Cambiare prospettiva, con un nuovo orizzonte condiviso

Riproproniamo il primo articolo pubblicato sul nostro sito nel 2021. Lo ha scrittoi una giovane giornalista dell'Ucsi ed è un ottimo spunto per il nostro nuovo, simbolico, inizio. Ce ne saranno altri, in questi giorni, con l'hashtag #nuovoinizio (ar)

Muoviamo i primi passi con cautela, in questo 2021. Pensiamo al #nuovoinizio come l’aquilone che possa portarci via dall’anno appena trascorso, spingendoci in alto, fino a toccare le nuvole. Perché è questo ciò che abbiamo imparato a fare: cambiare prospettiva. Abbassarci, per guardare gli occhi di un bambino o per incrociare quelli di un anziano. Volerci bene, dimostrandocelo anche attraverso uno schermo. Abbracciarci, con quel semplice gesto, compiuto a distanza, ma dallo stesso calore umano.

Se ci voltiamo indietro, compaiono mesi dolorosi, intensi, difficili. E allora, carichi di questo bagaglio, guardiamo davanti e vicino. È tempo di continuare a interrogarsi, a porsi le domande giuste, quelle scomode, quelle per migliorare, tutti. È il momento di uno sforzo collettivo per risentirsi comunità, per colmarsi di fiducia nel prossimo, per ricostruire e ricordare. Per includere nel dialogo intergenerazionale. Per scrivere la memoria di una collettività, che sta tentando di rialzarsi. Riempiamo d’oro le crepe dei nostri cuori, come si fa in Giappone, con i vasi rotti. E ricominciamo a splendere, non dimenticando, ma facendo tesoro degli insegnamenti. Solo così, potremo cambiare prospettiva, rimanendo con i piedi per terra e lo sguardo rivolto verso un nuovo orizzonte condiviso.

Ultima modifica: Gio 7 Gen 2021

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