Anche nella prima Settimana Sociale (1907) il tema era quello del lavoro.

Nell’anno in cui Pistoia è la ‘capitale italiana della cultura’ abbiamo chiesto alla prof.ssa Paola Bellandi, studiosa fin dai tempi della laurea del movimento cattolico pistoiese fra Otto e Novecento, di ricordare i temi che furono discussi nella prima Settimana sociale dei Cattolici italiani, che si svolse proprio a Pistoia nel 1907.

(di Paola Bellandi)

Dopo le accese diatribe nate nel movimento cattolico italiano a causa delle spinte autonomistiche dei democratico-cristiani, che nel 1904 portarono alla chiusura dell’Opera dei Congressi e Comitati Cattolici, la prima nuova manifestazione ufficiale dei cattolici italiani si tenne a Pistoia, dal 22 al 28 settembre 1907. Anticipata di qualche tempo rispetto all’iniziale programmazione, la prima Settimana sociale si aprì dopo pochi giorni dalla pubblicazione dell’enciclica Pascendi, che condannava definitivamente il modernismo.

L’ Unione Popolare tra i cattolici d’Italia, fondata nel 1905 per riorganizzare il mondo cattolico e dare ad esso un unico indirizzo nell’ispirazione teorica e pratica delle attività nel sociale, fu presieduta dal professor Giuseppe Toniolo di Pisa, che dal 1896 spesso era stato presente a Pistoia, invitato dai rappresentanti del Comitato diocesano. I suoi rapporti anche epistolari con gli ambienti pistoiesi gli avevano permesso di conoscere le varie attività economico-sociali nate nelle parrocchie delle campagne pistoiesi, grazie all’impegno instancabile di sacerdoti come don Ceccarelli e don Dario Flori (Sbarra), sostenitori della impostazione democratico- cristiana. Negli anni 1901-1904, nelle loro parrocchie erano state fondate alcune casse rurali (che finanziarono anche un molino cooperativo), le mutue assicurazioni del bestiame, le assicurazioni contro gli incendi, l’ unione tra le trecciaiole.

I temi della questione sociale come impegno del cristiano e della cooperazione di ispirazione cattolica, già avviata in quegli anni dal movimento cattolico pistoiese, furono trattati dalle più importanti personalità del mondo cattolico, intervenute alla prima Settimana sociale. Dopo la prolusione del cardinale Maffi, furono proposti temi di grande attualità nel dibattito tra i cattolici : ‘Il lavoro sociale’ (mons. Vanneufville); ‘La cooperazione (mons. Pottier); “Il contratto di lavoro” (prof. Toniolo); “Educazione delle classe operaia” (mons. Cerutti); “Passato e presente dell’azione cattolica in Italia” (Rezzara)...

Il professor Toniolo e gli altri organizzatori, tra cui figurava anche don Flori incaricato della propaganda scritta e orale, avevano scelto di non dare grande risonanza all’evento, (alla “cosa” come si espresse don Flori con Toniolo). Preoccupati di eventuali reazioni anticlericali e forse dubbiosi sulla riuscita dell’evento, tendevano a farlo passare come una riunione di pochi studiosi. Ma la “cosa” si concretizzò positivamente: oltre quattrocento cattolici giunti da tutte le parti di Italia parteciparono ai lavori e nei convegni serali i presenti furono circa tremila.

Numerosi furono anche gli inviati di vari giornali, cui furono distribuiti i riassunti delle varie lezioni ma fu vietato di fare il resoconto del dibattito, per evitare notizie “imperfette e tendenziose” .

Nonostante alcune manifestazioni anticlericali a danno del prof. Toniolo e di altri convegnisti, la Settimana sociale portò interessanti frutti; la diocesi di Pistoia ricevette sicuramente un forte stimolo a proseguire nell’organizzazione delle associazioni economico-sociali, che si impegnavano nell’emancipazione dei ceti contadini pistoiesi, attaccati dall’usura e dall’ingiustizia sociale

Pistoia: piccola città del centro Italia, meno afflitta di altre grandi città dalla polemica anticlericale; da pochi anni snodo ferroviario tra Nord e Sud; particolarmente vicina a Bologna e a Firenze, importanti sedi dell’Unione popolare; città ben nota al professor Toniolo; diocesi che nelle sue parrocchie di campagna aveva dato vita ad un vivace movimento di sacerdoti e laici impegnati per il riscatto delle popolazioni contadine: forse proprio per tutti questi motivi fu prescelta come sede della prima Settimana sociale.

nella foto (Paola Bellandi): la stazione ferroviaia di Pistoia dove arrivarono i delegati

Ultima modifica: Lun 6 Nov 2017