L'impegno di 'rovesciare l'ordine delle notizie'. Per fare vero servizio pubblico

Il cronista di ‘nera’ sa benissimo che i fatti di droga ormai sono relegati nelle ‘brevi’ del giornale o in posizione bassa nelle scalette dei telegiornali.

A meno che non ci siano grosse operazioni di polizia o eventi particolari che colpiscono la cittadinanza.

Uno di questi, nella zona dove vivo e lavoro, è accaduto oggi. Una ragazza di appena 19 anni è morta dopo una notte in discoteca; l’ipotesi è quella che abbia assunto alcol e droga in un mix fatale. In questo caso la notizia è rimbalzata ovunque e per noi naturalmente è diventata quella più importante della giornata. Ma è accaduto solo oggi, di fronte alla tragedia. La domanda che mi pongo è: sapeva la ragazza a cosa poteva andare incontro? Di conseguenza: abbiamo fatto abbastanza noi giornalisti “che parliamo a tutti” per informare di questi pericoli?

Io non credo affatto al ‘giornalismo pedagogico’, quello che insegna e fa la morale a tutti. A dire la verità, ormai non funziona nemmeno più! Non convince, non riesce ad educare davvero.

Credo piuttosto al ‘giornalismo etico’ che deve sempre essere ‘servizio pubblico’. Che oggi allora ci impone una riflessione e un rinnovato impegno sociale

Perché allora parliamo sempre meno dei rischi di certe dipendenze? Perché rinunciamo ad approfondire in maniera chiara e scientifica – per fare degli esempi - i temi dell’alcolismo, degli effetti delle droghe (anche quelle cosiddette “leggere”)? Perché ci voltiamo altrove di fronte al malessere dei nostri giovani, pensando magari che questi non siano argomenti di interesse?

Il Papa, appena un mese fa, ci ha detto: “Non abbiate paura di rovesciare l’ordine delle notizie” (leggi qui l’intervento integrale). Per me questo significa anche, nel mio piccolo, cambiare le priorità del mio telegiornale o dei miei articoli sul web. Forse, se lo faremo davvero in tanti, calerà l’audience, diminuiranno le visualizzazioni e i like, ma almeno potremo pensare di aver dato un senso alla nostra professione. E magari potremo salvare la prossima ‘vittima designata’ di certe dipendenze.

Ultima modifica: Dom 20 Ott 2019