Grazie, Marco! Ancora insieme per 'cento ripartenze'

La mia amicizia con Marco Tarquinio risale esattamente a trentatré anni fa, quando le nostre strade si sono incrociate a causa della crisi delle Gazzette di Edoardo Longarini, che aveva seminato disoccupazione in metà paese.

Longarini aveva tentato la scalata al Corriere della Sera, e – non riuscendoci – aveva creato un suo piccolo impero multimediale, crollato con l’esplodere di tangentopoli. Marco era capo del Servizio Politico nella redazione romana del gruppo e membro del Cdr, io da responsabile dell’Assostampa Marche ero costretto a occuparmi dei 50 disoccupati della mia regione. La nostra amicizia è nata sui tavoli sindacali, in quella lunga e dolorosa stagione che ha caratterizzato il percorso fallimentare. Anni dopo l’ho ritrovato ad Avvenire, quotidiano con cui collaboro – con orgoglio – dal 1980.

Non ho mai contato i direttori con cui ho collaborato, che non sono pochi. Per ragioni di amicizia, maturità e consapevolezza le figure con cui la collaborazione è stata più stretta sono stati Dino Boffo, cui mi ha legato il comune impegno giovanile in Azione Cattolica e – in questi ultimi tanti anni – Marco.

Dell’affetto e dell’amicizia per Dino ho avuto modo già di scrivere e parlare. Oggi è il momento di Marco, ed è il momento giusto, quello in cui si appresta a girare una pagina importante della sua vita. Credo che un po’ tutti sentiamo il desiderio di ringraziarlo, chi per un motivo, chi per un altro. Io lo ringrazio per essere stato un grande amico, specie dopo l’incarico che mi è inaspettatamente arrivato con la presidenza dell’Ucsi, ma soprattutto un grande esempio professionale in questi lunghi anni.

Mi colpisce il mix di competenza e passione, che insieme gli hanno consentito di far arrivare il giornale ai primissimi posti nella graduatoria di diffusione ma soprattutto di gradimento nel pubblico non solo italiano. A volte scherzo con lui per il fatto che lo vedo in tv a ogni cambio canale, con predilezione per tg e programmi che non hanno timore di dare spazio a chi dice le cose come stanno. Sì, perché chi ha la fortuna di girare per l’Italia, frequentare giornalisti, ma anche scuole e parrocchie, sa bene che il successo di Avvenire sta proprio in queste semplicissime parole: “Uno dei pochi giornali, a volte l’unico, ad avere il coraggio di dire che le cose come stanno...”

Dietro le semplici parole, tuttavia, c’è un grande coraggio, e una grande capacità di gestione, indispensabile, tra l’altro, nella delicata posizione di chi ha un editore non facile, la Cei.
Il giorno del voltapagina doveva arrivare, ed è arrivato. Per gli amici cambia poco, perché l’amicizia è inossidabile e resta. Come collaboratore di Avvenire comincia una nuova avventura, con un collega che conosco da sempre, e guarda caso si chiama anche lui Marco. Una doppia continuità nell’originalità che, immancabilmente, ci sarà. Non sarà facile raccogliere questa eredità, ma Marco2 sa il fatto suo. Il biglietto da visita con cui si presenta è la gestione della pagina economica, l’inserto di Economia civile che è una garanzia di stile e anche di informazione costruttiva sulla quale da tempo Ucsi sta lavorando. L’Ucsi, appunto.

Marco1 in pochissimi mesi ha fatto tantissimo per aiutare l’associazione nel progetto di un ‘laboratorio professionale’. È stato il motore dell’incontro che esattamente un anno fa si è svolto, per la prima volta nella nostra sede, in via in Lucina, a Roma, in stile comunitario, per ragionare insieme su come uscire da questa crisi. Dall’incontro è nato il primo numero del nuovo Desk, che abbiamo consegnato insieme il 31 ottobre a papa Francesco. Ci ha messo a disposizione lo store di Avvenire per la diffusione digitale della rivista e crediamo tutti che la collaborazione avviata con lui non finirà qui. Ogni giro di pagina è una ripartenza. E allora prendo in prestito il titolo del libro di un comune amico, Giorgio Paolucci, “Cento ripartenze”, un augurio affettuoso, per Marco1, Marco2 e per tutti noi. C’è un progetto, un orizzonte, che ci accomunano. L’energia non ci manca. Grazie Marco.

Ultima modifica: Ven 5 Mag 2023