Quando ad emigrare siamo noi italiani

#unastoriache (6) - E’ una storia da inserire nel libro dei ricordi. Il ricordo di un giovane italo-americano che è ritornato in Sicilia per risalire e rincontrare gli antenati, ma anche per “raccontare” la sua storia di emigrato.

Cosi con l’ hashtag #unastoriache raccontiamo la storia di un regista che ritorna nella sua Sicilia. Una storia che non andrà sui quotidiani e riviste nazionali o internazionali, ma che per noi è una piccola e grande storia dei tantissimi emigrati italiani che hanno lasciato la nostra nazione per cercare lavoro all’estero e non hanno mai fatto ritorno.

E’ la storia dell’attore siculo–americano Michael Cavalieri, che è ritornato in Sicilia per presentare la sua ultima produzione, “Ritornato”, in omaggio alla sua discendenza siciliana – la famiglia originaria di Limina, in provincia di Messina – di cui è protagonista e regista.

L’attore è nato e cresciuto a New York e vive a Los Angeles. Suo nonno emigrò a New York. Michael Cavaleri è venuto, accompagnato dalla presidente dell’associazione “Carlentini – Omaha” Eleonora Formica per fare un giro in Sicilia tra Carlentini e Santa Teresa Riva. L’attore ha raccontato delle sue origini siciliani, dei suoi antenati e dell’ultimo lavoro “Ritornato”. In esso ha raccontato della sua famiglia emigrata in America. “Sono un figlio di immigrati, la cui famiglia originaria di Limina è partita alla volta di New York. Dopo la morte dei genitori e della sorella, il mio legame con questa terra è stato più intenso”.

Tra i suoi lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Karate Kid 4 (1994) di Christopher Cain dove ha interpretato la parte di Ned. Il film è stato distribuito da Sony Pictures Italia nelle sale italiane. Nel 1996 ha inoltre lavorato con Stephen Cornwell per la realizzazione del film Marshall Law dove ha interpretato la parte di Botero.

Michael nel 2011 è un ragazzo americano che fa l’attore, ma ha anche perso i propri cari, una sorella e, per via di un infortunio, anche il sogno di diventare un calciatore. Si sente solo e si aggrappa ai ricordi dell’infanzia, legati ad Agatino Alibrandi, suo nonno, che insieme alla madre, Maria Alibrandi, non gli ha mai smesso di parlargli del luogo natio. E allora prende un aereo e lo raggiunge.

“Quando ho visto il cartello che indicava Limina mi sono sentito addosso un’energia indescrivibile”, dice Michael. Che poi penetra nel paese, lo attraversa, lo studia, parla con gli anziani, si presenta. C’è chi ricorda il nonno e gli indica parenti, tra cui Turi, uno che a quel tempo vendeva pesce in montagna. Si ritrova, appunto. E decide che quella storia non può restare solo sua. Lui è già un attore. Ha recitato in Karate Kid 4, Ancora Vivo, ER, I Soprano. Vuole produrre un film sulla propria storia. Gli presentano un giovane regista di Santa Teresa Riva. Scrive la storia e la sottopone alla National Italian American Foundation, che assegna una piccola borsa di studio, decisa da due registi, Anthony e Joe Russo, il cui padre era un emigrato di Longi.

Nel 2019, con l’aiuto e la supervisione del registra, torna a Limina con la moglie Maria, ed effettua le riprese negli stessi luoghi del nonno, interpretando se stesso e l’adempimento della promessa alla madre di portare i propri resti cremati a riposare insieme al nonno. Molti degli attori sono quelli che seguono il regista nelle sue attività (Nino Ucchino, Salvatore Coglitore, Maria Teresa Rizzo, Pippo Settimo, Maurizio Crisafulli, il giovane Federico), altri sono di Limina, compreso il cugino Turi, passato nel frattempo dai pesci ai panini con la carne di cavallo. C’è anche Ntantè, la memoria storica del paese. E ci sono gli odori e i colori che Michael si è sempre sentito addosso senza mai capirne l’origine. Prima di essere... “ritornato”. Il film piace. Fa incetta di premi americani e viene selezionato al Taormina Film Festival 2020, poi bloccato dal Covid. Perciò Cavalieri decide di proiettarlo a Limina, nella sua terra, tra la gente che si riconosce nei luoghi e nei volti proiettati sullo schermo. Ma non finisce qui: “ne ho scritti altre due – dice Cavalieri – e li gireremo qui”. E il regista ha già il ciak in mano. Lo scorso anno l’attore è stato ospite del sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio accompagnato dalla presidente dell’associazione Carlentini – Omaha” Eleonora Formica. In municipio il sindaco l’ho ha omaggiato consegnandole una pergamena di i “Ambasciatore della Cultura” .

Ultima modifica: Gio 11 Ago 2022