Il valore dell'ascolto, per ogni buon giornalista

(StoriediPasqua - 4) L’importante è non arrendersi mai. Queste sono le prime parole che mi ha detto Gigi.

Ho avuto l’opportunità di conoscerlo nel corso di una serie di interviste ad operatori e utenti delle Caritas locali.

Nonostante le difficoltà, l’andatura un po’ stentata e il volto tracciato dalle numerose difficoltà che la vita gli ha riservato, Gigi ha sempre mantenuto lo sguardo intenso di colui che nutre ancora amore per la vita, cercando di coglierne le mille sfaccettature, seppur dolorose e complesse.

Riparatore e installatore di impianti elettrici, meccanico e autista, vive i primi anni della propria vita lavorativa come piccolo imprenditore. Tuttavia, come afferma lui stesso, nel suo percorso ha pagato «molte ingenuità che non possono essere ammesse quando si gestisce un’attività, soprattutto in un mercato del lavoro pieno di “squali”.»

Chiude l'azienda, perde anche la casa per saldare i debiti: ma non si dà mai per vinto. Viaggia per tutta l’Italia e in molti Paesi europei come Francia, Spagna e Inghilterra. Affronta ogni tipo di lavoro con entusiasmo, cercando di apprendere e di fare tesoro di ogni esperienza, di vivere ogni momento come un accrescimento personale, come un’avventura sempre nuova: ogni incontro – e questo dovrebbe valere anche e soprattutto per il giornalista – racchiude in sé la possibilità di conoscere e relazionarsi con persone e situazioni diverse. Qui la ricerca, l’ascolto, la condivisione della storia altrui forma inevitabilmente il proprio percorso professionale e umano. E permette di allargare i propri orizzonti.

Inoltre per Gigi, in questi anni di intenso impegno, non sono mancati i problemi di salute, che ha affrontato con dignità, interessandosi e studiando dettagliatamente sintomi e cure, dimostrando così un’acuta intelligenza e una grande energia vitale. Poi la crisi economica, che colpisce anche la sua azienda. Perde il lavoro, divenendo un senza-tetto, dormendo per strada o in un garage. L’inizio della svolta avviene prima con gli operatori della Caritas e gli assistenti sociali, poi con la ripresa di qualche lavoro.

In tutta sincerità, l’intervista che mi ha rilasciato, purtroppo, non gli ha permesso di trovare un nuovo impiego, e non ha certo contribuito a migliorare la sua situazione: ma la sua vicenda ha rappresentato una grande lezione di vita; e quel “grazie per avermi ascoltato”, che mi rivolse, commosso, dopo la pubblicazione dell’articolo, ancora oggi, ha per me un valore indefinibile.

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Ultima modifica: Sab 27 Apr 2019