Quando l'informazione crea conflitto, a Roma iniziativa FSC - UCSI l'8 aprile

Le società complesse come la nostra sono continuamente attraversate da conflitti, vecchi e irrisolti oppure nuovi, suscitati dai cambiamenti in atto. L’informazione deve rappresentarli, ma spesso lo fa secondo modalità che contribuiscono ad esasperarli, approfondirli. E che, quindi, rendono la società ancora più lacerata di quello che già è. Spesso infatti i criteri di notiziabilità e le routine di lavoro adottati nelle redazioni, portano a produrre un’informazione che fa crescere ulteriormente – a volte addirittura fa scoppiare – i conflitti, alimentando il rancore e l’intolleranza delle persone e dei gruppi...

L’informazione – che è un bene comune primario – può giocare un ruolo diverso? Può contribuire a costruire spazi di dialogo e confronto attraverso i quali comunità, gruppi e cittadini possano affrontare costruttivamente i problemi?
Queste domande si pongono al giornalista sia quando deve affrontare guerre, conflitti armati, terrorismo, sia quando deve svolgere il proprio lavoro nelle situazioni di conflitti sociali, culturali, economici, interni alla società.

Perché un’altra idea di giornalismo esiste ed è quella che trova nell’imparzialità e nell’accuratezza dell’informazione, oltre che nella verifica dei fatti, valori imprescindibili. Da qui nasce un giornalismo che aiuta a capire i diversi punti di vista, a creare dialogo, a trovare soluzioni.

La Facoltà di Scienze della Comunicazione della Pontificia Università Salesiana e l’UCSI (Unione cattolica della stampa italiana) hanno organizzato un corso di formazione per giornalisti e operatori della comunicazione dal titolo “Quando l’informazione crea conflitto”: il corso ha da una parte l’obiettivo di analizzare il ruolo dell’informazione nelle situazioni di conflitto, dall’altra quello di esplorare le possibilità di costruire non muri ma ponti.

Il corso si svolgerà dalle 9,00 alle 17.00, l’8 aprile 2017, presso la facoltà di Scienze della Comunicazione dell’UPS, in Piazza dell’Ateneo Salesiano 1 a Roma. Per gli iscritti all’ordine sono previsti 7 crediti, previa iscrizione attraverso la piattaforma Sigef. Tutti gli altri possono iscriversi mandando una mail a fsc@unisal.it

Saranno affrontati questi temi:
• I meccanismi di un’informazione basata sul conflitto (Mario Morcellini, Commissario AgCom, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, La Sapienza Università di Roma)
• Le responsabilità dell’informazione nei confronti della comunità (Renato Butera, docente di Etica e deontologia dei media, UPS)
• Informazione politica, fabbrica della paura, hate speech nelle parole e nelle immagini (Vittorio Sammarco e Paola Springhetti, giornalisti e docenti di giornalismo all’UPS; Tommaso Sardelli, docente di teoria e tecniche dell’immagine, UPS)
• Il giornalismo di pace (Peter Gonsalves, docente di Comunicazione ed Educazione, UPS)
• L’informazione che costruisce comunità (Andrea Volterrani, Teoria e tecnica della Comunicazione di Massa Università di Tor Vergata), Rita Pinci, (responsabile della comunicazione, TV 2000), Enzo D’Antona (direttore del “Piccolo” di Trieste).
• La comunicazione che costruisce ponti nell’insegnamento di Papa Francesco (Vania De Luca, giornalista di Rai News 24, presidente UCSI)

fonte: FSC - UCSI

Ultima modifica: Mer 15 Mar 2017

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