A Padova il confronto sul senso del giornalismo, oggi. E sull'esempio di San Francesco di Sales

Alla ricerca di un senso attuale del giornalismo in un’epoca di profondi cambiamenti tecnologici e di crisi globale. Si è intitolato “Tutto appartiene all’amore” il convegno organizzato da Ucsi e Isre (Istituto internazionale salesiano di ricerca educativa), a 400 anni dalla morte di san Francesco di Sales e a un secolo esatto dalla sua proclamazione a patrono dei giornalisti.

Oltre al presidente dell’Ucsi Vincenzo Varagona e a chi l’ha preceduto, Vania De Luca, per l’Ucsi è intervenuto anche Mimmo Vita, presidente di Ucsi Veneto e promotore dell’evento. C’erano anche molti membri della giunta e del consiglio nazionale dell’Ucsi. Per l’Isre ha coordinato l’organizzazione la presidente Michela Possamai.

L’introduzione è stata affidata al vescovo di Padova Claudio Cipolla, che ha citato il presidente della Cei Mons. Zuppi che parla della necessità di un “Pnrr dell’informazione”. Nel messaggio che ha inviato, il cardinale Parolin ha scritto: “Questa celebrazione susciti un rilancio dell’autentica missione al servizio della verità, e propositi di testimonianza ispirata ai perenni valori cristiani».

Si tratta di una “marcia in più”, dice Paolo Ruffini, prefetto del Dicasteero per le comunicazioni della Santa Sede. Il comunicatore, dice, ha il compito di costruire un “giornalismo di pace” a partire da se stesso, affermando una comunicazione non ostil.

Numerose le testimonianze dal vivo, al convegno di Padova: quelle di Avvenire e di Fabio Bolzetta di Tv2000, della vaticanista del Tg3 Vania De Luca e anche i giovani reporter di Cube Radio, emittente dell’Istituto universitario salesiano di Venezia (Iusve).

La parte storica l’hanno affrontata i docenti dell’Università di Padova Vittorio Berti ed Enzo Pace.

Nel pubblico c’erano che delle persone sorde. San Francesco di Sales è anche il loro patrono.

Ultima modifica: Dom 29 Gen 2023