Opinioni

Piccoli editoriali per la condivisione e il confronto

Il Primo Maggio dei giornalisti: più precario e più povero

In meno di dieci anni, secondo i dati dell’Osservatorio dell’Agcom, il numero dei giornalisti attivi in Italia si è ridotto di oltre il 10%. Inoltre, quelli che lavorano sono sempre più avanti con l’età: un giornalista su otto oggi ha più di 60 anni, ce n’era appena uno su 40 nel 2000. Quattro su dieci sono freelance, nell’80% dei casi il loro reddito non supera i 20mila euro annui. Insomma, anche nella nostra professione si è indebolita (e di molto) la cosiddetta “classe media”, e per tanti di noi il ‘privilegio’ è quello di avere semplicemente uno stipendio al mese.

'Del lavoro delle tue mani'. Il fondamento biblico della dignità del lavoro

Riproponiamo anche oggi, festa dei lavoratori, una interessante e sempre attuale intervista tratta dal numero della rivista Desk dedicato al lavoro (2017, alla vigilia della 'settimana sociale' di Cagliari), edito alla vigilia dell'appuntamento di Cagliari delle 'settimane sociali'. L'autrice è Roberta Leone.

Scriviamo 'la prima bozza della storia'. Ecco perché il giornalismo ha un futuro

Le notizie corrono velocemente e velocemente si evolve la professione giornalistica. Dal cronista col taccuino, al racconto in diretta sui media online, molte cose sono cambiate. Nuovi strumenti, un nuovo rapporto col tempo e col mezzo, con i lettori-fruitori delle notizie: ciò che non cambia sono i fondamenti del mestiere, la sua essenza più profonda.

Cosa insegna San Giuseppe ai giornalisti

Figura incredibile, Giuseppe. Promesso sposo a una tipa, se la ritrova con un bimbo in grembo e sceglie lo stesso di sposarla.