L come 'Lavoro'. Il tema della prossima 'settimana sociale' oggi è anche al centro della riflessione dell'Ucsi.

Chi c'è l'ha e ne è insoddisfatto, chi non ne ha affatto, chi ne ha troppo e ne è quasi schiavo, chi lo cerca e non riesce a trovarlo, chi deve accontentarsi di contratti precari o occupazioni sottopagate. Per non parlare poi delle difficoltà dei giovani alla ricerca di primo impiego... Anche in un paese come il nostro che ha nel Lavoro un fondamento della democrazia, come recita la carta costituzionale all'articolo 1.

Lo stesso scenario di incertezza accomuna mestieri e professioni, e riguarda anche i giornalisti, in un periodo storico in cui alla parola lavoro corrisponde la parola crisi. Ma in ogni crisi si annidano contemporaneamente la rottura di antichi equilibri e i germi di possibilità nuove. Che bisogna con pazienza cercare e realizzare.

Al lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale la chiesa italiana dedica la “settimana sociale“ numero 48 (a Cagliari, dal 26 al 29 ottobre 2017) di una storia partita più di un secolo fa, con la prima settimana sociale voluta da Giuseppe Toniolo nel 1907, e dedicata a questioni sociali all'epoca molto concrete, come i contratti di lavoro, la cooperazione e l'organizzazione sindacale.

Oggi la sfida è nel saper cogliere i cambiamenti del lavoro nell'epoca dell'industria 4.0, che nasce con gli sviluppi dell'intelligenza artificiale, del digitale e del rapporto dell'uomo con le macchine. Un processo in corso che ha profondamente modificato anche il lavoro giornalistico. Basti pensare ai progetti di digitalizzazione delle grandi testate giornalistiche, all'uso dei droni per le riprese di immagini, all'economicità, alla semplificazione e alla velocizzazione nel trasmettere segnali video da ogni parte del pianeta: impensabile fino a pochi anni fa, ma oggi una realtà che ha cambiato anche il modo di fare informazione.

A questi temi l'Ucsi ha dedicato l'ultimo numero di Desk, di cui l'indice e gli abstract sono già su questo sito, e che a ottobre verrà distribuito anche a Cagliari. Al di là delle cifre, delle analisi, degli studi e delle proposte, c'è un futuro da costruire che ci piacerebbe avesse tra le priorità le voci lavoro e dignità.

Ultima modifica: Lun 21 Ago 2017