la Federazione italiana settimanali cattolici; l’Ucsi Campana; l’Università Luigi Vanvitelli.

Come avvenuto nelle precedenti edizioni, sono previste 10 borse di studio per l’ospitalità, riservate a giovani giornalisti, precari o disoccupati. Per ottenerle bisogna inviare una richiesta motivata all’indirizzo della Scuola: summerschoolucsi@gmail.com.

Anche per iscriversi è sufficiente inoltrare la richiesta e il curriculum all’indirizzo e-mail: summerschoolucsi@gmail.com.

Le richieste dovranno arrivare entro il 10 ottobre prossimo per gli studenti residenziali. La scuola, come nello spirito dell’Ucsi, è gratuita, nonostante il grosso impegno necessario per realizzarla. La Summer è anche accreditata per la formazione giornalistica sulla piattaforma dell’Ordine per ognuno dei suoi seminari

«Con la Summer School andiamo direttamente in periferia, come ha suggerito spesso Papa Francesco – spiega il direttore della Summer School, Luigi Ferraiuolo – Nel territorio di Casal di Principe nell’ultimo decennio, abbiamo compreso l’importanza del giornalismo nella lotta alla criminalità organizzata e anche per la rinascita di una comunità, invitando i colleghi a venire addirittura sul luogo del delitto. Soprattutto ora, dopo i due anni di pandemia in cui tutto è stato fermo. Non a caso la scuola di giornalismo investigativo era stata fissata come sempre a settembre, ma prima per la pandemia ci eravamo spostati a fine mese, poi l’arrivo delle elezioni, ci ha costretto a scegliere ottobre. Ma comunque ci siamo».

«In un tale contesto – aggiunge Giovanni Allucci, amministratore di Agrorinasce – abbiamo pensato che fosse importante offrire ai giornalisti un momento stabile di confronto e discussione con gli stessi investigatori e i magistrati. Ripartire è una grande gioia ma anche una grande scommessa dopo la sospensione per i due anni di pandemia, ma siamo felici di esserci riusciti nonostante tante difficoltà. Non ultimo anche l’ultimo spostamento di data a causa delle elezioni, altrimenti avremmo rispettato la consuetudine di incontrarci a settembre».

Fonte: Ufficio stampa dell'evento

Ultima modifica: Gio 6 Ott 2022