Rapporto Comunicazione: la necessità di educare ai nuovi mezzi

Il 13° rapporto Censis Ucsi sulla comunicazione conferma un trend inesorabile: gli italiani sono sempre più social
Sono tante le considerazioni che si possono trarre dal boom dei media digitali: il rapporto diretto e disintermediato, attraverso la decostruzione delle forme di autorità costituite; il solco scavato tra giovani e anziani, con i primi presenti su tutti i nuovi mezzi di comunicazione ed i secondi in gran parte assenti; ma anche il rischio di una “perdita di conoscenza” con una società che si incontra meno dal vivo e rimane più in superficie, a cui invece fanno da contraltare le opportunità che il web offre con la sua capacità di raggiungere ogni angolo del mondo, di offrire contenuti multimediali e occasioni di approfondimento, se ben cercate e verificate.

Il dato di fatto è: la nostra civiltà è sempre più digitale. Che non significa migliore o peggiore. Tutto dipende dall’uso che se ne fa: il mutamento in atto è di portata storica, come lo è stata la scoperta del fuoco, l’invenzione della ruota o la rivoluzione industriale, perché cambia il nostro modo di vivere, di usufruire dei servizi, di entrare in relazione con gli altri. È per questo un cambiamento anche antropologico. Un fatto che richiede di educarci all’utilizzo del mezzo. Facendo del web una nuova agorà in cui mettere le basi per comunità più libere, ma anche più giuste e solidali. La sfida è appena cominciata, a noi il dovere di giocarla.

Ultima modifica: Mer 19 Ott 2016