La buona notizia/3: inneggiava a Isis, il giudice lo manda a rieducarsi da un imam

Non era mai accaduto che un tribunale italiano proponesse “un percorso di studi e di valori dell’islam” ad un giovane accusato di “apologia di terrorismo”. Più che un’ordinanza è appunto una proposta formulata dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Bari ad un giovane trovato in possesso di materiale sull’ISIS...

Lui si chiama Edmond Ahmetaj, ha 35 anni, ed è un panettiere albanese residente a Noci (Bari). E’ cittadino italiano dal 2016.
Le indagini su di lui sono cominciate nel novembre 2015, dopo l’attentato al Bataclan di Parigi. Davanti al materiale ISIS trovato in suo possesso, Edmond si è giustificato dicendo di essere musulmano. E così il Tribunale di Bari, oltre ad ordinare la sorveglianza speciale di due anni, gli ha proposto un itinerario di “de-radicalizzazione” sotto la guida di un imam.

Edmond ha accettato ed è stato affidato a Sharif Lorenzini, presidente della Comunità Islamica d’Italia (CIDI), nonché riferimento di un Centro islamico di Bari. Per l’imam Sharif “è stata sicuramente una bella sorpresa”. Infatti, non si aspettava né la proposta del Tribunale ad Edmond e tantomeno di essere chiamato ad un compito così delicato di de-radicalizzazione di un giovane fanatico.

Sharif Lorenzini è ingegnere. A 15 anni è arrivato da solo dall’Iraq. A Bari è stato adottato da una famiglia cattolica. Da giovane ha frequentato anche gli Scout dell’Agesci. L’affidamento di Edmond è per lui “un esperimento e un richiamo al dovere. Ed è soprattutto un riconoscimento che c’è una netta distinzione tra l’islam reale e quel messaggio fanatico fatto passare per l’Islam, che invece è l’anti islam”.

vedi anche il servizio di Tv2000 https://youtu.be/H4QeRhxdZvg

nella foto la sede di Bari della comunità islamica

Ultima modifica: Lun 27 Feb 2017