Sondaggio/3 - Il dilemma del giornalista di fronte ad immagini a forte impatto emotivo: pubblicarle o no?

La foto postata sui social del ragazzo aggrappato al tram e le dichiarazioni del prof. Adriano Fabris mi inducono a fare alcune considerazioni.

I social media hanno cambiato il modo di comunicare, tuttavia tutti i fruitori adulti e principalmente giovani li usano nel modo sbagliato. Alcuni postano compulsivamente foto, video, link senza pensare alle possibili conseguenze. I loro contenuti potrebbero non essere così opportuni pubblicarli sul proprio profilo Facebook, Twitter, Instagram o Tumblr, o altri social. La loro pubblicazione sui social costringe i direttori di quotidiani e della tv ad invertire la rotta pubblicando o mettendo in onda foto e immagini di bambini o adulti per aumentare lo share o invitare l’acquisto di una copia in più di giornale, senza nessuna riflessione.

Noi operatore della comunicazione dovremmo riflettere e fare discernimento per non creare un trauma ai lettori o ai telespettatori. Bisogna che tutti facciamo una riflessione perché molte foto o immagini creano l’emulazione che si è moltiplicata con l’avvento dei social media. Con la diffusione dei social, il “The Daily Dot” qualche anno fa ha realizzato un piccolo decalogo di cose che potremmo evitare e condividere sui profili social. Dobbiamo iniziare la pratica della buona comunicazione, di scartare il sensazionalismo, di bandire tutto quello che passa in rete. Io sono contrario alla pubblicazione di foto shock o di immagini televisive forti perchè con la loro diffusione permettiamo l'imbarbarimento della nostra società.

Ultima modifica: Mer 22 Nov 2017

UCSI - PI 01949761009 - CF 08056910584 - Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 224 del 29/09/2014 - Tutti i diritti riservati