#altropresepe - che spunti ci dà oggi l'angelo-'giornalista'

L’angelo Gabriele fu il primo ‘giornalista’ e il comunicatore più grande della storia:

egli diede l’annuncio a Maria della nascita di Gesù. L’angelo Gabriele, detto il comunicatore e l’ambasciatore di Dio, potrebbe dirci e potrebbe indicarci forse la nuova strada per farsi che la nostra missione di “artigiani della comunicazione” sia ancora credibile e sia ancora di annuncio nel raccontare le vincende (e le vicissitudini) delle città e di uomini e donne del nostro tempo.

Chiudersi nel recinto mentale del proprio egoismo e coltivare la paura dell’altro, del diverso, non ci aiuterà a stare meglio né renderà la nostra vita degna di essere vissuta. In un periodo in cui, anche sul web e nel dibattito pubblico, trionfano l’arroganza, la rabbia e l’aggressività tradotte in post, tweet e dichiarazioni al vetriolo, noi abbiamo una grande responsabilità morale e culturale.

Noi come l’Angelo Gabriele dobbiamo osare, dobbiamo sciogliere tutti i legami che la società ci impone è ritornare alle fondamenta della nostra professione, del nostro essere ‘artigiani della comunicazione’. Prendiamo esempio dell’angelo Gabriele che annunciò a Maria l’arrivo della “lieta novella”.

Una notizia inaspettata, che ha sorpreso Maria e Giuseppe. Il Catechismo della Cei per gli adulti afferma esplicitamente che «nella nostra cultura dubbi e negazioni riguardo agli angeli e ai demoni coesistono con il fascino dell’occulto». Perciò «occorre chiarire e chiedersi: ci sono davvero queste presenze nella storia? quale incidenza hanno?». La risposta è netta: «La rivelazione attesta la creazione dei puri spiriti e la loro chiamata alla comunione con Cristo. Creati liberi, possono liberamente accogliere o rifiutare il disegno di Dio». Quelli che hanno accolto il progetto divino «sono gli angeli santi», che «stanno davanti a Dio per servirlo, contemplano la gloria del suo volto e giorno e notte cantano la sua lode» e «accompagnano e aiutano la Chiesa nel suo cammino». Nel Catechismo della Chiesa cattolica viene con chiarezza spiegato che «l’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. Colui che siamo abituati a menzionare, quando recitando l'"Angelus” diciamo: "L'angelo del Signore annunciò a Maria...". Un particolare nell'Annunciazione dell'angelo a Maria richiama l'attenzione (Lc 1,26-38).Il dialogo tra Gabriele e Maria sono attinti dall'Antico Testamento. Il saluto "rallegrati" (Lc 1,28) è preso dal profeta Sofonia (Sof 3,14). Allora mi vengono in mente le parole di Papa Francesco: “Un giornalista non dovrebbe sentirsi a posto per il solo fatto di aver raccontato, secondo la propria libera e consapevole responsabilità, un evento. E’ chiamato a tenere aperto uno spazio di uscita, di senso, di speranza”. E’ allora noi giornalisti e operatori della comunicazione in questo periodo tra Natale ed Epifania riscopriamo il valore della nostra missione, accogliendo nel nostro cuore l’annuncio dell’angelo Gabriele.

La nostra storia e la nostra missione sono sintetizzate nella preghiera del giornalista scritta dal cardinale Angelo Comastri:

“O Maria la tua giovane vita è stata segnata da una notizia impensata e impensabile,che è divenuta la Buona Novella per tutta l’umanità. Tu hai provato l’emozione e il turbamento che tutti sentiamo il dovere di fronte agli eventi. Sei capace di dare ospitalità a Dio nella tua casa e nella nostra casa.

O Maria anche noi giornalisti siamo chiamati a dare notizie che possono costruire o distruggere, orientare o disorientare, rendere felici o infelici, Aiutaci, o Maria, a raccontare sempre la verità con lo stile sapiente della carità per allargare la casa della speranza.

O Maria, la tua libertà è stata un raggio di luce, che si è piegata soltanto davanti a Dio,perché Dio è il senso e lo scopo della libertà. Donna della bella notizia, aiuta noi giornalisti a non vendere mai la nostra libertà al calcolo dell’interesse o del potere, affinchè diamo acqua pulita alla gente che desidera costruire un mondo migliore”.

nel riquadro particolare dell’Annunciazione del Beato Angelico

Ultima modifica: Sab 5 Gen 2019