Le regole che servono per contrastare l'odio in Rete

Con 151 voti a favore nasce la Commissione straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo proposta e fortemente desiderata dalla senatrice a vita (e prima firmataria del testo della mozione) Liliana Segre.

Un rifiuto chiaro e deciso verso fenomeni di intolleranza di ogni tipo e istigazione alla violenza celebrato in aula, al termine della votazione, con un lungo e commosso applauso.

Superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana, la senatrice è bersaglio quotidiano di insulti antisemiti e pesanti minacce sui social (circa 200 al giorno secondo i dati dell’Osservatorio sull’antisemitismo). La sua è, dunque, una storia di grande tenacia e per questo il suo risulta ancor più un atto di coraggio che certamente segna una svolta nella lotta al linguaggio dell’odio.

Io non perdono e non dimentico. Ma non odio. Mai. Per gli odiatori che mi insultano sui social provo la stessa pena – ma ci sono voluti 45 anni – che ho provato per i ragazzi della Hitler-Jugend”, aveva dichiarato la Segre durante un convegno all’Università Iulm di Milano.

La nostra quotidianità, e soprattutto quella dei ragazzi, è infarcita di hate speech in un vortice senza soluzione di continuità che coinvolge “la scena pubblica accompagnandosi sia con atti e manifestazioni di esplicito odio e persecuzione contro singoli e intere comunità, sia con una capillare diffusione attraverso vari mezzi di comunicazione e in particolare sul web”, come recita il testo stesso della mozione. Ed è questo che la Commissione voluta dalla senatrice si propone di combattere, inserendosi perfettamente nella direzione tracciata dal Consiglio d’Europa che ha recentemente istituito la “No hate parliamentary alliance” e della quale fanno parte parlamentari di tutti i Paesi che “intendono impegnarsi a livello nazionale e internazionale contro l’odio in tutte le sue forme e in particolare contro l’hate speech”.

Il lavoro della Commissione avrà come obiettivo quello di dare una definizione normativa stabile a tutte le forme di incitamento all’odio e alla violenza, studiando strategie di contenimento e di contrasto per inaugurare una nuova stagione della comunicazione che abbia come priorità assoluta la salvaguardia dei diritti fondamentali delle persone.

nella foto AgenSIR: Liliana Segre

Ultima modifica: Gio 31 Ott 2019