Parte la nostra campagna per la 'buona notizia'

Il prestigioso riconoscimento per la “migliore foto dell’anno”, stavolta, è andato a Burhan Ozbilici, di “The Associated Press”, con lo scatto dell’omicidio dell’ambasciatore russo in Turchia. E su questa scelta della giuria si sono scatenate mille polemiche, certamente fondate, comprensibili e prevedibili...

A questo proposito ricordiamo con emozione il racconto che fece ad Assisi, alla nostra scuola di formazione, il fotoreporter Francesco Zizola (anche lui premiato in passato con il “World Press Photo”): “ogni foto – diceva – porta in sé un carico di responsabilità che chi le scatta deve avere” (vedi la videointervista e leggi l’articolo sul nostro sito).

Per lui l’etica dell’immagine è come quella della parola, e anzi una fotografia e un video possono scuotere anche di più. Accade per le cose negative, certamente, e può avere lo stesso effetto anche con quelle positive, di gioia, di speranza.

Per questo lanciamo adesso dal nostro sito una campagna per la “buona notizia”: saremo lo strumento “multimediale” per condividere un gesto, un’azione, una buona pratica. Senza retorica, senza inutile “buonismo” e sterili autocelebrazioni (ne parla anche mons. Dario Viganò nell’incontro con la nostra Vania De Luca)

Lo faremo con veri e propri articoli e semplici segnalazioni, con interviste e piccoli filmati. Chiediamo a tutti coloro che ci leggono, e anche agli iscritti Ucsi sui territori, di far emergere “storie positive”, di quelle che non conosciamo ma che possono cambiare, un po’, la nostra vita o almeno la percezione della realtà che ci circonda.

grafica della campagna: Salvatore Burrometo

notizia e commento anche su www.copercom.it

Ultima modifica: Mar 21 Feb 2017

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